Le regionali 2020 in Veneto

Regionali Veneto 2020: Luca Zaia Presidente stravince con quasi il 77%

Il presidente uscente corre per il suo terzo mandato e mai la sua popolarità è stata così alta. In affanno centrosinistra e movimento cinque stelle

Regionali Veneto 2020: Luca Zaia Presidente stravince con quasi il 77%

Regionali 2020, Zaia presidente del Veneto

 

Il nuovo Presidente della regione Veneto è Luca Zaia con il 76,78% su Lorenzoni che si ferma al 15,73% e su Cappelletti del Movimento 5 stelle che si ferma al 3,25%.

 

Al termine delle elezioni, c'è quindi il super trionfo di Zaia

 

Per un maggior approfondimento sui protagonisti del referendum e elezioni: la pagella politica.

 

Elezioni regionali 2020 Veneto proiezioni:

Ecco le prime proiezioni elezioni Regionali 2020 in Veneto, entro le ore 20, verosimilmente si avranno i risultati definitivi. In nottata arriveranno poi i dati dei voti ufficiali dal Viminale.

 

Elezioni regionali Veneto 2020 proiezioni

  • Zaia al 74,2%;

  • Lorenzoni 16,1%;

  • Cappelletti 4,0%;

  • Sbrollini: n.d.

 

Elezioni regionali Veneto 2020 exit poll:

Le consultazioni elettorali per le elezioni Regionali Veneto 2020 sono terminate alle ore 15, al via quindi i primi exit poll.

 

Elezioni regionali Veneto 2020 exit poll Luca Zaia in vantaggio:

  • Zaia al 72-76%;

  • Lorenzoni 16-20%;

  • Cappelletti 3-5%.

 

Regionali Veneto 2020

Nel 2010 era stato eletto governatore del Veneto con il 60, 15% dei consensi, nel 2015 con il 50, 02%. In questa terza corsa per la guida della sua regione Luca Zaia, candidato del centrodestra, viene dato addirittura al 76%. Numeri record che confermerebbero il favore tutto personale di cui gode il leghista, con attese superiori ad ogni aspettativa. 

 

L’exploit di Zaia

In Veneto sono 4 milioni e 900 mila gli abitanti, un milione in meno quelli con diritto di voto. Nel 2015 Zaia aveva conquistato 28 seggi in Consiglio regionale pur dovendo fare i conti con la lista di Flavio Tosi che riuscì a strappare al centrodestra ben 5 consiglieri. La candidata del centrosinistra, la dem Alessandra Moretti, se la cavò con un 22,74% e 11 eletti. I Cinquestelle con l’11,87% e 5 consiglieri. Tutte le altre liste non superarono la soglia di sbarramento che è del 5% per le coalizioni, del 3 per le formazioni singole. Quest’anno lo scenario che si sta prefigurando segnala senza dubbio elementi di distinzione rispetto a cinque anni fa.  Quello che colpisce maggiormente è la fuga in avanti del governatore uscente, che correrà per il suo terzo mandato. E non solo rispetto agli altri candidati presidenti, ma anche rispetto al suo partito. La lista per “Zaia presidente” staccherebbe di 7 punti percentuali quella della “Lega per Salvini premier”. In termini di voti, l’ex ministro dell’Agricoltura e leghista della prima ora, sarebbe l’unico e solo competitor del segretario nazionale, peraltro proponendosi con uno stile e un approccio politico nettamente diverso. Più moderato, almeno nelle uscite nazionali, e meno aggressivo, molto concreto e poco avvezzo a risse verbali, fautore dell’autonomia ma in chiave collaborativa con lo Stato centrale.

 

I candidati presidenti

Oltre a Zaia sono 8 i candidati governatori alle elezioni regionali 2020. Arturo Lorenzoni guida il centrosinistra con Pd, Europa Verde, Il Veneto che Vogliamo, Sanca Autonomia e Volt Europa. Italia Viva si presenta da sola con Daniela Sbrollini appoggiata anche da Psi e Pri. Il Movimento 5 stelle candida Enrico Cappelletti. E poi ancora: Paolo Girotto, sostenuto da Movimento 3V Libertà di scelta, Paolo Benvegnù per Solidarietà Ambiente Lavoro, Patrizia Bertelle per Italia in Comune, Antonio Guadagnini del Partito dei Veneti, Simonetta Rubinato che guida una lista che porta il suo nome.

 

Legge elettorale

I Veneti andranno al voto con un sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza e che non prevede ballottaggio. Al primo turno vince il candidato che prende anche un solo voto in più rispetto agli altri. I seggi da attribuire sono 50 in tutto. E’ previsto il voto disgiunto e la possibilità di esprimere una doppia preferenza per candidati consiglieri di genere diverso della stessa lista.

 

Al top della popolarità

All’apice della sua popolarità il pragmatico Zaia continua a fare campagna elettorale a modo suo. A testa bassa e senza troppi grilli per la testa. In fondo fa quello che non ha mai smesso di fare negli ultimi 10 anni: incontra le persone, le ascolta, prende nota e risolve. Sarà per questo che gode di un consenso trasversale, molto poco politico, parecchio popolare ma sempre inclusivo verso tutti i gruppi sociali e produttivi. Zaia, incarnazione della più autentica anima veneta, con un forte senso di appartenenza al proprio territorio, lavoratore, orgoglioso ma anche molto diffidente. Da quelli di Roma in fondo è meglio stare lontani. 

 

Ecco invece i nostri speciali sulle elezioni Regionali 2020 nelle altre regioni al voto:

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