Decreto taglio Cuneo fiscale Gazzetta Ufficiale: bonus da luglio 2020

Decreto Taglio per il Cuneo fiscale 2020 dal 1° luglio arriva il bonus 600 euro redditi fino a 28.000, bonus 480 euro a 80 euro 35.000 euro e fino a 40.000

Decreto taglio Cuneo fiscale Gazzetta Ufficiale: bonus da luglio 2020

Decreto Taglio per il Cuneo fiscale 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Il decreto legge n°3 del 5 febbraio per il taglio del cuneo fiscale è stato pubblicato in pubblicato in Gazzetta Ufficiale di mercoledì 5 febbraio (n. 29). 

 

Previsto in base al decreto un bonus cuneo fiscale da 600 euro dal 1° luglio per i redditi fino a 28mila euro della durata di 6 mesi nel 2020 - cioè da luglio a dicembre, che sale a 1.200 euro a partire dal 2021.

 

Per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 40mila euro è prevista nel 2020 una detrazione fiscale pari a 480 euro rimodulati che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro per un reddito di 35mila euro lordi, per ridursi progressivamente fino ad azzerarsi a 40mila euro.

 

In pratica il provvedimento costituito da 5 articoli prevede che dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020 parta la sperimentazione del taglio del cuneo fiscale mediante una integrazione al reddito pari a 600 euro per i redditi di lavoro dipendente e assimilati a partire da 8.200 euro fino a 28mila euro

 

Per i redditi più alti tra 28.000 euro e 35.000 euro, l'aumento in busta paga, secondo quanto contenuto nel decreto cuneo fiscale 2020, si traduce in detrazione fiscale da 480 euro fino a 80 euro.

 

Decreto taglio Cuneo fiscale in Gazzetta Ufficiale:

Il decreto per il taglio del cuneo fiscale 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

 

Il provvedimento è formato da 5 articoli e prevede che per il periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 venga riconosciuto un bonus 600 euro, per i redditi di lavoro dipendente e assimilati a partire da 8.200 euro fino a 28mila euro. 

 

In particolare, la relazione tecnica spiega che:

l'intervento normativo si applica limitatamente alle prestazioni rese dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020, in attesa di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito". Le coperture per 5 miliardi sono tuttavia già assicurate dalla legge di Bilancio 2020.

il decreto legge n° 3 del 5 febbraio 2020 per il taglio del cuneo fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale di mercoledì 5 febbraio (n. 29) prevede le seguenti novità dal 1° luglio 2020:

  • bonus Renzi aumento da 80 a 100 euro netti mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. 

  • bonus Renzi da 100 euro da 26.600 euro a 28mila: tale platea finora è stata esclusa dal bonus Irpef, e da luglio 2020 beneficerà per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga. 

  • bonus cuneo fiscale da 600 euro per i redditi fino a 28mila euro: il bonus è per 6 mesi nel 2020 - cioè da luglio a dicembre e sale a 1.200 euro a partire dal 2021.

  • bonus cuneo fiscale sotto forma di detrazione fiscale per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 40mila euro.

  • bonus cuneo fiscale da 480 euro a 80 euro per i redditi da 28.000 euro e 35mila euro lordi;

  • bonus cuneo fiscale da 80 a zero per i redditi da 35.000 euro e fino a 40mila euro.

 

Il ministro dell'Economia Gualtieri al termine del CdM che ha dato il via libera al taglio del cuneo fiscale ha detto:

L'approvazione del decreto sul taglio delle tasse in busta paga è una grande soddisfazione anche per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali. È un primo intervento concreto nel segno della crescita e dell'equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale.

 

Decreto taglio Cuneo fiscale: da quando?

Il primo taglio delle tasse del governo giallorosso, con i 3 miliardi stanziati con la Manovra 2020 partirà dalla busta paga di luglio 2020 con benefici per circa 16 milioni di lavoratori.

 

La riduzione del cuneo fiscale 2020, come spiegato dall'esecutivo ai sindacati, interesserà i dipendenti con redditi da 8.200 euro e fino a 40mila euro, ampliando di 4,3 milioni la platea del "vecchio" bonus Renzi che con molta probabilità verrà trasformato da bonus a detrazione fiscale.

 

Dopo la crisi di governo, la nascita di una nuova maggioranza al governo di M5s e Pd e la formazione del nuovo governo giallorosso, l'obiettivo dell'Esecutivo con la nuova Legge di Bilancio 2020 si è basata su due punti di primaria importanza:

  • Bloccare l'aumento IVA 2020;

Il famoso salario minimo, invece, è stato rimandato per dare più forza alla riduzione del cuneo fiscale.

 

Taglio del cuneo fiscale in Legge di Bilancio 2020:

Cosa prevede la Legge di Bilancio 2020 per il taglio del cuneo fiscale: in base a quanto previsto dal prmo testo bozza della Manovra c'è la conferma della volontà del governo Conte bis di perseguire la strada della riduzione delle tasse sul lavoro a vantaggio del lavoratori.

 

Ciò significa che il taglio del cuneo fiscale e contributivo, ci sarà per i lavoratori mentre sul versante imprese, il taglio potrebbe prendere la forma di una riduzione dei contributi pagati dal datore di lavoro per i lavoratori a contratto a tempo indeterminato.

 

Per la realizzazione nella nuova Manovra 2020 della riduzione del cuneo fiscale 2020 ci sono varie strade:

  • rimodulare ed estendere il bonus Renzi di 80 euro, con effetti anche sugli incapienti;

  • un intervento ad hoc per i giovani;

  • ridurre i contributi anche per agevolare il decollo del salario minimo.

Al momento la soluzione più gettonata prevede un intervento di 3 miliardi nel 2020 e altri 2 dal 2021, per l'introduzione di un bonus cuneo fiscale in busta per circa 16 milioni di lavoratori con redditi tra 8.200 euro e 40.000 euro.

 

Decreto taglio Cuneo fiscale 2020: a chi spetta aumento 100 euro?

Cuneo fiscale 2020 a chi spetta aumento fino a 100 euro al mese:

La riduzione del cuneo fiscale interesserà 16 milioni di dipendenti con redditi fino a 40mila euro, ecco a chi spetta aumento:

  • Redditi da 8.200 euro a 26.600 euro: Bonus Renzi aumenta da 80 euro a 100 euro al mese da luglio 2020, per cui aumento di 20 euro al mese ovvero 600 euro da luglio a dicembre e 1.200 euro annui dal 2021, perché intero anno.

  • Redditi tra 26.600 e 28.000 euro: esclusi finora dal bonus Renzi, spetta bonus 600 euro per 6 mesi da luglio a dicembre. Si tratta di circa 75mila lavoratori,

  • Redditi oltre 28.000 euro e fino a 35.000 euro: si applica riduzione progressiva del bonus a partire da 480 euro fino a 80 euro per i redditi fino a 35mila euro., il bonus è sotto forma di detrazione fiscale.

  • Redditi 35.000 euro e 40.000 euro: spetta un bonus da 80 euro fino ad azzeramento per i redditi fino a 40mila euro.

Per tutti i nuovi beneficiari lo sconto non dovrebbe arrivare sotto forma di bonus Renzi 2020 quindi in busta paga ma come detrazione fiscale, così come spiegato dalla vice ministro di Gualtieri al Mef, Laura Castelli.

 

Cuneo fiscale pensionati 2020: quando?

Cuneo fiscale pensionati 2020 quando arriva? Per il momento il taglio del cuneo fiscale e quindi delle tasse sul lavoro pagate dai lavoratori è solo per i dipendenti e non per i pensionati.

 

A tale proposito il Premier Giuseppe Conte ha detto ai leader di  Cgil, Cisl e Uil che "In prospettiva contiamo di coinvolgere anche i pensionati nella riduzione dell'Irpef. Confidiamo di continuare questo dialogo con il sindacato. Nei prossimi giorni ci sarà un proseguimento dei tavoli su pensioni, investimenti e mezzogiorno".

 

Cuneo fiscale e salario minimo Legge di Bilancio 2020

Blocco aumento IVA, salario minimo e taglio del cuneo fiscale in legge di Bilancio 2020, sono stati i 3 punti principali messi in agenda dal premier Giuseppe Conte e da Luigi Di Maio e Luca Zingaretti, e riconfermati ampiamente durante il discorso di Conte alle Camere per il voto di fiducia al governo Conte bis.

 

Conte, dopo essere quindi riuscito ad evitatare la procedura di infrazione e a superare indenne, e anche più forte, una crisi di governo, si trova alla guida del nuovo Esecutivo che ha scritto ed approvato una nuova Legge di Bilancio.

 

La nuova Finanziaria è una manovra economica espansiva, condivisa e di crescita che ha come obiettivo principale quello di bloccare l'aumento dell'IVA 2020 e la sterilizzazione della clausole di salvaguardia IVA 2020.

 

Un altro punto della nuova Manovra verte sul taglio del cuneo fiscale 2020 per i lavoratori. In pratica dal 2020 ci sarà un mini-taglio del cuneo, poi esteso dal 2021.

 

Il terzo punto, il salario minimo è stato rinviato a dopo la Legge di Bilancio.

Nel programma di governo, infatti, è indicato l'obiettivo di individuare una retribuzione giusta ("salario minimo"), garantendo le tutele massime a beneficio dei lavoratori" ma anche nell'individuare il giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento in particolare a danno dei giovani professionisti".

 

Inoltre nella legge di Bilancio 2020 non ci sarà ovviamente la flat tax perché il governo Conte 2 interverrà con una riforma fiscale IRPEF con una rimodulazione delle aliquote Irpef 2020.

 

Salario minimo orario e cuneo fiscale:

Salario minimo M5s priorità nella Legge di Bilancio 2020: in base alle ultimissime novità, con la nuova Legge di Bilancio 2020 non c'è stata l'istituzione del cd. salario minimo, una delle storiche battaglie del MoVimento 5 Stelle, ma si farà nel corso del 2020.

 

Il Salario minimo m5s, la cui proposta di legge è al Senato, è uno dei temi centrali su cui i pentastellati combattono dal 2013, era già presente nel primo disegno di legge per l’istituzione del Reddito di cittadinanza.

 

Il concetto di salario minimo si basa sul fatto che nessun lavoratore deve guadagnare meno di quanto previsto dai CCNL, Contratti collettivi nazionali più rappresentativi e, comunque, mai meno di 9 euro lordi all'ora.

 

Attraverso l'introduzione del salario minimo in Italia, per la prima volta, si attuerebbe quanto previsto dall'articolo 36 della nostra Costituzione, secondo cui "il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa".

 

Inoltre non saremmo neanche l'unico paese in Europa ad averlo istituto, infatti, il salario minino è già una realtà in 22 Paesi Ue su 28, nel 2015 la Germania lo ha introdotto e poi via via aumentato a 9,19 euro nel 2019 e a 9,35 euro nel 2020.

 

In Francia invece è stato portato a 1.498,50 euro mensili.

 

Negli ultimi interventi del leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio si era detto pronto a rinunciare nel 2020 al salario minimo per un taglio consistente del cuneo fiscale 2020, cosa che è avvenuta.

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