Forza Italia 2018 storia, programma, candidati e elezioni politiche

Forza Italia 2018 storia, programma politico, candidati e le ultime elezioni politiche del partito di Silvio Berlusconi: inno, canzone, novità e curiosità

Redazione
di Redazione
23 aprile 2018 11:55
Forza Italia 2018 storia, programma, candidati e elezioni politiche

Forza Italia 2018: (FI) nasce come partito politico di centrodestra il 18 gennaio del 1994, di cui il Presidente è stato sempre Silvio Berlusconi.

Lo stesso partito, dopo 15 anni al servizio delle correnti centrali e di destra, è stato chiuso.

Il 27 marzo del 2009, lasciando spazio al Popolo delle Libertà (PDL), sempre guidato da Silvio Berlusconi.

Nella sua attività politica, FI ha anche partecipato in Europa al Partito Popolare Europeodi cui costituiva il principale e più grande membro italiano.

Dopo 4 anni dalla chiusura di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha annunciato di rilanciare nuovamente il partito in una versione più moderna detta anche 2.0.

Scopriamo la storia del partito di Silvio Berlusconi.

 

Forza Italia storia fino al 2018

La storia di Forza Italia (FI) comincia con Silvio Berlusconi. È stata, infatti, fondata da Berlusconi il 18 gennaio del 1994 (ne è rimasto sempre il proprietario). Già dagli anni che precedono Forza Italia, Silvio Berlusconi, legato a diversi rami imprenditoriali, parla di politica senza nascondere la sua simpatia verso la Democrazia Cristiana di Bettino Craxi. Del resto, in quegli anni, più volte le reti di Silvio Berlusconi hanno trasmesso chiari messaggi pubblicitari in cui veniva lodato il Governo Craxi.

Agli inizi degli anni Novanta, Silvio Berlusconi interviene pubblicamente più volte parlando di una sua perplessità di natura politica e dichiarando, senza mai sbilanciarsi, di sentirsi in dovere di intervenire. Così iniziano diversi appuntamenti, articoli e apparizioni pubbliche che fanno capire quelle che sono le intenzioni del Cavaliere:

il 13 settembre del 1993 Silvio Berlusconi dichiara di voler fare un partito politico ma si rende anche conto della sua posizione di imprenditore;

il 16 ottobre del 1993 il settimanale della Mondadori, Epoca, mette in copertina il logo di FI e pubblica un articolo contenente una lunga intervista di Silvio Berlusconi che parla delle sue intenzioni politiche. Nell’intervista Silvio Berlusconi specificò, tuttavia, che FI non era un partito politico.

Il 22 ottobre del 1993 è il quotidiano Repubblica ha pubblicato diversi documenti che fanno intendere la possibilità di un partito politico di Silvio Berlusconi. Ma quest’ultimo dichiarò di essere estraneo alle dichiarazioni di Repubblica che voleva solamente infangare il suo nome e quello delle sue aziende.

Il tempo continua a passare tra diverse voci non ufficiali su una possibile candidatura politica dell’imprenditore Berlusconi. Gli italiani ne parlano.

Il 23 novembre del 1993 Silvio Berlusconi, durante l’inaugurazione di un supermercato di sua proprietà, dichiara di essere vicino a Gianfranco Fini per quando riguarda le elezioni del Comune di Roma (elezioni vinte da Francesco Rutelli). Ma oltre a dichiarare la sua vicinanza e simpatia per il Movimento Sociale Italiano, dichiara anche di sentirsi in dovere di entrare in politica se la corrente di centro non riesce a prendere in mano la situazione.

Il 25 novembre del 1993 nasce l’Associazione nazionale dei club di Forza Italia ma le novità arrivano il mese successivo:

10 dicembre Silvio Berlusconi, a Brugherio, presenta l’inno di Forza Italia;

15 dicembre apre la prima sede ufficiale di Forza Italia a Roma, in via dell’Umiltà.

FI era già stata costituita a Milano il 29 giugno del 1993. Il suo nome deriva fondamentalmente dalla Democrazia Cristiana che nel 1987 aveva utilizzato tale slogan, appunto Forza Italia, per la campagna elettorale, guidata all’epoca da Marco Mignani (pubblicitario italiano 1944 – 2008).

Presso lo studio Roveda, studio notarile, il 29 giugno del 1993 viene costituita Forza Italia. Dietro la sua creazione ci sono molti volti legati a Silvio Berlusconi. Da professionisti legati al gruppo Fininvest a personaggi che da sempre fanno parte della vita del Cavaliere come: Marcello dell’Utri, Cesare Previti, Mario Valducci, Antonio Tajani, Antonio Martino, Gianfranco Ciaurro, Giuliano Urbani.

Il 18 gennaio del 1994 Silvio Berlusconi da vita al Movimento Politico di Forza Italia annunciando, il 26 gennaio dello stesso anno, la sua “discesa in campo”, annuncio fatto dal Cavaliere tramite le sue reti televisive.

Data la difficile situazione storico/politica, l’opinione pubblica era venuta a conoscenza di tutti gli scandali di Tangentopoli, Silvio Berlusconi decide di fare un partito politico che esca dai classici schemi:

Forza Italia non ha un segretario generale come gli altri partiti ma un presidente che è Silvio Berlusconi;

Forza Italia non organizza assemblee generali come i classici partiti politici ma una assemblea degli associati alla quale possono partecipare tutti gli associati (all’epoca l’iscrizione a FI costa 100.000 lire);

non vi è una direzione nazionale come nei classici partiti politici ma un comitato di presidenza (all’epoca composto da Berlusconi, Caligaris, Tajani, Martino, Valducci).

Nello specifico Forza Italia, appena fondata e non ancora scesa in modo pratico nella vita politica del paese, raggruppava membri e personaggi appartenenti o comunque legati alle società di Silvio Berlusconi, da Fininvest e Publitalia ’80. Quest’ultimo aspetto fece, all’epoca, molto discutere. Inoltre veniva sollevata la questione delle televisioni e delle reti televisive: tutte nella mani del fondatore e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Forza Italia 2018: dopo che Silvio Berlusconi è stato interdetto dalle cariche pubbliche sembrava la fine per il suo partito.

Invece alle elezioni del 4 marzo 2018 Forza Italia ha partecipato alla vittoria del Centrodestra.

Tuttavia in questo contesto Silvio Berlusconi dovrà lasciare molto spazio a Matteo Salvini dato che per la prima volta Lega Nord ha preso più voti rispetto a Forza Italia.

Infatti Forza Italia ha perso molti voti che sono finiti alla Lega.

Silvio Berlusconi è incandidabile e da questo punto di vista non potrà avere nessuna carica dentro il futuro Governo.

 

Forza Italia 2.0, Inno e testo della canzone

Forza Italia 2.0 arriva dopo 5 anni in cui Silvio Berlusconi è stato alla guida del Popolo delle Libertà. Torna a parlare dello storico Movimento Forza Italia Silvio Berlusconi il 29 giugno del 2013 quando il Cavaliere promette la rinascita lasciando alla coalizione di centrodestra il nome di Popolo delle Libertà, di cui farà parte la stessa Forza Italia.

L’inno di Forza Italia nasce ancora prima dello stesso movimento. Silvio Berlusconi ha voluto mettere mani e rendere personale anche la canzone ufficiale di Forza Italia. Nel settembre del 1993, prima della nascita dello stesso movimento, Silvio Berlusconi commissionò a Renato Serio la composizione dell’inno di Forza Italia di cui il titolo è il nome dello stesso partito.

Mentre alla musica pensò il compositore e direttore d’orchestra italiano Renato Serio, Silvio Berlusconi si occupò del testo diventandone l’autore.

La versione integrale del brano dura 2 minuti e 57 secondi. Il brano è sempre rimasto l’inno ufficiale di Forza Italia.

Il testo della canzone Forza Italia guarda al futuro, un testo che parla dell’unione all’interno del paese per entrare nel futuro, un futuro che dev’essere, sempre secondo la canzone, scritto tutti insieme, un futuro per essere liberi e per crescere. La seconda parte della canzone parla dell’orgoglio, l’orgoglio del paese che deve credere e che deve ricordare che si è in tanti.

Questo il messaggio che passa la canzone di Forza Italia.

 

Le elezioni politiche del 1994 di Forza Italia

Alla elezioni politiche del 1994 Forza Italia spunta nella corrente di centrodestra. Dopo le diverse indiscrezioni di inizio anni Novanta sulla possibile vita politica di Silvio Berlusconi, il 26 gennaio del 1994 il Cavaliere annuncia la sua scesa in campo. Nel suo lungo discorso Silvio Berlusconi lancia Forza Italia dichiarando che più che un partito politico FI è un Movimento, diverso nella struttura e diverso nel modo di agire.

Qualche giorno dopo, 6 febbraio del 1994, Silvio Berlusconi, al Palafiera di Roma, parla alla platea come presidente e leader del nuovo Movimento Politico Forza Italia, annunciando quali sono i punti che vuole andare a toccare con la sua politica di centrodestra. Una lunga campagna elettorale, diversi interventi da parte degli esponenti di Forza Italia che sembrano comunque convincere, nonostante le critiche sulla struttura del movimento, gli elettori italiani.

Elezioni politiche del 27 e 28 marzo 1994: Forza Italia diventa il primo partito italiano prendendo il 21% dei voti ed entrando al governo con Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio dei Ministri, grazie all’alleanza con la Lega Nord, Centro Cristiano Democratico (CCD), Alleanza Nazionale, Unione di Centro, Polo Liberal Democratico. Il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi prevale sul centrosinistra.

Data la legge elettorale, Forza Italia ottiene la maggioranza dei parlamentari alla Camera dei Deputati ma non al Senato della Repubblica, dove fu fondamentale l’intervento di Francesco Cossiga, Gianni Agnelli e Giovanni Leone, tutti e tre senatori a vita. Inoltre, la maggioranza al Senato della Repubblica arrivò per FI anche grazie a Giulio Tremonti, Luigi Grillo, Vittorio Cecchi Gori, Alberto Michelini, tutti esponenti delle liste Patto per l’Italia. In particolare Giulio Tremonti aderì al Movimento Forza Italia diventando Ministro delle Finanze all’interno del governo.

Alle elezioni europee del 1994 FI ottiene il 30% dei voti. Così viene fondata, in Europa, Forza Europa che nell’anno successivo è entrata a far parte di Alleanza Democratica Europea.

La vittoria in Italia del movimento di Silvio Berlusconi sembra essere legata all’innovazione politica, soprattutto in un momento in cui il paese veniva messo in ginocchio dagli scandali di Tangentopoli. L’anomalia del primo governo Berlusconi sembra essere il partito di Umberto Bossi, la Lega Nord.

Infatti dopo pochi mesi di governo è proprio la Lega Nord a voler togliere la fiducia a Silvio Berlusconi per uno scontro sulla riforma delle pensioni.

Il 22 dicembre del 1994 Silvio Berlusconi presenta le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Tuttavia il Capo dello stato non fece sciogliere le camere e fu nominato un nuovo esecutivo tecnico guidato da Lamberto Dini a cui Forza Italia non diede il suo appoggio politico.

 

Le elezioni politiche del 1996 e del 1998 di Forza Italia

Per le elezioni politiche del 1996 Forza Italia si alle con: Alleanza Nazionale (AN), Centro Cristiano Democratico (CCD), Cristiani Democratici Uniti e lista Pannella Sgarbi, si uniscono politicamente in vista delle elezioni politiche del 1996. Silvio Berlusconi, dopo la spiacevole vicenda del suo primo governo, si tiene, questa volta, lontano dalla Lega Nord di Umberto Bossi. Ma questa volta gli italiani, o meglio la maggior parte degli aventi diritto al voto, non appoggiano il centrodestra. Le lezioni politiche vengono vinte dal centrosinistra di Romano Prodi.

Forza Italia diventa il partito di opposizione del centrosinistra, sempre guidato dalla figura di Silvio Berlusconi.

Al congresso del 1998 Forza Italia arriva agguerrita più che mai. Nel 1998 Silvio Berlusconi da vita al congresso di Forza Italia, un congresso che ha il fine di scegliere le diverse cariche all’interno di FI e di avvicinare nuovamente gli italiani al movimento.

I risultati del congresso del 1998, che si è tenuto ad Assago, furono i seguenti:

presidente del partito Silvio Berlusconi;

nuovo comitato composta da 33 membri.

 

Elezioni Europee del 1999 di Forza Italia

Alle elezioni europee del 1999 Forza Italia continua a sottolineare la sua ascesa di consensi. Nonostante la sconfitta politica del 1996, Forza Italia, nel ruolo dell’opposizione con il suo storico presidente Silvio Berlusconi, riesce a riconquistare la fiducia degli italiani e nuovi elementi. Infatti nel 1998 Roberto Formigoni e Raffaele Fitto, aderiscono a Forza Italia dopo aver abbandonato Cristiani Democratici Uniti. Ma sono le elezioni europee a far capire ai membri del Movimento Forza Italia che la loro credibilità è nuovamente salita:

durante le le elezioni europee del 1999 Forza Italia ottiene il 25% dei voti risultando il primo partito italiano in Europa.

Il 1 ottobre del 1999 Forza Italia entra a far parte del Partito Popolare Europeo, il partito che vede l’adesione dei principali partiti dei paesi membri di destra e democratici.

 

Elezioni regionali del 2000 di Forza Italia

Sono le elezioni regionali del 2000 e Forza Italia continua a conquistare l’elettorato italiano. Dopo il successo delle elezioni europee del 1999 Forza Italia è ancora all’opposizione. In vista delle elezioni regionali del 2000 viene creata la coalizione della Casa delle libertà, una nuova coalizione di partiti di centrodestra che vede nuovamente l’alleanza, dopo sei anni di scontri, tra Forza Italia e Lega Nord.

Come nelle elezioni europee del 1999 il successo di FI e della Casa delle Libertà è confermato anche alle elezioni regionali. Infatti Forza Italia ottiene le seguenti regioni:

Lombardia con Roberto Formigoni;

Piemonte con Enzo Ghigo;

Veneto con Giancarlo Galan;

Liguria con Sandro Biasotti;

Calabria con Giuseppe Chiaravalloti;

Puglia con Raffaele Fitto.

 

Le elezioni politiche del 2001 di Forza Italia

Alle elezioni politiche del 2001 Forza Italia arriva con un netto vantaggio su tutti gli altri partiti. Dopo il successo elettorale delle elezioni europee del 1999 e delle elezioni regionali del 2000, Forza Italia entra nella coalizione della Casa delle libertà composta da:

Alleanza Nazionale (AN);

Centro Cristiano Democratico;

Cristiani Democratici Uniti;

Partito Repubblicano Italiano;

Nuovo PSI.

Il leader della coalizione risulta essere lo stesso presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che si candida direttamente come Presidente del Consiglio dei Ministri. Del resto era stato lo stesso Silvio Berlusconi a mettersi in evidenza durante la campagna elettorale, soprattutto con il Contratto con gli italiani, un insieme di promesse, fatte dal Cavaliere in prima serata durante la trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta. Il Contratto con gli italiani prevedeva:

sgravi fiscali;

dimezzamento della disoccupazione;

realizzazione di diverse opere pubbliche;

riduzione dei crimini;

aumento delle pensioni minime.

Il Contratto con gli italiani vincolava molto Silvio Berlusconi ai suoi elettori: il Cavaliere promise pubblicamente che se non fosse riuscito a portare a termine 4 dei 5 punti del medesimo contratto non si sarebbe mai più candidato.

Alle elezioni politiche del 2001 la Casa delle libertà trionfa:

Casa delle Libertà 49,56% dei voti;

Ulivo 35,08%;

Rifondazione Comunista 5,03%.

Nasce così il secondo Governo Berlusconi che fu il governo dalla durata più lunga di tutta la storia della Repubblica Italiana (1.422 giorni).

Dopo nemmeno due anni di governo, la coalizione della Casa delle Libertà perde parte dei consensi, rimanendo comunque una reale maggioranza rispetto al centrosinistra dell’Ulivo, alle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia. Ma il vero calo arriva alle elezioni regionali del 2005: di 7 regioni nelle mani di Forza Italia solamente due, Lombardia e Veneto, approvano nuovamente la guida di FI.

A seguito del risultato negativo delle regionali 2005 si apre una crisi all’interno del Governo Berlusconi II che vede uno scontro tra il leader dell’UDC Marco Follini e il fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi. L’UDC decide di ritirare i suoi ministri.

Tuttavia il Cavaliere riesce a salvare il governo ottenendo una nuova fiducia per il Governo Berlusconi III.

 

Le elezioni politiche del 2006 di Forza Italia

Alle elezioni politiche del 2006 Forza Italia comincia un forte scontro con la coalizione rivale:

la coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi contro quella di centrosinistra guidata da Romano Prodi.

La campagna elettorale si basò su toni molto accesi da parte di entrambe le coalizioni. I due principali leader si sfidarono su due confronti televisivi in prima serata.

Il leader di Forza Italia, verso la fine della campagna elettorale, promise ai suoi elettori l’abolizione dell’ICI sulla prima casa, una promessa che destava perplessità su molti dato che Silvio Berlusconi era al governo da 5 anni ma che allo stesso tempo attirò l’attenzione di molti elettori.

Il risultato delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile del 2006 non furono a favore del centrodestra:

Unione di Romano Prodi 49,72%;

Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi 49,20%;

Progetto NordEst di Giorgio Panto 0,23%.

 

Le elezioni politiche del 2008 Forza Italia

Alle elezioni politiche del 2008 Forza Italia a seguito della sconfitta elettorale del 2006, Silvio Berlusconi si trovò nuovamente a guidare l’opposizione al Governo Prodi. Verso la fine del 2007 il Cavaliere comincia a parlare di un eventuale scioglimento di Forza Italia per formare un nuovo partito politico. Per diverso tempo non si parlò più del nuovo progetto politico di Silvio Berlusconi.

Dopo la caduta del Governo Prodi, Forza Italia e Alleanza Nazionale decidono di unirsi alle elezioni politiche del 2008. Alla coalizione di centrodestra partecipano:

Forza Italia e Alleanza Nazionale nel Pdl;

Lega Nord;

Movimento per l’Autonomia.

Alle elezioni politiche del 13 – 14 aprile del 2008 il centrodestra trionfa:

centrodestra di Silvio Berlusconi 46,31%;

centrosinistra di Walter Veltroni 37,52%;

Unione di centro di Pier Ferdinando Casini 5,69%.

 

Forza Italia nel 2018

È il 21 novembre del 2008 e gli esponenti di Forza Italia decidono di abbandonare il partito per dare vita al nuovo movimento: il Popolo delle Libertà (PDL).

Tra il 27 e il 29 marzo del 2009 si tenne il primo congresso ufficiale del nuovo partito che mise fine a Forza Italia.

Nel 2013, durante la legislatura, Silvio Berlusconi scioglie il progetto del Popolo delle Libertà.

E' proprio in questa occasione che Forza Italia torna nuovamente ad essere un partito politico vero e proprio.

Alle elezioni politiche del 2018 Forza Italia ha preso il 13,4% alla Camera dei Deputati e il 14% al Senato della Repubblica.

La struttura storica di Forza Italia

 

Negli anni Forza Italia e la sua struttura sono state:

 

Presidente di Forza Italia

Silvio Berlusconi (1994 - 2009)

 

Vicepresidente di Forza Italia

Giulio Tremonti (2004 – 2009)

Roberto Formigoni (2008 – 2009)

 

Comitato di Presidenza di Forza Italia

Presidente Claudio Scajola (2004 – 2009)

Vicepresidente Carlo Vizzini (2005 – 2009)

 

Presidente del Consiglio Nazionale di Forza Italia

Alfredo Biondi (2004 – 2009)

 

Coordinatore Nazionale di Forza Italia

Domenico Mennitti (1994)

Luigi Caligaris (1994)

Cesare Previti (1994 - 1996)

Claudio Scajola (1996 - 2001)

Roberto Antonione (2001 - 2003)

Claudio Scajola (2003)

Sandro Bondi (2003 - 2008)

Denis Verdini (2008 – 2009)

 

Vice Coordinatore Nazionale di Forza Italia

Giuliano Urbani (1994)

Mario Valducci (1995 – 1996)

Fabrizio Cicchitto (2003 – 2008)

Gianfranco Miccichè (2004 – 2007)

Renato Brunetta (2007 – 2009)

 

Responsabile della Segreteria Nazionale di Forza Italia

Denis Verdini (2005 – 2009)

 

Vice Responsabile della Segreteria Nazionale di Forza Italia

Angelo Pisanu (2005 – 2009)

 

Amministrazione Nazionale di Forza Italia

Mario Valducci (1994 - 1995)

Domenico Lo Jucco (1995 – 1997)

Giovanni Dell’Elce (1997 – 2003)

Rocco Crimi (2003 – 2009)

 

Portavoce di Forza Italia

Antonio Tajani (1994 – 1996)

Paolo Bonaiuti (1996 – 2001)

Sandro Bondi (2001 – 2004)

Elisabetta Gardini (2004 – 2008)

Daniele Capezzone (2008 – 2009)

 

Capogruppo alla Camera dei Deputati di Forza Italia

Raffaele Della Valle (21 aprile 1994 – 14 ottobre 1994)

Vittorio Dotti (14 ottobre 1994 – 27 marzo 1996)

Beppe Pisanu (15 maggio 1996 – 29 maggio 2001)

Elio Vito (5 giugno 2001 – 27 aprile 2006; 3 maggio 2006 – 28 aprile 2008)

 

Capogruppo al Senato della Repubblica di Forza Italia

Cesare Previti (21 aprile 1994 – 14 giugno 1994)

Enrico La Loggia (14 giugno 1994 – 8 maggio 1996; 16 maggio 1996 – 29 maggio 2001)

Renato Schifani (6 giugno 2001 – 27 aprile 2006; 3 maggio 2006 – 28 aprile 2008)

 

Parlamento Europeo: Capo Delegazione di Forza Italia

Claudio Azzolini (1994 – 1999)

Antonio Tajani (1999 – 2008)

Stefano Zappalà (2008 – 2009).

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