Conferenza stampa Giuseppe Conte 13 maggio 2020: orario e diretta

Decreto Rilancio conferenza stampa Giuseppe Conte 13 maggio 2020 orario e dove seguire il discorso del Premier in diretta tv e streaming, ecco quando

Conferenza stampa Giuseppe Conte 13 maggio 2020: orario e diretta

Conferenza stampa Giuseppe Conte 13 maggio 2020: orario e diretta

 

*** Conferenza stampa Conte 13 maggio 2020:

L’ufficialità della conferenza stampa di Conte di oggi, 13 maggio 2020 che terrà il Premier per informare gli italiani sul decreto Rilancio non è ancora stata data da Palazzo Chigi.

 

Il CdM convocato alle 14:00 è poi slittato alle 17:00 ed è iniziato intorno alle 18 e 20 a Palazzo Chigi che ha dato il via libera al Decreto Rilancio da 55 miliardi di euro per far fronte all’emergenza economica provocata dal coronavirus. La conferenza stampa è in corso.

 

Qualora fosse confermata la diretta del discorso del Premier si potrà seguire La7, su SkyTg24, RaiNews24 e TgCom24, oppure su Facebook.

 

 

*** Conferenza stampa Conte nuovo Dpcm 26 aprile: ieri sera si è tenuta la consueta conferenza stampa di Conte per annunciare la firma del nuovo Dpcm Fase 2 coronavirus, contenenti le nuove regole spostamenti e riaperture attività in fasi: avvio dal 4 maggio, 18 maggio e 1° giugno.

Conferenza stampa CONTE ecco le prime parole dette dal premier:

"Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, al distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro".
"Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia mantieni le distanze".
"Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro" per la "ripresa, per cambiare tutto ciò che non va".  Via l'Iva sulle mascherine in un prossimo decreto.

 

Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm 26 aprile testo pdf

 

Dal 4 maggio:

  • Cancellazione IVA sulle mascherine e prezzo fisso a 0,50 centesimi per mascherine chirurgiche;

  • Spostamenti regioni con autocertificazione Coronavirus e spostamenti mirati per far visita a congiunti nel rispetto distanze e mascherine, con divieto di assembramenti. 

    Il nuovo decreto 4 maggio prevede per la mobilità delle persone che si potrà tornare a muoversi da un comune all’altro entro la stessa regione per motivi di lavoro, salute o «necessità e urgenza», e vengono elencati tra quelli necessari e urgenti anche «gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine». Tra una regione e l’altra, invece, ci si potrà spostare solo per lavoro, ragioni di salute e altre necessità e urgenze. Ed è sempre assicurato il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

  • Per chi ha sintomi influenzali e febbre a 37.5° c'è l'obbligo di rimanere a casa e avvertire il medico curante;

  • Divieto di assembramenti all’aperto o al chiuso. Sindaci possono disporre ordinanza di chiusura di luoghi;

  • Apertura dei parchi ma con controlli. Sindaci possono disporre ordinanza di chiusura in mancanza di possibilità di controlli;

  • Sport individuali e allenamenti: possibili se con distanza di 2 metri, se attività motoria almeno 1 metro. Atleti potranno allenarsi da soli ma sempre con distanziamento e a porte chiuse.

  • Cerimonie funebri: solo con la partecipazione di al massimo 15 persone possibilmente all’aperto, con mascherine e distanziamento.

  • Bar e ristoranti sarà consentita la ristorazione da asporto. 

  • Attività produttive che riaprono dal 4 maggio: manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso ai due settori. Tutte le aziende dovranno rispettare il protocollo di sicurezza. Aziende di trasporto, Cantieri: applicazione del protocollo di sicurezza.

  • In presenza di focolai, lockdown: Ogni giorno le regioni dovranno fornire i dati che indicherà entro 3 giorni il ministro della Salute con soglie massime oltre le quali scatterà un nuovo lockdown.

 

Dal 18 maggio:

  • commercio al dettaglio;

     

  • Musei, biblioteche;

     

  • Sport di gruppo.

     

 

Dal 1° giugno:

  • Bar e ristoranti;

     

  • Centri massaggi;

     

  • Parrucchieri;

     

  • Centri estetici.

 

Conte, Recovery Fund sì dal Consiglio europeo:

*** Dichiarazioni Conte dopo il Consiglio europeo: il premier Giuseppe Conte al termine della videoconferenza con i leader europei, ha dichiarato che "l'Italia è in prima fila a chiedere il Recovery Fund. Uno strumento del genere era impensabile fino a adesso e renderà la risposta europea più solida e coordinata".

 

Conte ha dichiarato inoltre su Facebook che "la Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico" e ha aggiunto:"Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all'esito del Consiglio Europeo appena terminato: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno".

 

 

*** E' discorso di Conte al Senato e Camera informativa su fase 2, Mes e Eurobond: 

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato nella giornata del 21 aprile al Senato e alla Camera per rendere note le ultime misure economiche decise dal governo per fronteggiare al pandemia di Coronavirus, sulla Fase 2 e sul Mes e eurobond in vista del Consiglio europeo del 23 aprile.

 

Ci si aspetta quindi che riferisca sul prossimo Decreto aprile 2020 e sulle intenzioni del Governo di accedere o meno al Meccanismo Europeo di Stabilità fortemente criticato dall'opposizione ma mal digerito anche dal Movimento 5 stelle.

 

Fase 2: Conte ha detto che “Stiamo elaborando un programma di progressive riaperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e anche commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio". E la soglia del contagio di riferimento "vogliamo che sia commisurata alla recettività delle strutture ospedaliere delle aeree di riferimento", ha aggiunto il premier.

 

"Si prospetta una fase molto complessa: dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l'integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese - prosegue il premier - deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato". 

 

Sostegno alle famiglie.

 "Questa emergenza incide sulle fasce più fragili, rischia di creare nuove povertà e lacerare un tessuto sociale già provato. Abbiamo già compiuto alcuni passi. Il governo però è consapevole che questi interventi non sono sufficienti: occorre un sostegno alle famiglie e alle imprese prolungato nel tempo ancora più incisivo", ha detto il premier. 

Il nuovo decreto stanzierà non meno di 50 miliardi.

 

La strategia sanitaria.

 Il governo ha elaborato "una strategia in cinque punti. Il primo - ha aggiunto Conte - è mantenere e far rispettare distanziamento sociale, promuovere un utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non disponibili terapia e vaccino". 

 

Per quanto riguarda l'App Immuni per il tracciamento, "sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria". "Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche, non ci sfugge", prosegue Conte, la difficoltà dei cittadini "nel continuare a rispettare" le regole anticontagio e "l'aspirazione al ritorno alla normalità". 

 

Il Mes. "Sull'ormai strafamoso Mes - ha poi aggiunto - si è alimentato nelle ultime settimane un dibattito che rischia di dividere l'Italia in opposte tifoserie" ma l'intento è procedere con la "massima cautela". 

 

A proposito al Mes, "chi esprime dubbi su questa linea di credito contribuisce a un dibattito democratico e costruttivo. Ritengo che questa discussione debba avvenire in modo pubblico, trasparente, in Parlamento, al quale spetterà l'ultima parola". 

 

"Ci sono Paesi in Ue - continua Conte - che hanno dimostrato interesse" al Mes senza condizioni. 

 

"La Spagna ha dimostrato di essere interessata purché non abbia le condizionalità" previste prima dell'emergenza. 

 

"Rifiutare questa nuova linea di credito significherebbe fare un torto a questi Paesi che ci affiancano nella battaglia" in Ue. "Per capire se il Pandemic Crisi Supporto (la nuova linea di credito che fa riferimento al Mes, ndr) sarà effettivamente" senza condizionalità "bisogna attendere l'elaborazione dei documenti predisposti per erogare questa linea di credito. Solo allora potremo discutere se il relativo regolamento può essere o meno opportuno agli interessi nazionali". 

 

In merito al recovery Fund "appoggiamo la proposta francese avendo chiesto di integrarla in modo da rispondere più puntualmente ai requisiti che riteniamo imprescindibili. Da ultimo è stata presentata una proposta spagnola che pure, ma con qualche suggerimento di variazione, potremmo appoggiare per la sua conformità alle nostre finalità", ha detto Conte nell'informativa al Senato.

 

Conte su Fase 2 cororovirus:

Conte parlerà a grandi linee il piano di aiuti economici da attuare durante la Fase 2, nell’attesa dell’emanazione del decreto aprile, al quale si lavora da settimane con la task force di esperti guidata da Vittorio Colao.

 

Il piano vero e proprio arriverà come annunciato dal premier su un lungo post su Facebook: "Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma" per la fase 2 del Coronavirus.".


"Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio". 

 

Conte su Mes e Eurobond:

Oggi 21 aprile il premier Conte sta parlando in Parlamento con un intervento incentrato soprattutto sulla strategia da attuare giovedì 23 aprile in occasione del Consiglio europeo. Il Premier dovrà spiegare che linea intende adottare nei confronti del piano di aiuti Ue dopo l'accordo Eurogruppo ma soprattutto nei confronti del Mes sul quale di recente ha assicurato che la sua posizione sul fondo Salva-Stati, "non è mai cambiata e mai cambierà".

 

Importante sarà capire anche se c'è un piano B per gli eurobond vista l'indisponibilità dei Paesi del Nord con Olanda, Austria, Danimarca, Svezia e la Germania.

 

Le altre notizie su Conte:

Coronavirus, Giuseppe Conte riferisce al Senato

il Parlamento, dopo due settimane di chiusura per l'emergenza Covid-19, riapre oggi le sue porte.

Ieri e oggi, dopo giornate di dibattito se riaprire o no il Parlamento, entrambe le Camere sono tornarte a riunirsi con le rispettive Assemblee.

Il premier Giuseppe Conte oggi è al Senato per l'informativa in Aula sull'emergenza Coronavirus. E si presenterà oggi in Parlamento ma lo farà ogni 15 giorni.

 

Coronavirus Italia ultime Giuseppe Conte 26 marzo 2020:

Nell'informativa sull'emergenza coronavirus al Senato, il Premier Giuseppe Conte ha precisato che "Nel lavoro per il decreto di marzo abbiamo incontrato i leader dell'opposizioni e nel testo sono state raccolte alcune delle loro indicazioni, e anche ieri alla Camera ho ricevuto ampie aperture al confronto. Ora c'è un nuovo decreto e possiamo riprodurre questa metodologia di lavoro, anzi darò mandato al ministro D'Incà di elaborare un percorso di più intenso confronto".

 

Conte ha poi detto che "il governo è favorevole ad un percorso di condivisione con le forze politiche" per le misure di rilancio del Paese. "Dobbiamo riuscire a trasformare quest'emergenza in momento di opportunità per una crescita equa e sostenibile". 

 

E poi ancora, si tratta di una battaglia che "in Europa si vince tutti insieme altrimenti a perdere saremo tutti. Ribadirò questa posizione fra qualche ora, ad una video conferenza a livello di G20 e poi al vertice del Consiglio europeo", ha proseguito Conte ribadendo che "l'Italia è favorevole allo strumento dei Covid-bond, sottolinenado di non apprezzare la terminologia "coronabond", "preferirei chiamarli European Recovery bond".  

 

Per rimanere aggiornato leggi Coronavirus Italia ultime notizie e Coronavirus Mondo ultime notizie:

 

Giuseppe Conte curriculum vitae quali sono gli studi e i lavori che ha fatto il futuro nuovo Presidente del Consiglio del governo giallorosso M5s-Pd, Giuseppe Conte?

Ci sono diverse cose da sapere soprattutto dopo le polemiche che scoppiate nei giorni a seguire alla sua prima nomina a Premier con il governo gialloverse, dopo che la New York University non aveva confermato alcuni titoli che Giuseppe Conte aveva invece dichiarato sul suo curriculim vitae ufficiale.

 

Ma si trattava solo di un attacco politico al nuovo Governo Lega M5S o di fatti fondati? Proviamo a fare luce sulla questione analizzando in dettaglio il curriculum vitae di Giuseppe Conte ufficiale, gli studi e il lavoro da docente.

 

Ecco chi è Giuseppe Conte, Premier del governo Conte bis - giallorosso, dopo l'accordo M5S Pd.

 

Giuseppe Conte curriculum vitae 2020:

Giuseppe Conte curriculum vitae 2020

A rendere noto il suo curriculum è stato proprio lo stesso Conte dopo essere stato scelto dal M5s a far parte della squadra di governo in un'ipotetico Governo Movimento 5 Stelle.

 

Giuseppe Conte curriculum 2020: questo è il curriculum che lo stesso conte ha presentato pubblicamente.

 

Nei paragrafi che seguono è possibile trovare tutti gli aspetti legati ai suoi studi e alle sue attività lavorative, utile soprattutto dopo la polemica relativa ai suoi titoli nata dopo che Michelle Tsai, portavoce della University of New York, aveva dichiarato al New York Times di non aver trovato il nome di Giuseppe Conte nei database dell'università.

Questo, secondo Michelle Tsai, vorrebbe dire che o Giuseppe Conte non ha mai partecipato a nessun corso presso l'Università di New York, o che ha partecipato ad un corso di uno o due giorni per i quali l'università non rilascia alcun attestato.

 

La polemica sul curriculum di Conte quindi è nata perché nel curriculum che Giuseppe Conte ha pubblicato online c'era scritto di aver fatto corsi di perfezionamento presso l'Università di New York e tale informazione era presente anche nel curriculum vitae Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati.

Le polemiche sono state poi ulteriormente alimentate dal fatto che un anonimo portavoce dell'Università di Cambridge aveva dichiarato di non aver trovato traccia di Giuseppe Conte nel proprio database, informazione però mai confermata ufficialmente.

Ora rimane da capire dove sia la verità ma anche cosa ha voluto intendere Giuseppe Conte con il perfezionare gli studi presso le università coinvolte nelle polemiche.

 

Successivamente in un comunicato del Movimento 5 Stelle è stato dichiarato che Giuseppe Conte non ha mai detto di aver conseguito alcun titolo di studio presso queste università ma di aver semplicemente perfezionato i suoi studi.


Nella biografia 2020 di Giuseppe Conte tutte queste informazioni sono curate al dettaglio.

Scopriamo gli studi dichiarati da Giuseppe Conte nel paragrafo che segue.

 

Giuseppe Conte studi ed esperienze lavorative:

Giuseppe Conte studi: ecco tutti gli studi presenti nel curriculum di Giuseppe Conte:

Laurea in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma nel 1988 con il massimo dei voti e lode.

 

Borsa di studio al Consiglio Nazionale delle Ricerche tra il 1992 e il 1993;

 

Perfezionamento degli studi fatti in diverse università internazionali, quali:

  • Yale University a New Haven nel 1992;

  • Duquesne University a Pittsburgh nel 1992;

  • International Kultur Institut a Vienna nel 1993;

  • Université Sorbonne a Parigi nel 2000;

  • Girton College a Cambridge nel 2001;

  • New York University a New York tra il 2008 e il 2009.

Questi sono gli studi di Giuseppe Conte, o almeno quelli che lui ha dichiarato e su cui ora si attendono delucidazioni.

Stando alle polemiche sollevate, sembrerebbe che la New York University non abbia traccia nei suoi archivi di Giuseppe Conte.

Ma vediamo ora le attività lavorative. 

 

Giuseppe Conte che lavoro faceva prima di essere Premier?

Giuseppe Conte lavoro: ecco le attività lavorative svolte da Giuseppe Conte.

Nella prima parte di questo articolo abbiamo avuto modo di vedere gli studi svolti da Giuseppe Conte e cosa gli è stato contestato fino ad ora.

Vediamo di seguito i lavori che ha svolto:

  • professore presso l'Università degli Studi di Roma 3 tra il 1996 e il 1998;

  • professore presso l'Università Lumsa di Roma tra il 1996 e il 1998;

  • professore presso l'Università di Malta nel 1997;

  • professore presso l'Università San Pio V di Roma tra il 2002 e il 2004;

  • professore presso l'Università di Sassari tra il 1997 e il 2000;

  • ottenimento dell'idoneità a professore associato d Diritto privato nel 2000;

  • ottenimento dell'idoneità a professore ordinario di Diritto privato nel 2002;

  • patrocinante in Cassazione;

  • professore ordinario di Diritto privato presso l'Università di Firenze;

  • responsabile dei corsi di Giurista d'Impresa presso la Luiss di Roma nel 2006;

  • componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa di cui successivamente diventa vicepresidente (2013).

Questi sono i lavori che appaiono nel curriculum vitae di Giuseppe Conte.

A questi si aggiungono diverse attività di ricerca a cui lo stesso ha partecipato. 

Inoltre Giuseppe Conte ha pubblicato diverse opere che come tema principale hanno il diritto.

 

Chi è Giuseppe Conte?

Giuseppe Conte chi è? Giuseppe Conte è un avvocato civilista, professore universitario e politico italiano.

La parte politica è sicuramente nuova nel suo curriculum.

Infatti la sua carriera è legata prevalentemente al diritto, al suo esercizio e al suo insegnamento.

Giuseppe Conti ha uno studio legale a Roma.

 

La sua nomina come Presidente del Consiglio è un'esperienza del tutto nuova.

Già prima delle elezioni politiche Luigi Di Maio lo aveva indicato nella sua squadra di Governo.

Dopo l'accordo tra Matteo Salvini e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte è stato fin da subito la persona giusta per il nuovo Governo.

 

Le voci sul suo curriculum sono svanite come la solita polemica.

 

Luigi Di Maio ha detto che la vita privata di Giuseppe Conte non va ad influire sulla sua nomina, tanto meno queste vicende infondate sul suo curriculum.

Infatti Sergio Mattarella lo ha incaricato per il Nuovo Governo.

Possiamo anche aggiungere che è difficile trovare un simile curriculum tra i diversi parlamentari.

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