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Scuola, la ministra Azzolina conferma apertura il 14 settembre

Intanto la Conferenza Stato Regioni approva il documento dell’Istituto Superiore di Sanità per la gestione di eventuali focolai Covid nelle scuole

Scuola, la ministra Azzolina conferma apertura il 14 settembre

Scuola, confermata apertura il 14 settembre

 

*** Scuola, ultimi aggiornamenti 28 agosto 2020: La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, conferma l’inizio del nuovo anno scolastico per il prossimo 14 settembre e ricorda che per la scuola il Governo ha stanziato una cifra che sfiora i 3 miliardi di euro.

 

Oggi la Conferenza Stato Regioni ha dato il via libera al documento dell’ISS sulle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell'infanzia". Ma l’opposizione non dà tregua. All’indomani dell’annuncio di una mozione di sfiducia individuale nei confronti della titolare del dicastero di Viale Trastevere, il capo della Lega Matteo Salvini insiste: “La sfiducia non la chiediamo noi, ma anche le famiglie”.

 

Scuola, vertice Governo-Regioni: manca l’accordo su trasporti

Dal 28 agosto partirà la distribuzione nelle scuole dei banchi monoposto, organico tra docenti e Ata potenziato di 70 mila unità. L’opposizione incalza.

 

Da venerdì 28 agosto inizierà nelle scuole italiane la distribuzione dei banchi monoposto e l’organico tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario sarà rafforzato di 70 mila unità in vista della riapertura. Resta tuttavia il nodo dei trasporti. Durante il vertice di oggi tra le Regioni e il Governo non si è trovata ancora l’intesa. Si cerca un accordo sul distanziamento sui mezzi di trasporto pubblico locale. Le Regioni hanno chiesto di aumentare la capienza dei posti a sedere per garantire una risposta adeguata, soprattutto negli orari di punta di entrata e uscita dagli istituti.

 

Domani è prevista una nuova Conferenza delle Regioni per esaminare anche il documento dell’Istituto Superiore di Sanità per la gestione di eventuali focolai di Covid. Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha chiesto ai presidenti di Regione e agli enti locali di adottare formalmente il documento e di presentare “eventuali integrazioni o suggerimenti operativi per le attività delle Asl sui territori". Il Governo mira a misure condivise e da applicare allo stesso modo su tutto il territorio nazionale. A questo fine il coordinamento con Regioni ed enti locali sarà convocato in modo permanente fino all’apertura di tutte le scuole.

 

Al vertice di questa mattina che si è svolto in videoconferenza oltre alla ministra all’Istruzione, Lucia Azzolina, e al ministro Boccia, hanno partecipato il ministro alla Salute Roberto Speranza, dei Trasporti Paola De Micheli, il commissario straordinario Domenico Arcuri, il Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e dell’Unione delle Province. E’ partito, dunque, formalmente il coordinamento interministeriale annunciato qualche giorno dal premier Conte in vista della riapertura delle scuole primarie e secondarie del Paese. Ma a preoccupare restano i trasporti.

 

Durante l’incontro è stato il ministro Speranza ad esprimere una posizione più inflessibile sul distanziamento che obbligherebbe i mezzi del Tp a viaggiare a una capienza ridotta del 50 per cento circa. In disaccordo con la titolare del dicastero dei Trasporti, aperta invece alla possibilità di deroghe sulla distanza di un metro a bordo dei mezzi. “Il Governo si è preso qualche altro giorno per cercare di avvicinare le nostre richieste”, ha dichiarato a margine Bonaccini. “Come Regioni, tutti insieme, abbiamo fatto presente che per le misure attuali proposte si farebbe molta fatica, anzi, sarebbe impossibile garantire il trasporto per tutti quelli che lo chiedono”. E si è detto fiducioso che “nel giro di pochi giorni” si possa arrivare “ad una decisione definitiva” anche perché “tra 18/19 giorni inizia la scuola in Emilia-Romagna e nella gran parte delle regioni italiane”. A restare aperta è anche la questione dell’utilizzo delle mascherine in classe e l’obbligo della misurazione della temperatura all’ingresso degli istituti. 

 

L’opposizione incalza. Licia Renzulli di Forza Italia parla dell’ennesimo ‘nulla di fatto”. E chiede “quando il ministro Azzolina e il governo pensano di essere in grado di organizzare con un minimo di certezza il ritorno tra i banchi? Il 14 settembre è sempre più vicino e studenti, famiglie, regioni, comuni, presidi e insegnanti attendono ancora risposte certe su come si dovrà ripartire, con che distanza tra i banchi, sugli orari delle lezioni e su come i ragazzi dovranno arrivare a scuola”. Duro anche il governatore leghista della Lombardia Attilio Fontana. "Dal Governo solo dubbi e incertezze. Si attendono risposte concrete e attuabili. Non è più possibile andare oltre”.

 

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