Trattato di Schengen: cos'è testo, libera circolazione dal 3 giugno

Trattato di Schengen internazionale cosa prevede, quali sono i paesi aderenti, quando la firma, significato e la definizione, chi sono gli Stati membri

Trattato di Schengen: cos'è testo, libera circolazione dal 3 giugno

*** Paesi Scenghen libera circolazione dal 3 giugno: dal 3 giugno cade l'obbligo di quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai Paesi Schengen e dalla Gran Bretagna. Per il resto dei cittadini europei tale obbligo cade invece dal 15 giugno.

 

Il Trattato di Schengen è un trattato internazionale che prevede la libera circolazione delle persone all'interno dei paesi che lo hanno firmato.

 

Quali sono i paesi che fanno parte del Trattato di Schengen, lo speciale sull'accordo che ha abolito i controlli alle frontiere interne, di che cosa si tratta e cosa comporta esattamente e quali sono i paesi che vi hanno aderito e non, quali lo hanno sospeso e quale sarà l'evoluzione di questo accordo internazionale.

 

Trattato di Schengen cos'è?

Cosa dice l'accordo di Schengen? La convenzione di Schengen è un accordo internazionale firmato da alcuni paesi dell'Unione Europea e non che ha come oggetto il controllo delle persone.

Quest'ultimo prevede una zona di libera circolazione tra i paesi che ne fanno parte, ovvero l'abolizione delle frontiere tra le nazioni aderenti.

 

Tuttavia i paesi che hanno sottoscritto Schengen posso per motivi eccezionali ripristinare i controlli alle frontiere. Quest'ultima azione, compiuta diverse volte dall'entrata in vigore del medesimo accordo ad oggi da parte di più paesi, non prevede l'uscita da Schengen ma la sua applicazione dato che lo stesso trattato lo prevede.

 

Schengen e la sicurezza: l'accordo prevede anche una costante cooperazione tra quelle che sono le forze di polizia di tutti i paesi che ne fanno parte, con il fine di garantire una maggiore sicurezza su tutto il territorio.

 

Inseguimenti transfrontalieri e scambio di dati tra le diverse forze dell'ordine evidenziano come il trattato abbia dato vita ad una collaborazione notevole tra i diversi paesi.

 

Trattato di Schengen 2020: il trattato internazionale continua ad essere ancora forza di legge da parte di tutti gli stati aderenti e nonostante i forti flussi migratori previsti non ci saranno alterazioni nel suo testo. Al momento non ci sono modifiche anche alla luce dell'emergenza sanitaria di Coronavirus che sta coinvolgendo l'Italia ed altri Paesi in Europa e nel mondo.

 

Trattato di Schengen testo, data e definizione:

Data e anno: quando è entrato in vigore? La Convenzione è stata firmata nella città di Schengen, a Lussemburgo, il 14 giugno del 1985 da Francia, Germania e Benelux.

 

Inizialmente il Trattato di Schengen è nato all'interno delle leggi europee ma fu successivamente integrato nel Diritto dell'Unione Europea a seguito del:

Trattato di Maastricht (firmato il 7 febbraio del 1992 ed entrato in vigore il 1° novembre del 1993);

 

Trattato di Amsterdam (firmato il 2 ottobre del 1997 ed entrato in vigore il 1° maggio del 1999);

Il testo integrale è reperibile presso le documentazioni online dell'Unione Europea: testo Trattato di Schengen della Commissione Europea.

 

Definizione: volendo cercare una definizione per questo accordo è possibile dire che: il Trattato di Schengen è un accordo internazionale che regola il controllo delle persone tra i paesi aderenti presso i quali vengono abolite le frontiere interne (e rafforzate quelle esterne) che tuttavia possono essere ripristinati in casi straordinari.

 

Trattato di Schengen Stati Membri e i paesi aderenti:

Sono 26 i paesi che fanno parte del Trattato di Schengen e tra questi ci sono anche paesi che non fanno parte dell'Unione Europea. Infatti hanno aderito all'accordo in questione 22 paesi UE (quindi non tutti dato che la stessa Europa ne conta 28) e 4 non.

 

Quali sono i paesi non europei che hanno aderito al Trattato di Schengen? Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera sono i 4 paesi che hanno aderito alla Convenzione pur non essendo membri dell'Unione Europea.

 

A questi 26 paesi si aggiungono anche: il Principato di Monaco, San Marino e lo Stato Vaticano, che portano il numero a 29.

Nel futuro prossimo i paesi della Zona Schengen potrebbero arrivare a 33 dato che altre 4 nazioni hanno firmato la convenzione ma ad oggi non hanno ricevuto il consenso in mancanza di alcune accortezze che devono essere prese a livello pratico. Questi 4 paesi sono: Bulgaria, Cipro, Croazia, e Romania.

 

I paesi Europei che hanno aderito a Schengen sono: i primi 6 paesi firmatari sono stati quasi tutti europei (ad eccezione di Monaco), quali la Francia e la Germania, i Paesi Bassi, il Belgio e Lussemburgo.

Nel 1992 è la volta della Spagna e del Portogallo mentre in Italia è entrato in vigore nel 1997.

Successivamente seguirono: Austria, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta.

 

Quali sono i paesi europei che non hanno aderito a Schengen? Esercitando la clausola di rinuncia (opt-out), Irlanda e Regno Unito non hanno aderito al Trattato di Schengen.

 

Quali sono i paesi che sono usciti da Schengen?

Dopo la sua entrata in vigore, per 11 anni, nessun paese ha sospeso l'accordo di Schengen. Il primo caso di ripristino delle frontiere fu tra il 1996 in poi tra Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo. Tuttavia, come evidenziato, si è trattato di casi eccezionali per cui i paesi indicati hanno ripristinato i controlli alle frontiere temporaneamente.

 

La sospensione del Trattato di Schengen

Sospensione del Trattato di Schengen: tutti i paesi che hanno aderito all'accordo possono temporaneamente ripristinare i controlli alle frontiere qualora si presentino casi eccezionali, come una minaccia per la sicurezza, il pericolo per l'ordine pubblico interno o in caso che le frontiere esterne non garantiscano i dovuti controlli mettendo a rischio l'area Schengen.

 

Quindi qualora un paese che ha aderito al medesimo accordo ripristina i controlli alle frontiere non attua la sospensione del Trattato di Schengen ma, bensì, lo mette in pratica. Lampante a riguardo è l'esempio della Germania e della Francia che nel 2015, a seguito dell'emergenza immigrati, ripristinarono i controlli per bloccare i flussi in entrata.

 

Cosa prevede Shenghen?

In breve il Trattato di Schengen ha creato un'area (detta anche spazio Schengen) all'interno della quale, i cittadini europei possono spostarsi da un paese all'altro senza essere sottoposti ai controlli di frontiera (così come avveniva prima del medesimo accordo o dove avviene nei paesi che non vi hanno aderito).

 

Tuttavia è da evidenziare che il Trattato di Schengen non ha abolito totalmente i controlli: infatti se da una parte all'interno dell'area Schengen i cittadini europei e non possono muoversi senza controlli ai confini (salvo casi eccezionali) dall'altra i "paesi Schengen" che accolgono le persone in ingresso fuori da questa area sottopongono i viaggiatori a severi controlli. Quindi il trattato di Schengen ha facilitato la movimentazione all'interno della sua area ma ha rafforzato i controlli all'esterno della stessa.

 

Ad esempio, se un cittadino Egiziano decide di arrivare in Italia questo sarà sottoposto ai controlli previsti alla frontiera.

 

Allo stesso tempo se un cittadino Italiano decide di uscire dall'area Schengen (ad esempio per recarsi in America) sarà sottoposto ai classici controlli di frontiera.

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