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Vittorio Colao: età e biografia capo task force Fase 2 Coronavirus

Vittorio Colao chi è capo della task force Fase 2 Coronavirus decreto 4 maggio 2020 nuove regole spostamenti riaperture, ecco il nuovo Dpcm 26 aprile

Vittorio Colao: età e biografia capo task force Fase 2 Coronavirus

Decreto 4 maggio 2020 Fase 2: cosa prevede il piano Colao

 

Vittorio Colao capo della task force Fase 2 Coronavirus è stato chiamato settimane fa dal Governo per gestire questa fase delicata ed importantissima per l'Italia e gli italiani. Un paio di giorni fa Colao ha illustrato a Conte il famoso memorandum sulla riapertura dell'Italia che come si sà sarà graduale e per fasce di settore.

 

Il memorandum Fase 2 sono linee guida nazionali messe a punto da Coloa e la sua squadra sentito il parere del comitato scientifico.

 

In base a quanto si è appreso, il documento è stato ultimato la scorsa sera in una riunione plenaria della commissione e poi è stato illustrato a Conte dando il via agli incontri del caso per tutta la giornata. Al centro del "piano Colao" le modalità di riavvio delle attività produttive e il sistema dei trasporti, che partirà dal 4 maggio.

 

Ieri è stato emanato il nuovo Dpcm 26 aprile fase 2 emergenza Coronavirus che indicato ufficialmente cosa riapre, come e da quando.

 

Decreto maggio 2020 cosa prevede:

In base a quanto previsto dal decreto maggio 2020 ovvero il DPCM 26 aprile:

 

Dal 4 maggio:

  • Cancellazione IVA sulle mascherine e prezzo fisso a 0,50 centesimi per mascherine chirurgiche;

  • Spostamenti regioni con autocertificazione Coronavirus e spostamenti mirati per far visita a congiunti nel rispetto distanze e mascherine, con divieto di assembramenti. 

    Il nuovo decreto 4 maggio prevede per la mobilità delle persone che si potrà tornare a muoversi da un comune all’altro entro la stessa regione per motivi di lavoro, salute o «necessità e urgenza», e vengono elencati tra quelli necessari e urgenti anche «gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine». Tra una regione e l’altra, invece, ci si potrà spostare solo per lavoro, ragioni di salute e altre necessità e urgenze. Ed è sempre assicurato il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

  • Per chi ha sintomi e febbre 37.5° obbligo di rimanere a casa e avvertire il medico curante;

  • Divieto di assembramenti all’aperto o al chiuso. Sindaci possono disporre ordinanza di chiusura di luoghi;

  • Apertura dei parchi ma con controlli. Sindaci possono disporre ordinanza di chiusura in mancanza di possibilità di controlli;

  • Sport individuali e allenamenti: possibili se con distanza di 2 metri, se attività motoria almeno 1 metro. Atleti potranno allenarsi da soli ma sempre con distanziamento e a porte chiuse.

  • Cerimonie funebri: solo con la partecipazione di al massimo 15 persone possibilmente all’aperto, con mascherine e distanziamento.

  • Bar e ristoranti sarà consentita la ristorazione da asporto. 

  • Attività produttive che riaprono dal 4 maggio: manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso ai due settori. Tutte le aziende dovranno rispettare il protocollo di sicurezza. Aziende di trasporto, Cantieri: applicazione del protocollo di sicurezza.

  • In presenza di focolai, lockdown: Ogni giorno le regioni dovranno fornire i dati che indicherà entro 3 giorni il ministro della Salute con soglie massime oltre le quali scatterà un nuovo lockdown.

 

Dal 18 maggio:

  • commercio al dettaglio;

  • Musei, biblioteche;

  • Sport di gruppo.

 

Dal 1° giugno:

  • Bar e ristoranti;

  • Centri massaggi;

  • Parrucchieri;

  • Centri estetici.

 

Decreto 4 maggio 2020 le regole:

Cosa prevede il decreto 4 maggio 2020: nel nuovo decreto Dpcm, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ci sono tutta una serie di regole che cittadini e attività produttive dovranno rispettare per tutta la durata della ormai famosissima Fase 2 coronavirus,

 

In base a tale decreto quindi:

  • Mascherina e distanziamento sociale: distanza sia all’aperto (in strada e nei parchi pubblici che negli spazi al chiuso come supermercati, uffici, bar, ristoranti ecc. Pertanto mascherina e distanziamento sociale continueranno ad essere i due punti fermi della nostra quotidianità. 

  • Spostamenti regioni con autocertificazione Coronavirus e spostamenti mirati per far visita a congiunti nel rispetto distanze e mascherine, con divieto di assembramenti. 

    Il nuovo decreto 4 maggio prevede per la mobilità delle persone che si potrà tornare a muoversi da un comune all’altro entro la stessa regione per motivi di lavoro, salute o «necessità e urgenza», e vengono elencati tra quelli necessari e urgenti anche «gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine». Tra una regione e l’altra, invece, ci si potrà spostare solo per lavoro, ragioni di salute e altre necessità e urgenze. Ed è sempre assicurato il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

  • Mascherine obbligatorie: Il commissario Domenico Arcuri ha confermato che sul fronte mascherine, l'Italia è pronta sono state, infatti, distribuite 138 milioni di mascherine e le Regioni hanno scorte per 47 milioni per sanità, parasanità, servizi pubblici essenziali, forze di polizia. I dispositivi saranno anche distribuiti a P.A., aziende dei trasporti pubblici e Rsa. Il Governo è a lavoro circa la possibilità di rendere le mascherine obbligatorie nei luoghi pubblici

  • Mascherine a prezzo fisso: Il prezzo sarà fisso, ha detto Arcuri, sia per quanto riguarda la vendita sia per quanto riguarda l'aliquota fiscale. Secondo le ultime ipotesi il prezzo potrebbe di 50 centesimi a mascherina. Inoltre, sarà direttamente lo Stato a produrle. Un accordo è già stato siglato: due imprese realizzeranno 51 macchinari che il governo acquisterà e installerà in strutture pubbliche. La produzione iniziale dovrebbe essere tra le 400mila e le 800mila al giorno, per arrivare fino a 25 milioni.

  • Parchi, sport all'aperto, correre, andare in bici. Gli esperti chiedono ingressi contingentati e controlli, soprattutto nelle aree frequentate dai bambini, per far rispettare distanze e divieto di assembramento. Per i professionisti non ci sono ancora indicazioni, l'orientamento è di consentire lo svolgimento di allenamenti individuali.

  • Bagno e spiagge: è già consentito fare il bagno per chi abita al mare e non deve spostarsi troppo per raggiungerlo, purché non sia vietato da ordinanze locali. In estate 2020 però potranno farlo tutti e le spiagge stanno lavorando per attrezzarsi. Previsti quindi accessi a 'numero chiuso' - anche sulle spiagge libere - prenotazione obbligatoria ombrelloni distanziati, controlli tra i bagnanti.

  • TERMOSCANNER in tutte le stazioni: con molta probabilità saranno installati termoscanner in tutte stazioni piccole e grandi e negli hub aeroportuali. 

  • Bus, metro, treni, aerei: percorsi a senso unico, marker a terra per rispettare le distanze, contapersone, cartelli per indicare possibili sospensioni del servizio, mascherine obbligatorie, tariffe diverse a seconda dell'orario di utilizzo, possibilità di eliminare il controllo e la vendita dei biglietti a bordo, sanificazioni.

 

Decreto Fase 2 dal 4 maggio: calendario riaperture piano Colao

L’idea che c'è alla base del "Piano Colao" è quella di riaprire l’Italia "per gradi successivi", accompagnando il Paese verso quella che sarà la fase più difficile, quella della convivenza con il virus.

 

Vediamo quindi in cosa consiste la Fase 2 coronavirus che inizia dal 4 maggio secondo il piano di Colao e cosa prevede per l'unlockdown Italia questo il documento che contiene le linee guida che entro la fine della settimana, si pensa sabato, il Governo comunicherà.

 

Aperture 27 aprile 2020

Lunedì 27 aprile potrebbero riaprire in anticipo alcuni settori con un rischio più basso di contagio secondo le tabelle Inail ma solo per le aziende già in possesso dei protocolli di sicurezza:

  • cantieri di edilizia residenziale pubblica, scuole, carceri e opere contro il dissesto idrogeologico;

  • automotive;

  • moda;

  • componentistica.

Le deroghe saranno decise dai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico anche se l’orientamento del governo sarebbe di non consentire eccezioni.

 

 

Aperture 4 maggio 2020:

Dal 4 maggio riaprono:

  • manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso ai due settori. Tutte le aziende dovranno rispettare il protocollo di sicurezza. 

  • Aziende di trasporto: protocollo di sicurezza.

  • Cantieri: applicazione del protocollo di sicurezza.

A partire dal 4 maggio riprenderanno a pieno le loro attività anche i laboratori e le altre attività di ricerca.

 

I settori che riaprono hanno l'obbligo di rispettare le nuove misure di sicurezza (turni scaglionati per entrata e uscita, postazioni di lavoro distanziate, misurazione della temperatura all’ingresso).

 

Saranno consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune e non servirà più l’autocertificazione coronavirus e saranno consentiti spostamenti tra Comuni della stessa Regione. Vietati invece gli spostamenti tra Regioni.

 

Limitato numero di passeggeri su bus, metro, treni, aerei con l’utilizzo alternato dei posti, possibile la misurazione della temperatura nelle stazioni e, per evitare ore di punta, tariffe differenziate nelle diverse fasce. Sui mezzi di trasporto pubblico (come in tutti i luoghi chiusi) si userà la mascherina come nei luoghi di lavoro. Si potrà tornare anche a giocare a lotto e ad altri giochi.

 

 

Aperture 18 maggio: negozi al dettaglio 

Possibile la riapertura per:

  • commercio al dettaglio;

  • Musei, biblioteche;

  • Sport di gruppo.

Per poter riaprire bar e ristoranti bisognerà aspettare che i locali siano «messi in sicurezza».

 

Nella prima fase sarà necessario previlegiare il «cibo da asporto», poi si consentirà la riapertura con mascherine e guanti per il personale e il distanziamento sia ll'interno che all'esterno mentre per locali con metrature più grandi, si potranno installare dei divisori tra i tavoli. Distanziamento per i tavoli di almeno due metri.

 

 

Aperture 1° giugno:

  • Bar e ristoranti;

  • Centri massaggi;

  • Parrucchieri;

  • Centri estetici.

 

Date da definire 

Cinema, teatro, discoteche, concerti sono «attività di aggregazione» dove più alto è il rischio di trasmissione del virus. Per questo al momento non è possibile indicare una data di ripresa. Unica eccezione i cinema all’aperto che assicurino però posti distanziati.

 

 

Fase 3:

La riapertura totale dell’attività e il ritorno alla normalità - dovrebbe arrivare entro l’anno.

 

 

Fase 2 mezzi pubblici e app Immuni:

Mezzi pubblici: fase due, specie nelle grandi città, sarà quello dei trasporti pubblici. L'idea quindi è di scaglionare per quanto più possibile gli orari di ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro e poi a settembre eventualmente quelli delle scuole, università e negozi. In vista quindi di queste nuove regolamentazioni sugli orari e trasporti, sarà utile incentivare la mobilità sharing, specie su due ruote, e in generale l’uso della bicicletta. 

 

Secondo la bozza del decreto Trasporti pubblici Fase 2 tra le varie misure c'è: 

  • 1) possibilità di utilizzare il diverso prezzo dei biglietti per evitare ogni tipo di assembramento.

  • 2) per tutti i passeggeri l'obbligo di tenere guanti e mascherina per tutta la durata del volo aereo; nel caso dei treni e bus, invece, la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo.

  • 3) Distanziamento, percorsi separati per ingresso e uscita dai mezzi pubblici e anche dalle stazioni, con la creazione di percorsi 'a senso unico', dispenser con igienizzanti, ma anche l'eliminazione il più possibile dei biglietti cartacei sostituiti da quelli elettronici.

  • 4) La misurazione della temperatura con il termoscanner sia per i passeggeri in partenza sia in arrivo - con l'ipotesi di farlo al terminal partenze e alla discesa del velivolo- obbligo del rispetto del distanziamento anche sull'aereo.

 

App Immuni:

Il documento sottolinea il ruolo della app Immuni per tracciare i contatti dei positivi ed arginare il rischio di una seconda ondata. Secondo la task forse l'app è uno strumento importante che deve essere «utilizzato e diffuso». 

 

 

Vittorio Colao nominato capo task force Fase 2 emergenza Coronavirus:

Nella conferenza stampa dello scorso 10 aprile il premier Conte ha detto di aver firmato il nuovo Dpcm 10 aprile che di fatto ha prorogato il lockdown italiano fino al 3 maggio.

 

Oltre alla proroga delle misure restrittive Conte ha parlato anche di altre 2 novità importanti:

  • 1) Riapertura dal 14 aprile 2020 di alcune attività: riapre il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, potrebbero riaprire le librerie e i negozi di vestiti per bambini e neonati, silvicoltura, alcune attività forestali ma solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza.

  • 2) L'istituzione di una task force Fase 2 con a capo Vittorio Colao bresciano, ex AD di Vodafone. Un "comitato" quindi che riunisca alcune delle eccellenze del Paese.

 

La squadra di Vittorio Colao Fase 2 emergenza Coronavirus

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di ieri 10 aprile ha annunciato che per la "fase 2" dell'emergenza legata al coronavirus, si avvarrà di un Comitato di esperti in materia economica e sociale. Il Comitato avrà il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l'emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive.

 

Il Comitato opererà in coordinamento con il Comitato tecnico scientifico. Presidente del Comitato è il Dott. Vittorio Colao, ecco chi fa parte del comitato:

  • Elisabetta CAMUSSI, professoressa di Psicologia sociale, Università degli Studi di Milano “Bicocca”.

  • Roberto CINGOLANI, responsabile Innovazione tecnologica di Leonardo, già Direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

  • Riccardo CRISTADORO, Consigliere economico del Presidente del Consiglio - Senior Director del Dipartimento economia e statistica, Banca d’Italia.

  • Giuseppe FALCO, Amministratore Delegato per il Sistema Italia-Grecia-Turchia e Senior Partner & Managing Director di The Boston Consulting Group (BCG).

  • Franco FOCARETA, Ricercatore di Diritto del lavoro, Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”.

  • Enrico GIOVANNINI, Professore di Statistica economica, Università di Roma “Tor Vergata”.

  • Giovanni GORNO TEMPINI, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti.

  • Giampiero GRIFFO, Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

  • Filomena MAGGINO, Consigliera del Presidente del Consiglio per il benessere equo e sostenibile e la statistica - Professoressa di Statistica sociale, Università di Roma “La Sapienza”.

  • Mariana MAZZUCATO, Consigliera economica del Presidente del Consiglio - Director and Founder, Institute for Innovation and Public Purpose, University College London.

  • Enrico MORETTI, Professor of Economics at the University of California, Berkeley.

  • Riccardo RANALLI, Dottore commercialista e revisore contabile.

  • Marino REGINI, Professore emerito di Sociologia economica, Università Statale di Milano.

  • Raffaella SADUN, Professor of Business Administration, Harvard  Business School.

  • Stefano SIMONTACCHI, Avvocato, Presidente Fondazione Buzzi.

  • Fabrizio STARACE, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena - Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP).

  • Domenico ARCURI, Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19.

  • Angelo BORRELLI, Capo Dipartimento Protezione Civile.

 

Vittorio Colao: chi è il capo della task force Fase 2 emergenza

Vittorio Colao è il capo della task force Fase 2 emergenza Coronavirus che aiuterà il Governo Conte a gestire la seconda fase dell'emergenza Coronavirus, quella di riapertura, dell’Italia.

 

Colao guiderà quindi una squadra di economisti, giuristi e scienziati con compiti larghissimi e con deleghe ministeriali. 

La task forse avrà un mandato preciso: ricostruire il Paese.

 

Chi è Vittorio Colao, capo della task force Fase 2 emergenza

Vittorio Colao, 58 anni sposato con Silvia Cassinis dalla quale ha avuto 3 figli, ex AD di Vodafone è l'uomo scelto da Conte per presiedere la task force che farà rapporto direttamente alla Presidenza del Consiglio per la ricostruzione economica del paese dopo la pandemia da coronavirus. 

 

Vittorio Colao è nato a Brescia il 3 ottobre del 1961, uno dei territori più colpiti da Covid-19 in Italia, si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, ha ottenuto un MBA all’Università di Harvard. 

 

Dopo aver lavorato alla Morgan Stanley a Londra è tornato a Milano dove ha lavorato alla Mckinsey & Company. 

 

Nel 1996 è diventato AD Omnitel Pronto Italia e dal 2001 è stato CEO regionale di Vodafone per l’Europa meridionale.

L’anno successivo è diventato membro del cda. 

 

Nel 2004 lascia la Vodafone.

 

Fino al 2006 è stato amministratore delegato di Rcs MediaGroup. 

 

Nel 2006 Colao rientra in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa. Nel 2008 la nomina ad amministratore delegato.

 

Dal 2008 al 2018 è stato l’Ad Vodafone.

 

Nel 2020 Vittorio Colao è il capo della task force per la gestione della Fase 2 emergenza Coronavirus.

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