La malattia del bacio

Mononucleosi: cos’è, sintomi e contagio, durata e cause, incubazione

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Mononucleosi: cos’è, sintomi e contagio, durata e cause, incubazione

La mononucleosi infettiva, nota anche con il nome di malattia del bacio, è una patologia causata da un herpes virus che appartiene alla famiglia dell'herpes Zoster, responsabile del virus della varicella e del cd. fuoco di Sant'Antonio.

 

La mononucleosi può colpire sia bambini che adulti attraverso il contagio con la saliva, quindi non solo attraverso il bacio ma anche con un colpo di tosse o uno starnuto, o oggetti contaminati come bicchieri, posate o mani ecc.

 

Mononucleosi infettiva cos'è?

Cos'è la mononucleosi? E' una malattia causata dalla presenza, nella saliva, di un herpes virus chiamato virus Epstein-Barr.

 

Generalmente non è una patologia grave, anche se ad essere pericolose sono spesso le complicazioni che essa comporta, come ad esempio l'ingrossamento della milza.

 

Per quanto riguarda il contagio la mononucleosi si trasmette per mezzo della saliva, quindi attraverso:

  • lo scambio di un bacio;

  • un colpo di tosse

  • con oggetti contaminati come giocattoli, posate, mani non lavate o bicchieri

 ed è per questo che, ad essere maggiormente colpiti dall'infezione, sono soprattutto bambini e giovani.

Diversi studi clinici hanno dimostrato però che tra gli adulti, quasi il 90% risulta essere stato contagiato dalla mononucleosi e di aver sviluppato gli anticorpi al virus Epstein-Barr senza mai aver mostrato alcun sintomo.

 

Sempre da questi studi, si è potuto anche evidenziare il picco di maggior contagio del virus nei paesi in via di sviluppo colpisca nella maggior parte dei casi bambini nella prima infanzia e come invece nei paesi industrializzati, la sua trasmissione avvenga sopratutto tra i giovani dai 14 e i 25 anni.

 

Mononucleosi cure e durata infezione: rimedi

La mononucleosi è una malattia virale che si trasmette attraverso la saliva. Per questo tipo di infezione non esiste una cura specifica se non il trattamento con una terapia prescritta da medico.

 

Altro rimedio di cura è il riposo specialmente nei bambini e nei giovani, in questo modo si da tempo all'organismo di combattere l'infezione, la febbre e i sintomi di spossatezza e malessere generale. inoltre, è consigliabile non praticare nei 2 mesi successivi al contagio, lavori pesanti o attività fisica complessa per evitare la rottura della milza, ingrossata a causa dell'infezione.

 

La durata della mononucleosi infettiva è di circa 10 giorni anche se gli effetti della malattia possono protrarsi anche nei mesi successivi. Il virus infatti rimane latente nell'organismo, anche quando l'infezione acuta scompare e il corpo ha prodotto gli anticorpi specifici al virus EBV.

L'unico modo per avere una corretta diagnosi della mononucleosi e verificare se l'infezione è ancora presente o passata, è eseguire le specifiche analisi del sangue che sono in grado di evidenziare la presenza del virus, l'aumento o la diminuzione dell'infiammazione, la presenza di birubilina e  transaminasi che indicano un possibile coinvolgimento epatico e degli anticorpi anti EBV.

 

Questo tipo di anticorpi, detti anticorpi eterofili semplificando sono solitamente presenti nei pazienti che presentano un'infezione di mononucleosi primaria e sono di tipo anti EBV-VCA presenti cioè nel periodo di incubazione della malattia, invece, gli anticorpi IgM anti-VCA sono presenti in tutti i pazienti che si trovano nella fase acuta della malattia e scompaiono dopo 2-3 mesi dopo la guarigione.

 

Sintomi mononucleosi adulti e bambini:

La mononucleosi è una malattia che spesso si manifesta con un'assenza di sintomi negli adulti mentre è più evidente nei giovani e nei bambini.

 

Generalmente i sintomi più comuni con cui si manifesta il contagio da mononucleosi è una sintomatologia che può essere facilmente confusa con quella di un banale raffreddore o di un'influenza.

Il contagio infatti può dare:

  • senso di spossatezza;

  • affaticamento;

  • mal di gola e tonsilliti;

  • piccole formazioni biancastre sulle tonsille;

  • mal di testa;

  • febbre;

  • ma anche con ittero;

  • perdita di peso;

  • ingrossamento della milza;

  • sudorazioni notturne.

Durante la malattia, potrebbero inoltre infiammarsi i linfonodi posti sotto le ascelle, inguine e nella regione cervicale che potrebbero sfociare anche in edema a carico del sistema nervoso centrale.

 

Mononucleosi rimedi naturali e farmaci:

La mononucleosi infettiva ha una fase acuta che dura circa 2 settimane, dopo le quali il paziente può tornare a scuola o al lavoro anche se i sintomi possono protrarsi anche per parecchie settimane.

 

Durante la fase acuta e nei mesi successivi i rimedi contro la mononucleosi farmaci sono costituiti da antipiretici, antivirali e farmaci prescritti dal medico.

 

Tra i rimedi naturali mononucleosi troviamo i lisati di Anas barbariae, d'Echinacea e Gluconato, oppure, per combattere la febbre è molto utile il Fito tè verde, per l'infiammazione l'Olio di Perilla, per la stanchezza fisica la menta peperita o la lavanda e inine per combattere l'infiammazione e il virus sono utili il Mercurius solubilis, Pulsatilla o la Belladonna.

 

Anche la cura dell'alimentazione in presenza di mononucleosi è molto importante, in quanto deve essere garantito il giusto apporto di liquidi per evitare la disidratazione e di alimenti integrali ricchi di fibre e carni magre per evitare di appesantire il corpo che sta lottando contro l'infezione.

Assolutamente vietati alcolici, fumo e cibi troppo ricchi di grassi.

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