Puntura vespa, ape e calabroni: cosa fare e rimedi gonfiore e bruciore

Punture di api, vespe, calabroni cosa fare e quali sono i sintomi e rimedi contro dolore e il gonfiore causato dal veleno di insetti reazione allergica

Puntura vespa, ape e calabroni: cosa fare e rimedi gonfiore e bruciore

Le punture di api, vespe e calabroni sono le punture di insetti con pungiglione più comuni nella nostra bella Italia ma anche all'estero.

 

Tali insetti, infatti, utilizzano come loro arma di difesa e attacco, il pungiglione posto nella parte inferiore del corpo, più precisamente alle estremità delle coda.

 

Le api e i calabroni, a differenza delle vespe, colpiscono e attaccano l'uomo o gli alti animali solo se si sentono fortemente minacciati quindi se si allontanano con le mani o si tentano di ucciderli con qualcosa, le vespe invece sono molto più aggressive e possono pungere anche senza motivo apparente.

 

Puntura vespa, ape, calabroni e insetti: quali effetti e sintomi

Le punture di api, vespe, calabroni sono comportamenti di difesa di insetti comuni muniti di pungiglione.

 

Quali sono le differenze tra questi tipi di punture?

La differenza sostanziale tra le punture di questi insetti sta nel meccanismo in cui viene iniettato il veleno.

Quando l'ape si sente minacciata, per difesa punge con il proprio pungiglione che si stacca e rimane nella pelle. Il pungiglione, rimanendo infilzato nella pelle, continua rilasciare il veleno contenuto nella sacca, anche per più di un minuto.

 

Le vespe e calabroni, invece, quando pungono non lasciano il pungiglione nella pelle e quindi l'unico modo per accorgersi della puntura è il dolore provocato dal veleno iniettato e il piccolo foro di entrata del pungiglione. La puntura di api, vespe e calabroni hanno invece in comune sono gli effetti che la puntura ha sulla pelle, ossia, la formazione di una piaga rialzata molto gonfia intorno al foro di entrata del pungiglione, che permane anche dopo 24 ore dalla puntura.

 

Tra i sintomi più comuni causati dalla puntura di api e vespe troviamo quindi gonfiore della pelle nel punto in cui si è stati punti, dolore molto forte provocato dal veleno iniettato, bruciore e arrossamento molto simile ad una scottatura. Solitamente questi sintomi, in soggetti non allergici, tendono a ridursi e a scomparire nell'arco di 2 a 24 ore successive alla puntura. La puntura di calabrone ha sintomi diversi e più intensi rispetto a quelli provocati dalla puntura di api e vespe, perché la quantità di veleno iniettato in questo caso è maggiore viste le dimensioni dei calabroni.

 

I sintomi più comuni causati dalla puntura di un calabrone sono vomito, febbre, diarrea e mal di testa oltre ai sintomi descritti per la puntura di api e vespe. Se la puntura di questi insetti con pungiglione, avviene invece su lingua, o comunque all'interno della bocca, i sintomi possono essere più gravi ed arrivare addirittura a dare problemi alla respirazione. In tutti i casi però, se i sintomi si protraggono per più di 24 ore o se sono molto acuti o anomali, è probabile che vi sia una reazione allergica al veleno per cui dirigersi immediatamente al pronto soccorso.

 

Rimedi contro punture di insetti: api, vespe, calabroni

Punture di api, vespe, calabroni e insetti cosa fare e cosa no, Rimedi:

Punture di api, vespe, calabroni e insetti cosa non fare? Quando si viene punti da un insetto con il pungiglione, non bisogna in alcun modo schiacciare la pelle intorno al foro di entrata del pungiglione perché ciò non farebbe altro che iniettare nell'organismo ancora più veleno, aumentando il dolore e aggravando la situazione in generale.

 

Inoltre, non utilizzare aceto o soda calda o altri prodotti ma limitarsi in caso di puntura di ape, ad estrarre il pungiglione con molta molta attenzione e senza comprimere o alzare la pelle.

 

Come estrarre il pugiglione? Il pungiglione dell'ape, può essere estratto con una pinzetta o con una lama affilata precedentemente disinfettata.

Una volta tolto il pungiglione, pulire la ferita con con acqua e sapone e disinfettare con acqua ossigenata.

Per alleviare il gonfiore causato dal veleno un rimedio naturale molto efficace è immergere la parte ferita in acqua fredda o tamponarla con del ghiaccio, ciò farà diminuire anche il dolore e il pizzicore. Se i sintomi poi sono molto acuti e intensi, è possibile farsi prescrivere dal medico una pomata ad uso topico a base di steroidi. 

 

Punture di api, vespe, calabroni sintomi reazione allergica:

Punture di api, vespe, calabroni sintomi reazione allergica: Le punture di api, vespe e calabroni, in particolari persone, possono provocare delle reazioni allergiche al veleno iniettato da questi insetti. Ma come capire se si rischia uno shock anafilattico o una reazione allergica? Se a distanza di 30 minuti dalla puntura di ape, vespa o calabrone compaiono i seguenti sintomi caratteristici di una reazione allergica:

  • Gonfiore della gola, bocca o lingua tale da limitare la funzionalità respiratoria.

  • Fischietto, soffocamento o difficoltà nella respirazione.

  • Svenimento, intorpidimento degli arti e dei muscoli.

  • Mal di testa, nausea, vomito o diarrea.

  • Dolore al torace.

  • Crampi addominali.

Inoltre, ricordare che:

1) una reazione allergica può svilupparsi anche a distanza di qualche ora dalla puntura di questi insetti, per cui rimanere sempre vigili e stare attenti ai sintomi.
2) Chi è stato già punto da api, vespe e calabroni anche in anni precedenti corre maggiori rischi di sviluppare una reazione allergica al veleno.
3) Coloro che soffrono di altre allergie ad esempio al allergia al polline, insetti, alimentari, corrono maggiori rischi di sviluppare una reazione allergica importante alle punture di api, vespe e calabroni.

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