Mindfulness e Compassion

Stress da Covid, cogliere l’opportunità di praticare la meditazione

La John Cabot University, l’ateneo Usa più grande d’Italia, con sede a Roma, è il primo ad aprire corsi di mindfulness per studenti, professori e staff

Stress da Covid, cogliere l’opportunità di praticare la meditazione

Ansia. Stress. Preoccupazione. Pensieri che si rincorrono affastellandosi nella mente, generando disagio, stanchezza psicofisica e – purtroppo – nessuna soluzione. La coda velenosa dell’epidemia da coronavirus tiene sotto pressione tutti noi, singolarmente. Non solo le istituzioni. Tantissime persone, fortunatamente in buona salute, temono ciò che potrebbe attenderle «dietro l’angolo», metaforicamente parlando. Qualcuno cerca, per quanto sia possibile, di ricavare una opportunità di crescita da questo periodo che sembra non finire mai. Dalla «nuova ondata» di fine 2020. È anche una questione di mission e di mentalità. Ecco un esempio. La John Cabot University (JCU), uno dei più grandi atenei Usa in Europa, con sede a Roma, nel quartiere Trastevere, ha cominciato a strutturare corsi di meditazione, aprendoli sia agli studenti (provenienti da 70 nazioni del mondo) sia al corpo docente e ai membri dello staff. A quanto pare è la prima università in Italia a promuovere un’iniziativa del genere in maniera complessiva, considerando l’ateneo come un solo, grande, organismo, dove ogni parte deve stare bene perché il tutto funzioni, sia efficiente e consegua risultati.

 

L’obiettivo, dichiarato dalla JCU, è quello di dare vita, a emergenza finita, cioè quando non sarà più necessario prestare attenzione alla vicinanza interpersonale, e la mascherina rimarrà confinata nelle sale operatorie degli ospedali, a un Centro specifico di Mindfulness e Compassion (Mindfulness letteralmente significa consapevolezza), con aule dedicate, realizzando, inoltre, un’interfaccia online e un database. I benefici della meditazione, pratica antichissima e sempre più diffusa in Italia, di cui esistono varie declinazioni, con relative posizioni, sono riconosciuti da numerosi studi – riscontrabili online – che si rinnovano di anno in anno. Non solo. La stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms) promuove senza mezzi termini la meditazione. Durante il lockdown l’aveva inserita tra i consigli, rivolti a tutte le età, utili per mantenere la forma psicofisica e arginare la tensione nervosa, il logoramento.

 

Il concetto alla base della meditazione è quello di isolarsi nel silenzio e portare l’attenzione sul momento presente, entrando in contatto con se stessi, senza giudizio. Si può cominciare con pochi minuti, in un ambiente protetto dalle distrazioni, o tenendo queste ultime lontano per il tempo sufficiente. Importante è mantenere la costanza della pratica. «Non è un caso che corsi e seminari aperti a tutto il mondo JCU – viene specificato in una nota dell’ateneo americana – nascano in questo periodo di emergenza, che sottopone a forte stress persone e istituzioni». «Compito dell’università è quello di creare un ambiente emotivamente intelligente e positivo, supportando saggiamente gli studenti. Con la pratica della mindfulness si genera un clima favorevole per l’apprendimento e l’insegnamento», ha spiegato la professoressa Gina Siddu Pilia, insegnante alla John Cabot University di Leadership, Mindfulness and Emotional Intelligence.

 

I vantaggi riguardano tutti. «Ad esempio – ha affermato la docente – si abbassa l’ansia dell’esame, e gli studenti, penso soprattutto agli stranieri, riescono a superare più facilmente eventuali difficoltà di adattamento. Aumenta la propensione alla collaborazione tra colleghi, migliorano le relazioni e i rapporti studio-lavoro-famiglia-amicizie. Si cambia punto di vista: ostacoli, problemi e contrattempi vengono considerati come opportunità per la crescita personale e lo sviluppo professionale». E così si chiude il cerchio: cogliere l’occasione nel momento buio, di crisi. Senza fermarsi, però. Perché, superata la «seconda e temuta ondata», è meglio proseguire. «La pratica della mindfulness e l’intelligenza emotiva che ne scaturisce, sono la chiave del successo nella leadership, nel lavoro e nella vita personale», ha sottolineato la prof. Un consiglio valido per tutti, non solo per gli studenti. 

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