La guida al vaccino antinfluenzale

Vaccino antinfluenzale 2020-2021: costo, chi deve farlo e quando?

La guida alla vaccinazione che protegge dall’influenza (e aiuta contro il Covid), che quest’anno arriva in anticipo proprio per l’emergenza sanitaria

Vaccino antinfluenzale 2020-2021: costo, chi deve farlo e quando?

Tra le prime Regioni a partire con la campagna vaccinale 2020/2021 contro l’influenza ci sono Lazio ed Emilia Romagna, dove è iniziata il 12 ottobre e l’assessore alla Sanità ha annunciato fin dal 1° ottobre la possibilità per i cittadini di prenotarsi presso il proprio medico di famiglia.

 

Ma quest’anno pressocché ovunque si è anticipato di circa un mese l’avvio della profilassi. Il motivo è cercare di estendere la copertura, in vista di un aumento di casi Covid (che si sta già registrando) per evitare ingorghi negli Pronto Soccorso e casi di concomitanza tra le due malattie virali, che potrebbe portare a complicanze specie nelle persone più fragili. 

 

Ecco chi, come e dove farsi vaccinare, quanto costa e chi ha diritto alla dose gratuita. 

 

La campagna vaccinale 2020/21 anticipata

Quest’anno la campagna vaccinale contro l’influenza 2020/2021 è stata anticipata ed estesa anche a soggetti che non rientrano nelle fasce protette per le quali il vaccino è gratuito, come over 65 e soggetti fragili per patologie croniche. Una circolare del ministero della Salute del 5 giugno scorso, però, raccomanda l’estensione per la stagione influenza 2020/2021 anche ad altre categorie: bambini da 6 mesi a 6 anni e tutti i soggetti dai 60 anni di età, dunque abbassando l’età a partire dalla quale è consigliabile vaccinarsi, spiegando che «può essere offerta gratuitamente nella fascia 60-64 anni».

 

La decisione finale spetta comunque alle Regioni, che in larga parte hanno accolto le indicazioni aumentando le dosi acquistate e destinate al servizio pubblico. Lombardia e Lazio ne hanno chieste 2,4 milioni ciascuna, Veneto e Toscana 1,4 milioni, la Puglia 2,1, il Piemonte 1,1, il Friuli Venezia Giulia 350mila.

 

Vaccino influenzale 2020/2021: chi può vaccinarsi gratuitamente

Le fasce protette comprendono la popolazione anziana (over 65, ma quest’anno estesa appunto agli over 60, con modalità differenti da Regione a Regione) e i malati cronici. In questo caso il ministero della Salute fa riferimento a soggetti che abbiano patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti, asma, ecc.) o cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale, pazienti oncologici, immunodepressi, ecc. 

 

Il vaccino è raccomandato e gratuito anche per le donne in gravidanza e il personale sanitario, per le forze di polizia, vigili del fuoco e altre categorie impiegate nei servizi pubblici di interesse collettivo. 

 

Vaccino influenzale 2020/2021: come e dove ci si vaccina

Chi rientra nelle categorie protette o a rischio si deve rivolgere al proprio medico di famiglia o pediatra, che fissa un appuntamento e somministra la dose nel proprio studio medico o indirizza ad un centro pubblico come l’Ufficio di Igiene o della Asl preposto.

 

L’operazione consiste in una semplice iniezione al deltoide (il muscolo che si trova nella parte alta del braccio).

 

L’allarme per la mancanza di vaccini ad “uso privato”

Qualche settimana fa era stato lanciato un allarme per la possibile scarsità di vaccini proprio ad “uso privato”, ossia per i soggetti non a rischio e che dunque non hanno diritto alla copertura vaccinale gratuita, ma possono scegliere di sottoporsi ugualmente a vaccinazione. Secondo la Federazione dei Farmacisti la maggior richiesta di dosi da parte delle Regioni, per estendere la copertura vaccinale anche in chiave anti-Covid, avrebbe ridotto le scorte nelle farmacie tanto da renderne disponibili in media solo 12 per ciascuna, su tutto il territorio nazionale.

 

Di contro, secondo Assofarm, quest’autunno si rischia un paradosso: «Se i vaccini disponibili per la popolazione attiva (venduti in farmacia, NdR) sono certamente pochi, paradossalmente rischiano di essere troppi per la capacità dei medici di medicina generale di somministrarli. Questi ultimi – secondo Francesco Schito, segretario generale Assofarm – rischiano di non avere il tempo necessario per vaccinare entro i termini tecnici tutti i loro pazienti delle fasce non coperte. »

 

Vaccino influenzale 2020/2021: quanto costa e chi lo somministra

Vaccino influenzale 2020/2021 costo: Chi volesse vaccinarsi, pur non rientrando nelle categorie protette, può comunque alla vaccinazione antinfluenzale, a pagamento. E’ sufficiente rivolgersi in farmacia, dove la dose è disponibile a un costo di 10/20 euro.

 

A effettuare l’iniezione, però, è sempre il medico di medicina generale, quindi il medico di famiglia, con cui bisogna prendere appuntamento per evitare lunghe code in sala d’aspetto e assembramenti che potrebbero aumentare i rischi di contagio Covid.

 

A differenza dell’Italia, invece, in molti paesi esteri è possibile farsi somministrare il vaccino direttamente anche in farmacia. Ciò accade già, ad esempio, in Francia, Portogallo, Regno Unito, Usa, Canada e Germania, dove l’autorizzazione è arrivata questa estate con un provvedimento apposito che prevede la formazione dei farmacisti, così abilitati all’inoculazione.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA