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Pagelle 10a giornata di Serie A 2020/2021: il Milan rimane primo

Ben 3 pareggi sulle 8 sfide del fine settimana. Udinese-Atalanta rinviata per maltempo. Milan sempre capolista, Inter e Juventus rispondono presente

Pagelle 10a giornata di Serie A 2020/2021: il Milan rimane primo

Pagelle decima giornata di Serie A: Milan capolista, male Torino, Crotone e Bologna. Tre pareggi su 8 partite del weekend.

 

Pagelle 10a giornata serie A 2020/2021: le insufficienze

Torino voto 5: Se dopo un sola vittoria in Campionato, diciassette punti persi da situazione di vantaggio e l’ennesima figuraccia in un derby alquanto mesto, non vi sarà una svolta, questa squadra correrà dei grossi rischi. Se le partite avessero un tempo solo i granata riuscirebbero a non sfigurare, ma purtroppo non è cosI. Una bella prima frazione per il Toro, con occasioni (come quella di Zaza) per raddoppiare più volte il risultato. Il vero problema si pone nel momento in cui mancano pochi minuti alla fine e non si ha il coraggio di lottare. Assenza di cuore, passione e soprattutto coraggio in una partita che avrebbe rimesso in discussione ogni critica su questa stagione. Il gioco vi è, ma nel calcio la differenza la fanno i punti.

 

Crotone voto 5: Ancora una volta gli errori dei singoli pesano sulla prestazione generale. Ultimo posto che scotta, seppur in arrivo vi è un calendario più leggero di quello avuto fino ad oggi, con tante partite contro le big. La sensazione è che, se non ci sarà quello sviluppo offensivo che permetterebbe di giungere a più occasioni, la situazione non cambierà. L’ennesima espulsione ad inizio secondo tempo (terza volta in questa stagione che si gioca in 10 per quasi un tempo) è frutta di una fragilità mentale nel non riuscire a ribaltare la gara. Arriva il goal, e da lì il Crotone perde la speranza. In un campionato in cui si corre tanto, il rimedio o comunque un cambio di rotta sono necessari.

 

Bologna voto 5: Questa volta la prova è insufficiente. Arrivati da una serie di buoni risultati, nella sfida del sabato sera hanno mostrato alcune lacune pesanti, soprattutto della difesa rossoblu. L’Inter riesce a farsi trovare sempre pericolosa da ogni angolo dell’area di rigore a causa del pressing gestito male da Danilo e il resto del reparto. Tomyasu gioca una brutta gara, sui due goal di Hakimi si fa saltare con troppa facilità. In gare di questo tipo il Bologna non vince, ma forse è questa la grande mancanza per diventare più maturi. Vignato e Hikey sono le due sole note positive: due giovani che danno certezze e mostrano sprazzi da grandi giocatori.

 

Spezia voto 5,5: La fortuna non gli è stata accanto, ma il gruppo è solido e ad oggi la salvezza non sembra essere un miraggio. Il numero di occasioni sprecate, soprattutto nel primo tempo, è eccessivo: non si possono commettere errori come quello di Nzola e Gyasi. Bastoni ha un futuro promettente, spinge bene quando la squadra riparte e fisicamente si impone in mezzo al campo. Italiano sa far giocare il suo team, i primi venticinque minuti di gara sono stati di dominio totale contro una squadra che aveva appena svolto la gara contro il Dortmund. Le debolezze sono dietro, dove i difensori sono lenti nel recupero palla. Per essere la prima stagione in assoluto stanno dimostrando di valere la categoria.

 

Sampdoria voto 5,5: Ogni settimana la stessa storia: il gioco c’è, ma ci si perde nelle piccolezze. L’inizio di gara aveva già dato qualche squillo ai ragazzi di Ranieri, con due salvataggi miracolosi in pochi minuti di Ferrari e Tonelli. Poi dopo il rigore (per un’ingenuità di Jankto) il livello delle giocate, anche in ottica offensiva è migliorato, dando fastidio ai rossoneri. La sensazione che si ha è che manchi un vero nove che accompagni Quagliarella. Qualcuno da inserire per aumentare il peso in attacco nella speranza di cambiare le sorti delle gare Terminare la sfida con due difensori centrali a fare da sponda in attacco è segno si di grande cuore, ma anche di palesi lacune in rosa. Il ritorno di Keita è essenziale, se in difesa si rischia di meno nelle ultime sfide, davanti la continuità è poca nel concludere . I giocatori devono provare capire realmente in che fascia voglia stare questa Sampdoria, ancora a tratti poco identificabile.

 

Pagelle 10a giornata di serie A 2020/2021: pareggi e sufficienze 

Roma-Sassuolo (0-0) voto 6: Una partita piena di emozioni, che ha visto due belle squadre affrontarsi a viso aperto. Il Sassuolo gioca un primo tempo di grande possesso, ma senza sfruttare il poco pressing avversario. Gli spazi vi erano, mancava però il guizzo vincente per sbloccare la gara. Stranamente però giocano meglio in parità numerica, soffrendo la Roma che aveva l’uomo in meno. L’arbitro nel secondo tempo commette diversi errori a favore dei neroverdi, che possono considerarsi fortunati in molte situazioni dubbie. Peccato per Harselyn che appena entrato segna un goal meraviglioso, risultando poi in fuorigioco. Questo team sta calando nelle prestazioni, il ritorno di Ciccio Caputo deve essere accelerato se non vogliono perdere tutto ciò di bello che è stato fatto. La Roma invece interpreta la gara al contrario: nel primo tempo molta calma e le prime proteste per l’espulsione più che dubbia di Pedro (sul primo giallo in particolare). L’idea era far correre il più possibile i ragazzi di De Zerbi per poi pungerli nella ripresa, ma l’espulsione ha cambiato i piani. Prestazione coraggiosa, con il confronto fisico che non era facile da mantenere fino alla fine. Il direttore di gara non è stato corretto sia con Fonseca, quando lo ha mandato in tribuna, sia nelle due occasioni in cui Obiang doveva essere espulso e il rigore per Spinazzola non è stato fischiato. Ancora un risultato utile, il progresso non si arresta mai.

 

Parma-Benevento (0-0) voto 6: Benevento gioca un bel calcio, ma troppo sprecone. Crociati che dovevano dare continuità al risultato di lunedì, ma invece soffrono per tutta la gara. Liverani sapevo della difficoltà della partita, ma il Benvento stava uscendo da una situazione di difficoltà e vincere due gare di fila avrebbe aiutato il morale. Perdere i confronti fisici, quando si ha Bruno Alves, Cornelui, Kucka e tanti altri giocatori, che solitamente si impongono sugli altri, è segno di poca lucidità. Se non c’è inventiva i goal non possono arrivare e appoggiarsi solo su Gervinho, sperando che Karamoh prima o poi si sblocchi, è troppo poco come riferimento salvezza. Manca il 10, un giocatore che aiuti gli attaccanti ad avere più occasioni e permetta di dare maggiore sicurezza ai mediani timidi del Parma. Brunetta gioca ancora una volta bene da neo entrato, con un grosso lavoro potrebbe aderire a questa mancanza offensiva. Dall’altra parte Pippo Inzaghi si può considerare soddisfatto, seppur con un paio di rimorsi. Lapadula da sempre non riesce ad avere freddezza in alcune occasioni, dando però peso con l’accorcio per gli appoggi. Difensivamente non subire nessun tiro e rimanere una delle migliori difese del campionato da matricola di questa Serie A è un segnale positivo. Sia per la squadra che dimostra di avere gli interpreti giusti per una salvezza fattibile, sia per Inzaghi che finalmente dopo Milan e Bologna è arrivato in un ambiente perfetto per il calcio che vuole proporre. Si attende il ritorno di molti giocatori (su tutti Viola che dopo la stagione da record in Serie B non ha ancora dimostrato molto, causa infortuni) per poter definire dove realmente può ambire questo team. Di sicuro però tante squadre che giocano da più anni nella massima divisione sono inferiori tatticamente al Benevento.

 

Cagliari voto 6,5: In una sfida molto complessa vi è stato un dominio nella seconda frazione per i sardi. Affrontare il Verona non è semplice per nessuno e infatti nella prima parte di gara soffre molto fino a subire goal. Da quel momento la sfida diviene a tinte rossoblu con tanta sfortuna sotto porta gli interventi di Silvestri miracolosi. Importante il primo goal in campionato di Marin, che sino a questa gara non aveva ancora dimostrato a pieno l’investimento importante fatto da Giulini. Grande tecnica e molta freddezza, un incursore di livello. Pavoletti sembra essere rinato, gli è mancato solo il goal. Ci ha provato in ogni modo: di testa, di rovesciata, colpendo pali e sfiorando la rete di centimetri. È carico e motivato, vuole giocarsi le sue carte fino a quando Simeone non tornerà. Zappa continua a sorprendere, un terzino completo e italiano che sta facendo parlare di sé anche in Premier League.

 

Hellas Verona voto 6,5: Bene per la continuità, ma per diventare una big bisogna saper tenere testa anche alle sfide visibilmente più agevoli. Benissimo i primi minuti, con due pali colpiti e un goal annullato. Le verticalizzazioni sono l’arma vincente poiché arrivano con grandi facilità, grazie alle caratteristiche di accelerazione e tempistiche geometriche di alcuni singoli. Il goal di Zaccagni ne è la prova ideale. Segna ancora e fa impazzire tutti, per fisicità, tecnica e eleganza nelle giocate. Cattivo sotto porta e utile nel ripiegare dietro, un centrocampista moderno completo. Secondo tempo negativo. Si subisce tanto e il Cagliari non fatica a arrivare dalle parti di Silvestri, miracoloso in più occasioni. Al 85’ Colley ha la palla della vittoria e dopo una seconda frazione così sofferta sarebbe stata la risposta di una squadra dalla mentalità vincente. Peccato che l’attaccante, ex atalantino, si dimostra ancora acerbo quando si tratta di segnare, chiudendo la sfida in pareggio.

 

Pagelle 10a giornata serie A: bene Juve e Lazio

Juventus voto 7: Bene i tre punti, ma la prestazione si può considerare una delle peggiori. Dopo il goal subito non c’è stata nessuna reazione, rimanendo statici ai diversi attacchi granata. Szczesny salva su Zaza e Linetty, impedendo una figura che non sarebbe stata degna per il peso che ha questa gara. Le due reti arrivano da calcio piazzato, prima con McKennie poi con Bonucci alla fine. Lo statunitense ha cambiato la partita al di fuori del goal, mostrando che la sua presenza sarebbe importante in un centrocampo troppo fiacco come quello che Pirlo continua a schierare. Un giovane che recupera, imposta e si rende pericoloso sui calci da fermo. Bonucci invece è la voce della tradizione Juve: giocare male, ma vincere sempre, in ogni occasione, alimentandosi di supremazia. Il Mister non può considerarsi soddisfatto, in particolar modo di Dybala, ancora invisibile e velleitario. Un giocatore che fa fatica e rischia di scendere nelle gerarchie. Cristiano non si è visto, forse questa è l’ennesima conferma che senza le sue giocate si fatica e non poco. Qualcosa va cambiato, con avversari più grandi si rischia di farsi male. Una vittoria di Pirro, più che di Pirlo.

 

Lazio voto 7,5: Tanti cambi di formazione, ma la sostanza non muta. La rivalsa dei capitolini sta nel non sbagliare mai sfide del genere, divorando i campi delle piccole, sempre. Qualche anno fa le sconfitte con le neo promosse erano maggiori e questo non permetteva alla squadra di fare il salto di qualità. Immobile divino, costante, letale. Si potrebbero dare milioni di soprannomi ad un attaccante di questo calibro. Ancora una volta in goal, sembra migliorare ogni stagione che passa nonostante l’età non più giovanissima. Milinkovic raddoppia con una perla alla Mihajlovic. Una punizione geometrica che curva sul secondo palo lasciando Provedel sul posto. Reina grande conferma per leadership e carisma. Un regista aggiunto che salta l’uomo da fermo e lancia con abilità i suoi. Questo permette ai ragazzi di Inzaghi di stare sempre alti. Peccato il goal annullato a Pereira che sta giocando con fiducia.

 

Pagelle 10a giornata Serie A 2020/2021: al top Napoli, Inter e Milan

Napoli voto 8: Maestosi e prorompenti. Gli azzurri divorano lo squalo Crotone, vincendo per 4-0 fuori casa. Tanta qualità, bel calcio e continuità, dopo aver segnato quattro reti senza subirne, come nella scorsa gara con la Roma. Insigne si sta ritrovando con l'ennesima perla a giro per il vantaggio partenopeo. L’assist di Zielinski con tanto di tunnel è l’immagine perfetta della qualità portata da Gattuso. Bisogna chiedersi se i ritmi rimarranno questi, poiché ad oggi non ci si dovrebbe nascondere da una realtà che li vede in gara in tutte le competizioni. Lozao è un altro giocatore, al di fuori dei goal. È diventato l’uomo in più nei duelli con i difensori. Petagna, una certezza che giocherebbe titolare in quasi ogni squadra della Serie A. In mezzo a questi nomi, vi è però il fulcro di tutto ciò: Mertens. Segna di meno, questo può anche darsi, ma fare tutti questi assist, essere così generoso alzando il suo livello tecnico è la rappresentazione di questo Napoli grande e vincente. Se quando tornerà Oshimen diventerà goleador allora non ci sarà più da sorprendersi di nulla.

 

Inter voto 8,5: Terza Vittoria consecutiva, sta tornando l’Inter? La verità è che quando Lukaku gioca, la squadra muta proponendo un calcio di livello. Ennesimo goal in campionato, già a quota 12 e un lavoro per la squadra da leader. senza dubbi acquisto più azzeccato del decennio. Il protagonista della serata per le reti però non è stranamente lui ma bensì (finalmente) Hakimi. Doppietta da numero nove, per movimento e classe nel tiro. Una dedica speciale e un ritorno necessario dopo le prestazioni stranamente deludenti. È un terzino giovanissimo e talvolta si tende a scordarlo, ma va conservato e seguito se si vuole ottenere uno dei migliori interpreti al mondo. Ha il potenziale per divenire grande, ora non deve però perdersi in un limbo. Una pecca è l’ingresso di Eriksen nel recupero. La mancanza di rispetto per un giocatore immenso per numeri e trofei vinti è tanta. Ma è davvero così impossibile poterlo vedere come l’elemento in più? Per ora così pare e con questi risultati le contestazioni alle idee di Conte sono difficilmente credibili.

 

Milan voto 8,5: Si soffre fino alla fine, ma vincere e rimanere imbattuti è un risultato soddisfacente. Ennesima conferma della capolista che resta a più cinque dalle inseguitrici. Le assenze di Ibrahimovic e Kjaer non spaventano l’armata di Pioli che grazie al solito Kessie (sempre più rigorista) e Castillejo da neo entrato vince una gara difficile per i tanti pericoli che vi sono stati. Donnarumma gioca una gara di salvataggi sì, ma anche di brutti errori, come spesso gli è accaduto sul campo di Marassi. Tanti giocate di prima e un giro palla che giunge a tutti i componenti del team prima di concludere l’azione. Questa è una sorta di fiaba che Pioli vuole portare alla realtà, rivedere un grande Diavolo dominare l’Italia, Con le assenze si vince, sempre. E allora le conferme su questa crescita aumentano gara dopo gara. Giovedì ci si gioca tutto in Europa League, per risultare ancora più trionfanti.

 

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Pagelle 9a giornata Campionato serie A;

Pagelle 8a giornata di serie A;
Pagelle 7a giornata di serie A.
Serie A pagelle 6a giornata di campionato.
Pagella 5 giornata serie A 2020/2021;
Serie A 2020/2021, le pagelle della 4 giornata:
Serie A pagelle della 3 giornata di campionato.
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