Il pagellone del lunedì

Le Pagelle della seconda giornata Serie A: al top il Napoli, poi Inter

Pirlo deve registrare qualcosa nella Juve, Milan e Lazio si contenderanno un posto in Champions League. Atalanta e Sassuolo continuano a giocare bene

Le Pagelle della seconda giornata Serie A: al top il Napoli, poi Inter

Genoa, voto 4. La squadra non è scesa in campo. Neanche un minuto. Difficile dare le colpe solo all’assenza del portiere Perin, anche se Federico Marchetti è sembrato lontano dalle migliori condizioni oggi pomeriggio. Una squadra che rappresenta ancora un incognita, da colmare velocemente. La necessità è trovare un attaccante di peso davanti, e un difensore roccioso dietro. Il Genoa aveva cominciato bene, non può permettersi passi indietro così grossolani pure in questa stagione. 

 

Sampdoria, voto 4,5. Ci ha creduto, ma ha ancora una rosa troppo corta ed insicura. Tutto bene fino all'uscita di Fabio Quagliarella, la squadra subiva gli attacchi avversari ma tutto sommato la difesa se la cavava (al di fuori di un brutto errore di Colley). Poi la paura, è così da possibile vittoria ad una sconfitta incredibile. Una rimonta che deve far riflettere soprattutto per la mentalità poco ferma e fredda dei giocatori, ancora insicuri nel gioco di Ranieri. 

 

Voto 5 a due neopromosse ancora lontane dal livello della categoria. Spezia e Crotone, due realtà ancora timide per la serie A. I liguri all’esordio assoluto subiscono un imbarcata dal Sassuolo per 4-1, mostrando grosse lacune difensive. Un paio di buoni spunti da giocatori come Galabinov e Ricci, che già conoscono il campionato, ma il resto della rosa sembra mal posizionato in confronto alle altre formazioni che cercano la salvezza. Il Crotone fa una partita abbastanza invisibile, a tratti interessanti alcune giocate, ma troppi inconcludenti. Il Milan aveva già vinto la gara a metà secondo tempo, anche a causa delle poche alternative in panchina per ribaltarla. Senza Cigarini questa formazione potrebbe ritrovarsi in estrema difficoltà. 

 

Cagliari, Torino e Udinese, voto 5,5. Tre partite molto diverse, stesso risultato per loro. 0 punti dice il bollettino delle gare, ma per tutte vi sono tratti positivi per poter costruire qualcosa quest’anno. I sardi ospitavano la Lazio di Simone Inzaghi, e il gol  dopo pochi minuti ha subito tagliato le gambe ai giocatori. Primo tempo in cui Cragno deve fare più di una parata, secondo in cui il Cagliari tenta di riprendersi anche con grosse occasioni (vedi Simeone su respinta del portiere bianco celeste). Di Francesco continua a dare fiducia a molti giovani, ora però serve recuperare sicurezze per una rosa attrezzata. 

 

I granata del Toro perdono con una super Atalanta, mostrando però nel primo tempo miglioramenti, sopratutto offensivi, grazie al gallo Belotti e a Simone Zaza. Manca un regista capace di dare geometrie tra la difesa e l’attacco. Manca un leader li in mezzo per dettare i tempi ad una squadra buona ma ancora a pezzi mentalmente.  Ora Giampaolo dovrà trasmettere la sua mentalità in maniera sempre più definitiva. 

 

L’Udinese, anche essa all’esordio in questo campionato, gioca una discreta gara, anche sfortunata con un legno colpito, e diverse occasioni create sopratutto da Rodrigo De Paul e Kevin Lasagna. Due nomi molto blasonati in questo mercato, ma i friulani devono essere forti nel trattenerli, perché solo così si concretizzeranno gli sforzi già intravisti. Troppe occasioni però regalate, poca attenzione in difesa che viene salvata un paio di volte da Musso.

 

Verona, voto 6: vince ma che subisce molto. L’Udinese attacca, crea e mette in difficoltà i gialloblù a più riprese, mostrando disattenzione sopratutto nel impostazione abbastanza sorprendente considerando la solita lucidità della squadra di Juric. La lucidità comunque non manca nel gestire la fine della gara e portarsi a casa una vittoria grazie al primo gol di Andrea Favilli  in serie A.

 

Fiorentina, voto 6,5: perde ma gioca da vincitore. Grazie alla panchina l’Inter ribalta una gara gestita benissimo fino a quel momento dai viola, andati due volte in vantaggio, e capaci di mostrare grandi giocate. Su tutti un Ribery mostruoso, con due giocate da calcio da alti livelli, con tocchi determinanti da tutte le parti del campo. Servono più soluzioni per una rosa che può tornare competitiva, e che ha le carte per mettere in difficoltà molte squadre. Il cammino si sta tracciando. 

 

Milan e Lazio, voto 7: una poltrona per due nella corsa Champions. Da una parte una squadra come quella romana  che esordiva in questa serie A, a Cagliari, giocando un calcio sì convincente, con un po’ di sofferenza ad inizio secondo tempo ma con un buon controllo generale della gara fino alla fine. Quello che è evidente a tutti sta nella mancanza di soluzioni per le competizioni che ci saranno. Ancora troppi giocatori sono un’incognita e le sicurezze per lottare in Champions e per la Champions sono più complicate. Serve una reazione della società ma intanto la Lazio c’è e lo dimostra da subito. 

 

Il Milan è meno bello della scorsa gara, ma a Crotone vince senza indugi. Diverse occasioni e una gestione  della gara lenta per fissare il risultato nel secondo tempo, che hanno visto i rossoneri portare a casa i tre punti. Dopo Ibra però perdono anche Rebic per un brutto infortunio al braccio, bene Kessie e Tonali. Un Milan vincente che con i giusti ritocchi nel mercato degli ultimi giorni potrebbe essere sempre più convincente. 

 

Roma e Juve, voto 7,5: si dividono la medaglia. Un pareggio in una bella partita, in cui la Juve di Pirlo è sembrata molto in difficoltà nel primo tempo e al inizio del secondo, e in cui la Roma avrebbe potuto provare a chiuderla. Un punto guadagnato, sia per l’ingenuità di Rabiot di farsi espellere sia per i troppi intoppi nel trattenere gli attacchi avversari. Pirlo deve chiarire ancora molte fasi del suo gioco, ma le basi rimangono positive soprattutto negli ultimi 30 minuti. Morata insufficiente. Per la Roma la debolezza è stata non riuscire a sfruttare le occasioni in una grande partita dei giallorossi, trascinati da un devastante Mkhitaryan. Dzeko mentalmente influenzato, ma il suo cuore batte per i colori giallo rossi e continua a dimostrarlo anche in campo.

 

Sassuolo e Atalanta, voto 7,5: a chi continua a proporre grande calcio. Neroverdi dominanti, surclassano lo Spezia con 7 gol, 4 convalidati gli altri annullati ma con qualche dubbio. Un gioco portato su l’eleganza e la magia di Djuricic, 10 per eccellenza, la classe di Berardi e il lottatore, freddo, Ciccio Caputo, un 9 ed un trascinatore vero. Il Sassuolo ha le carte per arrivare ovunque, allenatore pieno di inventive, squadra completa e mentalità sempre più vincente. È appena si inizia a scaldare Boga...

 

A Bergamo si festeggia il ritorno al campionato con un pirotecnico 2-4 a Torino, sponda granata. Le difficoltà del Atalanta durano 8 minuti, i primi, dopo il goal di Belotti inizia lo spettacolo: Gomez e Muriel fanno due gol da fuoriclasse, De Roon dominatore in mezzo al campo, e Gosens il treno sulla fascia. Un Atalanta che non sorprende più. Crede nella propria forza ed il salto definitivo potrebbe arrivare questa stagione. Così non la ferma nessuno. 

 

Inter, voto 8: vincente e pazza. Capace grazie ai cambi di ribaltare una gara che sembrava persa. L’entrata di Hakimi porta assist e velocità, Vidal e Nainggolan due guerrieri infermabili, Sanchez sempre più una sicurezza e Sensi maestro del centrocampo. 5 cambi che hanno trasformato un Inter un po’ annebbiata, in particolar modo dietro dove Kolarov mostra di essere ancora un po’ fuori dagli schemi. Ma se quest’Inter sa vincere con le alternative, diventerà presto vincente in tutta la sua interezza. Non manca più nulla, se si sveglieranno Eriksen e Skriniar se le giocherà come big in tutte le competizioni. 

 

Benevento, voto 8: alla magia della strega. Partita emozionante, una squadra che non affronta solo le difficoltà del avversario, ma scansa anche le proprie lacune tecniche giocando con il cuore in mano. Ribaltata una partita che non è mai sembrata finita grazie ql intensità con cui i giocatori hanno affrontato il secondo tempo. È la miglior rosa tra quelle che si devono salvare, e se giocheranno spesso a questi ritmi, si leveranno molte soddisfazioni. 

 

Napoli, voto 9: illuminante. Dominante dall’inizio alla fine. Una rosa rivitalizzata se si pensa dove un anno fa, il progetto Napoli fosse confuso. Ora c’è mentalità, un Gattuso che vuole portare sempre più al offensive questa squadra. Lozano rinato, Mertens conferma e con il pupillo Osimhen si può raggiungere più profondità, e più occasioni. Tenere Koulibaly è fondamentale per iniziare ad avere certezze sui propri mezzi, perché sono mezzi di grosso valore. 

 

Vi siete persi le altre pagelle del campionato di Seria A? Eccole:

Serie A pagelle della 1 giornata.

Serie A, le pagelle della 3 giornata.

Serie A, le pagelle della 4 giornata.

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