Verso il Natale

Shopping Natale 2020: come evitare l’ingorgo consegne “Shipageddon”

Si avvicinano le Feste, ma la pandemia quest’anno ha fatto crescere gli acquisti online, col rischio di maggiori ritardi nelle consegne di pacchi e prodotti

Shopping Natale 2020: come evitare l’ingorgo consegne “Shipageddon”

Con il Black Friday il via allo shopping natalizio è iniziato ufficialmente, non solo nei negozi fisici, ma soprattutto online, viste anche le restrizioni. Ma se l’e-commerce era già aumentato con il lockdown della scorsa primavera, in vista delle festività il rischio è di non riuscire a ricevere i prodotti in tempo per Natale. Gli americani lo chiamano Shipageddon, ossia la paralisi delle consegne, che tradizionalmente in questo periodo vedono un boom. Come fare ad aggirare il “pericolo” che i corrieri ritardino? 

 

In cerca di consigli per i doni natalizi? Ecco una lista di 10 idee per i regali di Natale 2020.

 

Cos’è lo Shipageddon

Negli Stati Uniti è già fobia da Shipageddon, ossia il pericolo che le consegne di pacchi natalizi, regali e, in generale, di prodotti acquistati con l’e-commerce, subiscano ritardi ancora maggiori rispetto a quanto normalmente può accadere avvicinandosi alle feste. Complice la pandemia e le conseguenti restrizioni dovute a lockdown più o meno estesi, infatti, si sta assistendo a un sempre maggiore ricorso agli acquisti tramite internet, che prevedono poi la spedizione a domicilio della merce. La maggior parte degli utenti del web, quindi, si sta organizzando con largo anticipo, sfruttando le occasioni del Black Friday e spesso anticipando anche la richiesta di consegna ai destinatari. Insomma, il Natale per qualcuno potrebbe persino arrivare in anticipo. 

 

Il boom dell’e-commerce

D’altro canto la crescita dell’e-commerce nei mesi scorsi è stata esponenziale. Secondo la CNCB, che ha fatto riferimento a una ricerca di Salesforce, solo negli Stati Uniti si è registrato un +71% di acquisti digitali, per un totale di oltre 211 miliardi di dollari di spesa. Ma nonostante quanto si possa immaginare, a crescere non è solo il settore tecnologico e informatico. Secondo le rilevazioni di eMarketer a registrare un vero e proprio boom è stato il comparto del Food & Beverage (+58,5%).

In realtà il fenomeno si è verificato anche nel Vecchio Continente: ad esempio, negli Regno Unito l’Office for National Statistics indica una crescita dell’e-commerce di quasi il 10% in un anno. Quanto all’Italia, un’indagine del Consorzio del Commercio Elettronico Italiano (Netcomm) stima che siano 29 milioni i connazionali che si rivolgono al digital retail, che si prevede aumenti del 55% entro la fine dell’anno. Come organizzarsi, dunque? 

 

Niente last minute per Natale 2020

La parola d’ordine del Natale 2020, dunque, sarà “niente lastminute”. Questo soprattutto per evitare di non poter far avere i propri regali in tempo ad amici e parenti, specie se lontani. Tra l’altro, con il boom dell’e-commerce anche i prodotti disponibili online rischiano non essere più tali a causa dell’aumento della domanda. Anche l’incertezza sulla possibilità di poter trovare i negozi aperti (per esempio, sono chiusi nei week end nelle zone arancioni) spinge a giocare d’anticipo. Senza contare il rischio di code o assembramenti, nei punti vendita sul territorio. Come ovviare allora agli “ingorghi commerciali”?

 

Le alternative per i regali di Natale 2020: il ritiro nel punto vendita

Per ovviare all’inconveniente del ritardo (o dell’eccessivo anticipo) l’alternativa principale è rappresentata dall’ordinazione online con la possibilità, però, di ritiro nel punto vendita fisico. E’ la strada scelta da molti che temono di non poter consegnare i propri regali di persona, per via delle distanze o delle restrizioni ai movimenti. Ecco, quindi, che sfruttando i servizi messi a disposizione da un numero sempre maggiore di negozi, è possibile effettuare gli acquisti online, richiedendo al venditore di preparare il dono nel negozio fisico più vicino al destinatario, che così potrà ritirarlo negli orari e giorni a lui più comodi. 

 

I rivenditori locali per evitare lo shipageddon

Un’altra possibilità è quella di evitare gli acquisti online presso grandi piattaforme, affidandosi invece ai piccoli rivenditori locali. Oltre a far lavorare sul territorio, che non appartengono ai colossi del web e che sono già stati penalizzati durante i mesi scorsi, si può contare sulla possibilità di una consegna a domicilio senza ritardi.

Molti, infatti, pur non potendo alzare la saracinesca fisica o pur dovendo fare i conti con le limitazioni orarie/settimanali di apertura, hanno attivato le vendite tramite sito internet, offrendo il servizio di spedizione, spesso gratuita. Accade, ad esempio, con molte librerie e negozi di oggettistica, con pasticcerie, gastronomie e fioristi, che sono organizzate per consegnare in un giorno prestabilito, utilizzando mezzi propri e non i grandi corrieri. Il consiglio, quindi, è di informarsi dai propri negozianti di fiducia su questa possibilità. 

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