Decreto Casa Renzi: cedolare secca 10% occupazioni abusive, ex IACP

Il decreto Casa ha previsto novità importanti per contratti di locazione con aliquota cedolare secca al 10%, alloggi ex IACP acquisto e occupazioni abusive

Redazione
di Redazione
15 settembre 2019 09:57
Decreto Casa Renzi: cedolare secca 10% occupazioni abusive, ex IACP

Il Decreto Casa di Renzi, ha previsto diverse ed importanti novità.

 

Tra queste novità, c'è il voler sostenere il canone concordato con la riduzione aliquota cedolare secca 10% fino al 31 dicembre 2017 per diversi tipologie di immobili, l'aumentare il numero delle case popolari e sviluppare l’edilizia residenziale sociale.

 

Inoltre è stata prevista la possibilità per chi effettua spese per l'acquisto di mobili a seguito di ristrutturazione, cd.bonus mobili, di poter detrarre tali costi anche se la spesa è superiore rispetto ai costi sostenuti per ristrutturare l'abitazione stessa. Il tetto massimo per la spesa complessiva rimane a 10mila euro.

 

Dal 2019 arriva anche la cedolare secca 21% negozi.

 

Decreto casa: Cedolare secca 10% fino al 2019:

Decreto casa novità cedolare secca al 10% per i contratti a canone concordato, prevede una riduzione dell'aliquota dal 15 al 10% per gli immobili non affittati, in modo da favorire la locazione dei numerosi alloggi sfitti. Tale riduzione aliquota cedolare secca 10% è una misura che vale per 4 anni, ossia, dal 2014 al 2017, ed è riservata a proprietari  e affittuari che registrano all'Agenzia dell'Entrate il contratto di locazione mediante il modello RLI a canone concordato, un alloggio sfitto o un'abitazione data in locazione a cooperative o a Onlus purché sublocate a studenti con rinuncia all'aggiornamento del canone di locazione o assegnazione. 

 

Per effetto della legge di bilancio 2018, la cedolare secca 10 è prorogata per il biennio 2018/2019. Dal 1° gennaio 2020, aumenterà al 15%.

 

La cedolare secca 10% è valida, pertanto, solo:

  • per i contratti a canone concordato 3+2;

  • contratti di locazione stipulati nei Comuni ad alta tensione abitativa.

  • il canone di locazione deve essere compreso tra le soglie minime e massime fissate dagli accordi tra sindacati e associazioni inquilini e proprietari.

  • l'alloggio deve essere non affittato.

  • contratto di locazione a canone corcordato in essere, il proprietario può optare per la cedolare secca e fruire dell'aliquota al 10% se aderisce entro il pagamento dell'imposta di registro annuale.

  • alloggi già affittati a canone concordato con adesione alla cedolare secca.

  • contratti di locazione concessi a privati e non ad aziende.

  • locazione solo di immobili ad uso abitativo.

 

Decreto Casa di Renzi: cosa ha previsto per gli alloggi ex IACP?

L'aumento alloggi ex IACP, riguarda il piano di recupero degli immobili e alloggi di Edilizia residenziale pubblica (ex IACP) con uno stanziamento di 400 milioni di euro per effettuare la completa ristrutturazione delle case con adeguamento energetico, impiantistico e antisismico di 12.000 alloggi. Finanziamento di 67,9 milioni di euro per recuperare ulteriori 2.300 alloggi destinati alle categorie sociali disagiate (reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, nucleo familiare con persone oltre i 65 anni di età, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, figli fiscalmente a carico e che risultino soggetti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione.

 

Novità immobili e gli alloggi ex IACP ossia degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, riguardano le seguenti misure:

  • Recupero, manutenzione e gestione del patrimonio di senza consumo di nuovo suolo attraverso la vendita degli alloggi agli inquilini assegnatari di case ex IACP. Al fine di  favorire l’acquisto di tali alloggi da parte degli inquilini, viene costituito un nuovo Fondo per la concessione di finanziamenti con interessi agevolati per l’acquisto degli alloggi ex IACP.

  • Vantaggi inquilini ex IACP: per i titolari di contratti di locazione alloggi ex IACP prima casa è prevista una detrazione per l'affito prima casa.

  • Vantaggi per chi mette in affitto alloggi sociali nuovi o ristrutturati: i vantaggi consistono nel far concorrere al reddito di impresa, i redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati. Tale beneficio, pertanto, si traduce ai fini IRPEF/IRES e IRAP pari al 40% per un periodo non superiore a 10 anni dalla data di fine lavori.

  • Riscatto a termine dell’alloggio sociale riguarda la possibilità per gli inquilini di poter riscattare la casa dopo passati 7 anni dalla data di stipula del contratto di locazione. Con apposito decreto MIT di concerto MEF, previa intesa Conferenza unificata, saranno poi definite le clausole standard dei contratti di locazione e di futuro riscatto, compresi i contratti stipulati prima dell'entrata in vigore del suddetto decreto. Per l'inquilino che riscatta, l’Iva incassata da chi vende per riversarla allo Stato, sarà corrisposta da chi acquista al momento del riscatto mentre per chi vende, il vantaggio è di rimandare il pagamento IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto.

 

Occupazioni abusive: nuove regole

Le novità introdotte dal Decreto Casa oltre che riguardare interventi per aiutare le famiglie disagiate a pagare l'affitto, favorire la locazione di immobili sfitti e misure per aumentare il numero degli immobili di edilizia popolare sociale, prevede anche delle nuove regole per chi occupa abusivamente un immobile.

Tali regole, consistono nel fatto che le persone che occupano abusivamente gli alloggi, non possono chiedere né la residenza, né l’allacciamento di acqua, gas, luce o telefono.

 

Il Fondo Affitto e morosità:

Decreto Casa Fondo Affitto è un Fondo per sostenere l’accesso alle abitazioni in locazione come aiuto a circa 2,5 milioni di famiglie che pagano un affitto superiore al 40% del loro reddito.

Tale norma, prevede quindi che le risorse del Fondo Affitto siano destinate oltre a sostenere economicamente tali famiglie, anche a sostenerle dal punto di vista delle garanzie e controllo circa i casi di sfratto morosità per canoni non pagati ed eventuali danni all'alloggio. Pertanto, verranno costituiti nuovi strumenti a livello comunale come ad esempio le Agenzie locali che serviranno come organi di tutela  fra proprietario e affittuario.

Nella stessa norma del decreto Piano Casa viene inoltre prevista una nuova procedura per gli sfratti per morosità per finita locazione.

Cosa prevede per il Fondo morosità locazione? E' un intervento economico per sostenere le famiglie più disagiate, vista la profonda crisi economica, che non ce la fanno a pagare l’affitto. Per tale motivo, è stato deciso di aumentare con 100 milioni di euro il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e 226 milioni  il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.

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