Studi di Settore: abolizione 2019, scadenza, istruzioni modello

Studi di Settore cosa sono e a che servono? A chi si applicano e cause esclusione, istruzioni compilazione modello Agenzia delle Entrate e scadenza

Redazione
di Redazione
12 ottobre 2019 12:56
Studi di Settore: abolizione 2019, scadenza, istruzioni modello

Gli Studi di Settore sono uno strumento di verifica elaborato dall’Agenzia delle Entrate mediante analisi statistico matematiche ed economiche atte a stimare i ricavi o i compensi da attribuire ai contribuenti.

 

Per gli studi di settore l'Agenzia delle Entrate ha già provveduto alla pubblicazione dei modelli definitivi, aggiornati a giugno, e delle relative istruzioni: 

Quadri A - personale addetto all'attività;

Quadri F - elementi contabili; 

Quadro G - elementi contabili;

Quadri X - altre informazioni rilevanti ai fini degli studi di settore,

Quadro V - ulteriori dati specifici;

Quadro T - congiuntura economica;

Servizi, Commercio, Manifatture e Professionisti.

 

Studi di Settore 2019: gli studi di settore dal 2019 sono sostituiti dai nuovi ISA 2019.

 

Studi di settore: cosa sono e che servono?

Cosa so gli studi di settore? Secondo quanto definito dall'Agenzia delle Entrate: "Gli studi di settore, elaborati mediante analisi economiche e tecniche statistico-matematiche, consentono di stimare i ricavi o i compensi che possono essere attribuiti al contribuente".

Ciò significa che gli studi di settore sono uno strumento che serve all'Agenzia delle Entrate per misurare lo scostamento minimo o massimo di quanto dichiarato dai contribuenti rispetto alla media stimata dallo studio di settore, per quel specifico settore, fissato sulla base:

  • di indicatori di normalità economica;

  • coerenza di comportamento del contribuente per ciascuna attività;

  • dall’Amministrazione finanziaria in qualità di attività di controllo.

Il contribuente per comunicare i dati rilevanti ai fini di applicazione degli studi di settore, deve utilizzare un determinato modello approvato annualmente dall’Agenzia e barrando la casella “Studi di settore” nella prima pagina del modello Redditi , che andrà trasmesso per via telematica insieme alla dichiarazione dei redditi. 

Vi ricordiamo che nei prossimi mesi l'Agenzia provvederà all'abolizione degli studi di settore per fare posto a dei nuovi indicatori. Se desideri avere maggiori informazioni sull'argomento, ti consigliamo di leggere il nostro articolo di approfondimento: cosa cambia con gli ISA, nuovi indicatori di compliace.

 

A chi si applicano gli studi di settore?

Gli studi di settore si applicano a tutti i titolari di Partita IVA sia come attività d’impresa che di lavoro autonomo, che svolgono come attività principale (attività principale intesa come attività dalla quale il contribuente deriva la maggior parte dei suoi ricavi o compensi e che fa parte della stessa categoria reddituale) sulla quale risulta approvato un determinato studio di settore, stabilito in base alla Tabella Elenco degli Studi di settore in vigore per il periodo d’imposta 2016 del Ministero Dell’Economia e Delle Finanze.

Per i contribuenti che svolgono, invece, diverse attività - multiattività, sia sotto forma d’impresa che di lavoro autonomo, è prevista l’applicazione degli Studi di Settore se risultano approvati. Il contribuente pertanto deve indicare se:

Due attività con 2 studi di settore differenti: il contribuente deve applicare i due diversi studi per ciascuna attività con la formazione di due ipotesi: 

  • Ricavi derivati dall’attività non prevalenti uguali o sotto al 30% di quelli complessivi: in questo caso lo studio di settore dell’attività prevalente può essere utilizzato in fase di accertamento. Il contribuente può comunque compilare il prospetto delle “Imprese multiattività” in quanto ciò limiterebbe eventuali errori circa la corretta indicazione dei dati previsti nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore.

  • Ricavi derivanti dall’attività non prevalenti sopra al 30% di quelli complessivi: lo studio di settore dell’attività prevalente può essere utilizzato soltanto ai fini della selezione delle posizioni da sottoporre a controllo. In questo caso, i contribuenti sono obbligati ad inviare il modello relativo al codice dell’attività prevalente, compilando il prospetto delle “Imprese multiattività”.

Due attività con lo stesso studio di settore: il contribuente deve applicare lo stesso studio ad entrambe le attività di impresa. In questo caso, la prevalenza rispetto ai ricavi complessivi è riferita alla somma dei ricavi relativi alle predette attività. 

 

Altresì gli studi di settore si applicano, anche:

  • se lo stesso soggetto cessa l’attività e ne inizia un’altra nei 6 mesi successivi alla data di cessazione;

  • se l’attività rappresenta la mera prosecuzione di attività svolte da altri soggetti, in questo caso gli studi si applicano alle situazioni di inizio attività derivanti da:   

    • acquisto o affitto d’azienda;

    • successione o donazione d’azienda;

    • operazioni di trasformazione;

    • operazioni di scissione e fusione di società;

  • sui soggetti con periodo d’imposta diverso dai 12 mesi;

  • se si svolge un’attività stagionale o soltanto per una parte del periodo di imposta.

 

Studi di settore cause esclusione:

Gli studi di settore cause esclusione, riguarda i contribuenti non obbligati alla comunicazione dei dati rilevanti ai fini di applicazione degli studi di settore, ossia, i contribuenti che:

  • Iniziano o Cessano la loro attività nel corso del periodo d’imposta.

  • Hanno un ammontare di ricavi o compensi dichiarati superiore a 5.164.569 euro.

  • Si trovano in un periodo di non normale svolgimento dell’attività:intesa come periodo in cui l’impresa:

  • è in liquidazione ordinaria, coatta amministrativa o fallimentare. 

  • non ha ancora iniziato l’attività produttiva perché per esempio l’impianto non è ancora pronto o per cause che esulano dalla responsabilità dell’imprenditore ecc. 

  • si è resa necessaria una ristrutturazione che di fatto ha interrotto l’attività. 

  • se è stata ceduta in affitto l’unica impresa dell’imprenditore individuale o della società

  • se il contribuente ha sospeso l’attività per motivi amministrativi dandone comunicazione alla Camera di Commercio.

  • se è stata apportata una modifica all’attività in corso d’anno.

  • se il professionista ha interrotta la sua attività in corso d’anno per provvedimenti disciplinari. 

  • Determinano il reddito con criteri “forfetari”.

  • Sono venditori a domicilio.

  • Hanno una categoria reddituale diversa da quella prevista dallo studio di settore approvato per l’attività esercitata, è un esempio, il contribuente che esercita in qualità di lavoratore autonomo l’attività di “Portali web” (codice 63.12.00) che non deve compilare il modello VG66U perché non esercita un’attività in forma di impresa.

  • Rientrano nel regime forfettario 2017 con aliquota agevolata.

Rientrano nella cause di inapplicabilità indicate nel decreto dello specifico studio di settore come ad esempio:

  • sono società cooperative;

  • società consortili;

  • consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate;

  • società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi.

 

Studi di Settore modello Agenzia Entrate:

I contribuenti obbligati alla comunicazione degli Studi di Settore devono farlo in fase di dichiarazione dei redditi con il modello Redditi.

Ciò consente sia al contribuente che all’Agenzia di verificare la congruità, ossia se i ricavi o i compensi dichiarati sono uguali o superiori a quelli stimati dallo studio, e la coerenza dei dati comunicati, ovvero si misura il comportamento del contribuente rispetto ai valori di indicatori economici predeterminati, per ciascuna attività, con quello ipotizzato dallo studio di settore. 

 

Studi di settore modello istruzioni compilazione:

Nel Modello Studi di settore, il contribuente deve obbligatoriamente indicare:

Codice di attività: Il Codice dell’Attività è importante ed obbligatorio, pertanto, il contribuente deve rilevare il proprio codice dallatabella di classificazione delle attività economiche, denominata ATECO 2007, e presente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Per approfondimenti si rimanda alla Circolare n. 44/E del 2008.

In caso di mancata o errata comunicazione del codice: il contribuente che nel modello Unico 2017 omette o comunica in modo sbagliato il codice della propria attività, può rimediare a tale violazione, presentando una dichiarazione correttiva-rettificativa dei dati agli Uffici territoriali delle Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate entro il termine di presentazione del modello redditi.

Trasmettendo la correzione, il contribuente non incorre alle sanzioni previste per la suddetta violazione mentre non deve presentare la dichiarazione di variazione dati, nel caso in cui l’attività secondaria, già comunicata all’Amministrazione finanziaria, sia diventata prevalente in quanto è sufficiente, indicarla nel modello studi di settore e nel relativo quadro contabile della dichiarazione dei redditi (RE, RF, RG) e nel quadro VA della dichiarazione Iva. 

Modalità di compilazione Studi di settore: Per compilare correttamente i modelli Studi di settore, il contribuente deve tener presente che:

  • se il periodo di imposta non coincide con l’anno solare: in questo caso i contribuenti sono tenuti a comunicare i dati entro il 31 dicembre tenendo presente la situazione esistente alla data di chiusura del periodo d’imposta.

  • se si è cessata l’attività: in questo caso i contribuenti sono esclusi dall’obbligo di comunicazione dei dati dopo la data di cessazione dell’attività, fatta eccezione per i contribuenti che hanno cessato l’attività prima del 31 dicembre e ne hanno iniziata un’altra entro 6 dalla data di cessazione, per loro vi è l’obbligo di comunicazione dei dati rilevati ai fini di applicazione degli studi di settore.

  • i dati rilevati dalle scritture contabili vanno indicati nella sezione dati contabili contenuti del modello. 

  • I contribuenti fuoriusciti dai regime dei contribuenti “minimi” e che non rientrano per requisiti in quello dei regime dei minimi, devono fornire solo alcuni dati contabili, da indicare nei quadri F, G e X, senza tener conto degli effetti derivanti dal principio di cassa, applicato nei periodi di imposta precedenti.

  • le spese “sostenute”, intese come costo previsto per la specifica categoria di reddito vanno riferite per le attività d’impresa alle spese di competenza, mentre per il lavoro autonomo, sono le spese di cassa. 

 

Invio e compilazione online del modello:

La compilazione e la trasmissione per via telematica on line all’Agenzia delle Entrate dei modelli degli studi di Settore, può essere eseguita mediante i software di compilazione e i software di controllo messi a disposizione dall’Agenzia, previa registrazione ai servizi telematici, validi per le seguenti finalità:

  • Presentazione telematica dei modelli;

  • Compilazione dei modelli mediante software di compilazione e/o controllo messo a disposizione dall’Agenzia;

  • Invio del file tramite i servizi Fisconline/Entratel.

 

Studi di settore scadenza:

La scadenza studi di settore per i contribuenti obbligati all’invio della comunicazione è la stessa scadenza per la dichiarazione dei redditi tramite il modello Unico, ovvero, entrola nuova scadenza del 31 ottobre.

Nel 2018, il termine per l'invio telematico degli studi di settore 2018 è entro la scadenza del 31 ottobre 2018.

 

Studi di settore Gerico software Agenzia delle Entrate:

Gerico software Agenzia delle Entrate, è il programma di calcolo da scaricare gratis online, messo a disposizione dall’Agenzia e consente ai contribuenti registrati di compilare i modelli Studi di Settore e verificare la propria posizione rispetto alle medie stimate dallo studio di settore, per quel specifico settore, ovvero, di verificare la congruità dei ricavi o dei compensi dichiarati siano uguali o superiori a quelli stimati dallo studio, e alla coerenza, rispetto ai valori di indicatori di “normalità economica” predeterminati, per ciascuna attività derivati dell’applicazione degli studi di settore.

Il software GERICO è scaricabile gratuitamente dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate, e dal Servizio telematico, si ricorda che per poter utilizzare il software di compilazione modello studi di settore e inivare il file in via telematica all'Agenzia, è necessario disporre sul pc di uno spazio sull'hard disk di circa 25 Mb, java versione 1.7, scaricare e installare l'applicazione e abilitare la lettura del formato pdf. 

Importante: i contribuenti che desiderano verificare la congruità e la coerenza dei lori ricavi o compensi rispetto agli studi di settore, possono farlo rivolgendosi presso gli Uffici territoriali delle Direzioni Provinciali dell’Agenzia delle Entrate con il modello già compilato.

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