Spesometro 2019 abolizione e obbligo Esterometro fatture estero

Spesometro 2019 abolizione con l'entrata in vigore dell'obbligo fattura elettronica tra privati, cessioni di carburanti e tax free shopping dal 1° settembre

Redazione
di Redazione
15 ottobre 2019 12:35
Spesometro 2019 abolizione e obbligo Esterometro fatture estero

Spesometro 2019 abolizione dell'adempimento per la fattura elettronica obbligatoria, è questo quanto è stato previsto dalla scorsa Legge di Bilancio al fine di semplificare il Fisco italiano e la riduzione dell'evasione fiscale con le cd. frodi carosello ed il tax gap IVA, ossia, la differenza tra l'Iva dichiarata e l'Iva effettivamente liquidata allo Stato italiano.

 

Per effetto della legge di Bilancio, il 2019, sarà ricco di novità, semplificazioni e di nuovi obblighi tra cui proprio l'obbligo di emissione fattura elettronica tra privati dal 2019 che manderà in soffitta il nuovo spesometro, la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute.

 

Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono tutte novità, semplificazioni e nuovi obblighi fiscali 2019 che aspettano i contribuenti titolari di partita IVA.

 

Ultimo aggiornamento: l'abolizione spesometro con il decreto Dignità, primo provvedimento del neo ministro Luigi Di Maio, non è andato a buon fine, infatti dal testo del decreto legge è emersa solo una proroga relativa all'invio dei dati del terzo trimestre al 28 febbraio 2019 e non l'abolizione dell'adempimento.

 

Invece c'è una nuova proroga Spesometro e Esterometro.

 

Novità, semplificazioni e nuovo Esterometro 2019:

Quali sono le novità, semplificazioni e i nuovi obblighi fiscali 2018/2019?

In base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio e dal decreto fiscale, nei prossimi due anni, ci saranno tantissime novità fiscali per i contribuenti titolari di partita IVA a partire da alcune importanti semplificazioni, una tra tutte l'abolizione dello spesometro dal 2019, ed importanti nuovi obblighi fiscali dal 2018 come l'obbligo di emissione della fattura elettronica per tutte le cessioni di carburante effettuate da qualsiasi titolare di Partita IVA con esclusione dei cittadini privati.

 

Vediamo quindi quali sono le novità fiscali, semplificazioni e i nuovi obblighi 2019:

  • dal 1° luglio 2018: scatta il nuovo obbligo di effettuare gli acquisti di benzina ed altri carburanti solo in moneta elettronica, per cui solo con pagamenti tracciati. La Legge d Bilancio, ha previsto difatti l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi delle cessioni di benzina e di gasolio destinati a essere utilizzati come carburante per motori. Di conseguenza da tale data, scatta anche l'abolizione scheda carburante, il cui utilizzo che dovrebbe però essere prorogato fino al 31 dicembre 2018.

  • dal 1° luglio 2018: scatta la fatturazione elettronica carburante per tutte le cessioni di carburante effettuate da qualsiasi titolare di Partita IVA con esclusione dei cittadini privati, obbligo rinviato al 1° gennaio 2019.

  • dal 1° settembre 2018: scatta il nuovo obbligo di emissione fatture elettroniche tax free shopping, ossia, di dover emettere la fattura elettronica per gli acquisti di beni del valore complessivo, al lordo dell’Iva, non inferiore a 155 euro destinati all’uso personale o familiare, da trasportare nei bagagli personali fuori del territorio doganale della Ue. Tale obbligo è stato prorogato dalla Manovra 2018, dal 1° gennaio al 1° settembre 2018.

  • dal 1° gennaio 2019: scatta l'obbligo di fattura elettronica tra privati. Da tale data pertanto diventa obbligatoria l'’emissione delle fatture elettroniche attraverso il sistema di interscambio (Sid) dell'Agenzia delle Entrate.

  • dal 1° gennaio 2019 arriva il nuovo obbligo Esterometro 2019.

  • dal 1° gennaio 2019 scatta l'abolizione spesometro per effetto della fattura elettronica tra privati. La semplificazione è dovuta al fatto che attraverso la fatturazione elettronica, l'Agenzia delle Entrate, dispone già dei dati delle fatture dei titolari di partita IVA, ed è per questo motivo che viene abolito lo spesometro dal 2019, almeno per quanto concerne la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute.

  • dal 1° gennaio 2019: parte anche l'obbligo di trasmettere per via telematica all'’Agenzia delle entrate, i dati delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti stabiliti all'estero, fatta eccezione di quelle con bolletta doganale e con fatture elettroniche.

  • Dal 2020 novità e semplificazioni: l'Agenzia delle Entrate, grazie ai nuovi dati e ai dati raccolti fino adesso, metterà a disposizione dei professionisti e imprese in contabilità semplificata diverse strumenti che se utlizzati, consentiranno di essere esonerati dall'obbligo di tenuta dei registri delle fatture e degli acquisti. Gli strumenti informativi di cui stiamo parlando sono:

    • prospetti di liquidazione periodica Iva;

    • una bozza di dichiarazione Iva precompilata e di dichiarazione dei redditi;

    • bozze degli F24 con gli importi delle imposte da versare, compensare o a rimborso.

 

Abolizione spesometro dal 2019: cos'è e come funziona?

Che cos'è l'abolizione spesometro 2019? L'abolizione dello spesometro 2019, è una delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio al fine di rendere il Fisco italiano più snello e semplice ma soprattutto più attento nella lotta contro l'evasione fiscale.

 

Per effetto della legge di bilancio 2018, a partire da quest'anno, 1° luglio 2018, scatta l'obbligo per alcuni soggetti di emissione della fattura elettronica, adempimento che poi dovrà essere seguito da tutti gli altri titolari di partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.

 

Spesometro abolito come funziona? L'abolizione spesometro dal 2019 funziona così:

- Con l'introduzione dell'obbligo della fattura elettronica viene quindi meno, e questa è un'importante semplificazione, un altro adempimento, un adempimento ritenuto dalla maggior parte dei soggetti obbligati e degli intermediari, tra i più ostici del panorama fiscale italiano: lo spesometro.

 

- L'Agenzia delle Entrate e quindi l'Amministrazione tributaria e finanziaria, infatti, avendo già a disposizione tutti i dati delle fatture emesse e ricevute dai contribuenti grazie appunto alle fatture elettroniche, non ha più bisogno della comunicazione degli stessi dati e di conseguenza la legge di Bilancio 2018, ha previsto l'abolizione spesometro dal 2019.

 

Abolizione spesometro 2019 per la fattura elettronica obbligatoria 2018:

Abolizione spesometro 2019 per la fattura elettronica obbligatoria? Si, l'abolizione dello spesometro dal 2019 è una diretta conseguenza del nuovo obbligo di fattura elettronica a partire dal 1° luglio 2018 per le cessioni di carburante e dal 1° gennaio 2019, per tutti i contribuenti privati titolari di partita IVA.

 

Abolizione spesometro perché? L'abolizione spesometro, non è un regalo che il Fisco italiano fa ai contribuenti e agli intermediari ma è una questione di praticità, infatti, grazie all’introduzione:

 

A) della fatturazione elettronica obbligatoria per le seguenti fatture:

  • cessioni di benzina o di gasolio per motori; 

  • prestazioni rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con una pubblica amministrazione.

B) della fatturazione elettronica obbligatoria dal 1° settembre 2018, per le seguenti fatture:

  • Fatture elettroniche tax free shopping 2018: ossia le fatture per gli acquisti di beni del valore complessivo, al lordo dell’Iva, superiori a 155 euro destinati all’uso personale o familiare, da trasportare nei bagagli personali fuori del territorio doganale della Ue.

C) della fatturazione elettronica obbligatoria dal 1° gennaio 2019, per le seguenti fatture effettuate tra soggetti privati residenti, stabiliti o identificati in Italia:

  • Cessioni di beni;

  • Prestazioni di servizi,

D) dell'obbligo di trasmettere per via telematica all'’Agenzia delle entrate il cd. Esterometro 2019:

  • i dati delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti stabiliti all'estero, fatta eccezione di quelle con bolletta doganale e con fatture elettroniche.

  • L'invio telematico dei suddetti dati deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della data del documento emesso o della data di ricezione del documento attestante l’operazione.

  • In caso di omessa trasmissione telematica dei dati, è prevista una sanzione pari a:

    • 2 euro per ogni fattura, per un massimo di 1.000 euro a trimestre: se si omette o si sbaglia la trasmissione dei dati delle operazioni transfrontaliere;

    • 1 euro per ogni fattura, in questo caso la sanzione è ridotta alla metà, nel limite di 500 euro a trimestre: se l'invio, è effettuato entro i successivi 15 giorni alla scadenza.

i dati di tutte le fatture emesse e ricevute sono già in possesso dell'Agenzia delle Entrate e pertanto non serve trasmetterle di nuovo con lo spesometro, pertanto, alla luce delle suddette novità semplificazioni e nuovi obblighi 2018/2019, lo Spesometro 2018 è l'ultimo che i contribuenti dovranno compilare e trasmettere all'Agenzia delle Entrate.

 

Fatturazione elettronica obbligatoria tra privati: esclusioni

Nel paragrafo precedente abbiamo visto come il nuovo obbligo fattura elettronica tra privati, è per tutti i titolari di Partita IVA che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizio, ora vediamo chi sono gli ESCLUSI dall'obbligo della fatturazione elettronica.

 

I contribuenti esonerati dalla fatturazione elettronica obbligatoria dal 2019, sono:

  • contribuenti nel regime forfettario;

  • contribuenti nel regime fiscale di vantaggio.

  • ASD nel regime forfettario con ricavi fino a 65.000 euro;

  • medici e farmacie per le sole operazioni TS.

 

Omessa fattura elettronica tra privati: sanzioni

Quali sono le sanzioni per omessa fatturazione elettronica? In caso di omessa fattura elettronica tra privati, ai soggetti obbligati che non adempiono all'obbligo, si applicano le stesse sanzioni previste in caso di violazione degli obblighi di documentazione, registrazione e individuazione delle operazioni soggette a Iva.

 

Le sanzioni omessa fattura elettronica tra privati, sono

  • sanzione dal 90 al 180% dell’imposta, partendo da un minimo di 500 euro;

  • sanzione fissa da 250 a 2.000 euro: se la violazione non ha avuto effetti sulla corretta liquidazione IVA.

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