Partita Iva 2020: novità Legge di Bilancio e decreto Fiscale su tasse, contributi, nuovi obblighi e agevolazioni.
Per effetto della legge di Bilancio 2020 e del decreto Fiscale 2020, saranno state introdotte dal 2020 diverse ed importanti novità per i titolori di partita IVA, professionisti ed imprese.
Tra le più importanti novità 2020, per la Partita IVA 2020, troviamo:
- conferma della flat tax partite IVA 2020;
- novità iper ammortamento e super ammortamento sostituiti dal Credito d'imposta;
- conferma dell'obbligo fatturazione elettronica;
- avvio della web tax italiana.
Flat tax partite IVA 2020 fino a 65.000 euro:
Flat tax partite IVA 2020 fino a 65mila euro di ricavi: come ormai tutti saprete, il 2019, è stato l'anno in cui c'è stata l'introduzione della flat tax partite IVA con ricavi entro un certo limite.
Sebbene nel frattempo sia cambiato il governo, con la nuova legge di Bilancio 2020, si è deciso di confermare la flat tax partita IVA 2020 per i contribuenti nel regime forfettario e dei minimi, con ricavi fino a 65.000 euro.
A tali contribuenti, si applica un'imposta sostitutiva pari al 15% e al 5% per le start up.
Partita Iva 2020: ci sarà la Web tax?
Per effetto della nuova Manovra, dal 1° gennaio 2020 troverà applicazione, la famosa web tax Italia, ossia, l’imposta sulle transazioni digitali.
La nuova imposta, conosciuta ai più con il nome di web tax 2020, è relativa alle prestazioni di servizi effettuate mediante mezzi elettronici rese nei confronti di soggetti residenti in Italia o delle stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti.
Per servizi effetuati mediante i mezzi elettronici, s'intendono quelli forniti su internet o su una rete elettronica.
L'aliquota web tax 2020 è pari al 3% sui servizi digitali non inferiori a 5,5 milioni e si applica al soggetto prestatore, residente in Italia o estero, che nel corso dell'anno effettua più di 3 mila transazioni.
Credito d'imposta 2020, fine Super ammortamento e Iper ammortamento:
Nuovo Credito d'imposta 2020 al posto di Super ammortamento e Iper ammortamento: dal 1° gennaio 2020, l'Iperammortamento e Superammortamento saranno sostituiti da un nuovo credito d’imposta, la modifica alle agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali è stato previsto da un emendamento alla legge di Bilancio 2020 approvato dalla Commissione Bilancio del Senato su espressa richiesta del Mise.
Il nuovo credito d’imposta 2020 prevede una percentuale diversa in base alla tipologia di investimenti:
40% o 20% del costo, in base all’importo dell’investimento, per gli investimenti relativi a Industria 4.0;
15% del costo, per gli investimenti in servizi e software digitali;
6% per gli investimenti in beni diversi dai precedenti.
Super e iper ammortamento quindi termineranno le loro agevolazioni il 31 dicembre 2019 mentre per gli investimenti in beni strumentali effettuati dal 1° gennaio 2020 ci sarà il credito d’imposta.
Si ricorda che per i beni acquistati nel 2020, ma ordinati nel 2019 con il pagamento dell’acconto del 20%, il testo dell'emendamento, nello spercifico ai commi 13, 14 e 15, non si applicherà la nuova normativa.
Normativa applicabile fino al 31 dicembre 2019, dal 1° gennaio 2020, entrano in vigore le novità introdotte con la nuova Manovra 2020.
Fatturazione elettronica obbligatoria, confermata:
L'obbligo della fatturazione elettronica tra privati titolari partita IVA è più che confermato anche per il 2020.
Ricordiamo a tale proposito che dal 1° gennaio di quest'anno, è diventata obbligatoria l'’emissione delle fatture elettroniche attraverso il sistema di interscambio (Sid) dell'Agenzia delle Entrate, per:
Cessioni di beni;
Prestazioni di servizi,
se effettuate tra soggetti privati residenti, stabiliti o identificati in Italia.
Dall'obbligo fattura elettronica tra privati, sono ESCLUSI i contribuenti nel:
regime forfettario;
regime fiscale di vantaggio;
piccoli produttori agricoli.
Sanzioni omessa fattura elettronica tra privati:
Le sanzioni fattura elettronica prevedono le seguenti multe:
sanzione dal 90 al 180% dell’imposta, con un minimo di 500 euro;
sanzione fissa da 250 a 2.000 euro: se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione IVA.
Esterometro trimestrale 2020: cambia la scadenza nel Dl Fisco
Estrometro 2020 scadenza trimestrale:
A partire dal 1° gennaio 2020, l'obbligo di trasmettere per via telematica all'’Agenzia delle entrate, i dati delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti stabiliti all'estero, fatta eccezione di quelle con bolletta doganale e con fatture elettroniche, diventa a cadenza trimestrale e non più mensile.
Attualmente l'invio telematico dei dati deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della data del documento emesso o della data di ricezione del documento attestante l’operazione, dal 2020, invece grazie al decreto Fisco 2020, le scadenze Esterometro 2020 saranno le seguenti:
31 maggio 2020, esterometro primo trimestre;
30 settembre 2020, esterometro secondo trimestre;
30 novembre 2020, esterometro terzo trimestre;
28 febbraio 2021, esterometro quarto trimestre.
Per coloro che omettono la trasmissione telematica dei suddetti dati, è prevista una sanzione pari a:
2 euro per ogni fattura, per un massimo di 1.000 euro a trimestre: se si omette o si sbaglia la trasmissione dei dati delle operazioni transfrontaliere;
sanzione ridotta a 1 euro, nel limite di 500 euro a trimestre: se l'invio, è effettuato entro i successivi 15 giorni alla scadenza.
Aliquota Gestione Separata 2020 professionisti:
Con la precedente Legge di Bilancio, è stata prevista la riduzione de contributi gestione separata per i professionisti senza cassa, bloccando di fatto, l'aumento progressivo delle aliquote decise dalla Legge Monti-Fornero.
Tale riduzione dell'aliquota dovebbe essere sicuramente prorogata anche nel 2020 ma sempre e solo per i professionisti,
Per maggiori informazioni, leggi aliquota gestione separata al 25,72%.
Confermati gli ISA 2020:
Confermati i nuovi indicatori di compliance anche nel 2020.
Gli ISA 2020 sono indicatori utilizzati al fine di valutare il grado di affidabilità fiscale dei soggetti interessati, con una scala da 0 a 10.
Per i contribuenti, cui l'Agenzia delle entrate, attribuisce un punteggio da 8 a 10, sono previste numerose agevolazioni, quali ad esempio:
Riduzione dei tempi per l'accertamento fiscale;
Rimborsi fiscali più veloci;
Esclusione da alcuni adempimenti fiscali.