Medici fiscali Polo Unico Visite Fiscali Inps: premi e controlli

Visite fiscali Polo Unico Inps medicina fiscale ultima ora, più soldi ai medici che fanno più controlli e stana assentisti e furbetti della malattia

Medici fiscali Polo Unico Visite Fiscali Inps: premi e controlli

Medici fiscali Polo unico visite fiscali Inps: tempi duri per i "furbetti della malattia" dopo l'entrata in vigore della stretta sulle assenze per malattia introdotta dalla riforma Madia sulla Pubblica Amministrazione e con essa, anche la pubblicazione delle nuove linee guida Inps-sindacati sulle visite fiscali dei dipendenti pubblici e privati.

 

In base a tali linee guida, al fine di aumentare il numero dei controlli da parte dei medici fiscali, è stata decisa l'assegnazione di premi a chi fa più visite a casa dei dipendenti o ambulatoriali presso le strutture, con tanto di obiettivi da raggiungere.

 

Se ciò non bastasse è stata disposta anche un'indennità oraria base di disponibilità.

Il tutto fissato da specifiche convenzioni tra l'Inps ed i sindacati dei medici fiscali che svolgono gli accertamenti sui lavoratori dipendenti pubblici e privati assenti per malattia. 

 

Vediamo quindi cosa e come cambia il lavoro dei medici fiscali Polo Unico, quali sono i premi, gli obiettivi e l'indennità che spettano ai medici del polo unico medicina fiscale e cosa è cambiato per le visite fiscali 2020 orari e regole Inps, come si richiede la visita fiscale Inps.

 

Visite fiscali Polo Unico Inps:

  • Visite fiscali Polo Unico Inps: ecco le nuove linee guida Inps-sindacati per le visite fiscali pubblici e privati vista la stretta sulle assenze per malattia dei dipendenti apportata dalla riforma PA della Madia.

  • Le linee guida parlano chiaro, il polo unico della medicina fiscale è partito dal 1° settembre 2017.

  • Il passaggio delle visite fiscali all'Inps, ha quindi esteso all'Istituto Nazionale di previdenza Sociale, anche il controllo medico fiscale dei dipendenti pubblici oltre che quello dei privati, e ciò si avrà anche nel caso in cui non ci sarà la firma sull'intesa entro il 1° settembre.

  • In tal caso, viene applicata la vigente disciplina alle visite fiscali con la garanzia dell'INPS, di effettuare l'accertamento medico-legale domiciliare per le assenze per malattia, nelle fasce orarie stabilite per i dipendenti del settore pubblico che privato.

Ricordiamo che gli orari visite fiscali 2020 per chi è in malattia Inps, sono fissati da apposite leggi che prevedono 4 ore di reperibilità al giorno per il settore privato, ossia, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 e 7 ore per il pubblico, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

 

Tali visite fiscali per i dipendenti pubblici anziché essere gestite dalle ASL sono mandate ora dall'Inps con l'obiettivo di "uniformare e migliorare l'efficienza del sistema degli accertamenti" e per una "migliore distribuzione e copertura territoriale degli accertamenti, la riduzione dei costi anche in ragione di un'ottimale dislocazione dei medici e del contenimento dei rimborsi e delle indennità chilometriche, l'equa assegnazione degli incarichi e l'incremento del numero e dell'efficienza dei controlli, utilizzando al meglio le risorse attribuite".

 

Ai medici fiscali premi a chi fa più visite e stana assenteisti:

Secondo sempre le linee guida Inps-sindacati sulle nuove regole delle visite fiscali per i dipendenti pubblici e privati, sono stati previsti, per i medici fiscali del polo unico medicina fiscale premi, obiettivi e indennità oraria.

 

Nello specifico, le linee guida prevedono "un'indennità oraria base di disponibilità e maggiorazioni proporzionate al numero di visite di controllo domiciliari e ambulatoriali ed eventualmente legate a specifici obiettivi".

 

Ciò significa che al fine di favorire l'accertamento medico dei dipendenti assenti per malattia, ai medici fiscali del Polo Unico spetteranno:

  • premi: e quindi più soldi in busta paga a chi fa più visite e controlli;

  • obiettivi specifici: per cui più soldi a chi stana assenteisti e fubetti della malattia, ecc;

  • indennità oraria.

Da capire ancora di quanto è il premio e gli obiettivi da raggiungere, in quanto devono essere ancora fissati dalla convezione Inps-sindacati e se l’indennità oraria base e la maggiorazione saranno uguali per tutti i medici che operano sul territorio nazionale e di quanto è il compenso orario per l’indennità vista l'abrogazione della vigente disciplina e, di conseguenza, il DM 8 maggio 2008.

 

A tale proposito, vale la pena ricordare il perché dell'approvazione, non senza dure critiche, dell'emendamento presentato da Murer e Mognato in sede di discussione della legge Delega che ha impegnato il governo a riconoscere ai medici fiscali addetti alle visite mediche di controllo domiciliare sui lavoratori assenti dal servizio per malattia, convenzionati con l'INPS, un trattamento economico non inferiore rispetto a quello stabilito dall'articolo 3, del decreto ministeriale 8 maggio 2008: tradotto significa che approvando l'emendamento, il governo ha dato la possibilità di riconoscere al medico di lista un compenso fisso, ancora da stabilire, e un compenso variabile in funzione al numero di visite fiscali che riuscirà ad espletare nell'arco della giornata grazie anche alla migliore distribuzione e dislocazione dei medici che consentirà di ridurre i rimborsi e le indennità chilometriche.

 

Un'altra cosa che non sappiamo ancora è se nell'indennità oraria base di disponibilità, sarà prevista un certo numero di visite da effettuare per far scattare la maggiorazione o se basterà farne una, per vedersi riconosciuta l'indennità.

 

Visite fiscali Polo Unico: come sono scelti i medici per fare i controlli?

Per quanto riguarda invece su quando e come vengono scelti i medici che effettuano le visite fiscali, le linee guida Inps-sindacati, parlano chiaro: viene data priorità ai medici di liste speciali fino al loro esaurimento, e poi attraverso una selezione pubblica trasparente sono scelti gli altri medici rientranti nelle seguenti 3 categorie:

  • medici iscritti alle liste Inps dopo il 2007;

  • medici che hanno già svolto un'attività simile presso le ASL anche come liberi professionisti;

  •  medici convenzionati esterni con l'Inps da almeno 36 mesi negli ultimi 5 anni.

Le convenzioni Inps-sindacati, deve fissare anche i criteri e i casi di incompatibilità, anche in funzione della certificazione delle malattie e certificato medico della malattia.

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