Multa strisce blu: come fare ricorso sanzione ticket scaduto e modulo

Multa strisce blu ticket scaduto senza bancomat o strisce bianche è illegittima? Come quando richiedere fare ricorso annullamento Prefetto modulo fac simile

Multa strisce blu: come fare ricorso sanzione ticket scaduto e modulo

Multa strisce blu ticket scaduto: è illegittima? 

Sostare sulle strisce blu oltre l'orario indicato dal ticket, infatti, può essere intesa come violazione del Codice della Strada o come un mancato adempimento contrattuale tra il cliente e il gestore del parcheggio?

 

Multa strisce blu se il parchimetro è sprovvisto di bancomat o se mancano strisce bianche nelle zone limitrofe, è possibile fare ricorso e non pagare la sanzione?

 

Vediamo quindi multe strisce blu come fare ricorso per annullare la sanzione ticket scaduto, cos'è e come funziona, quale modulo compilare, cosa scrivere e quali dati indicare, a chi spedire il ricorso fac simile al Prefetto.

 

Multa strisce blu ticket scaduto:

Multa strisce blu ticket scaduto: 

La multa presa sulle strisce blu perché il ticket è scaduto è illegittima e non si deve pagare. Questo è quanto affermato su richiesta del Codacons il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti circa i parcheggi a pagamento.  

 

Il Codacons nella nota del 10 marzo 2014 ha rivelato che le multe prese dai cittadini per divieto di sosta sulle strisce blu, perché si è superato l'orario indicato dal biglietto del parcometro, sono da ritenersi nulle.

 

Perché tale violazione non si identifica come violazione al Codice della Strada ma come inadempimento contrattuale verso la società che detiene la proprietà dei parcheggi a pagamento.

 

Infatti, secondo l'articolo 7 del Codice della Strada, il cittadino non può essere multato per divieto di sosta se ha pagato ed esposto sul cruscotto il regolare ticket, anche se la sosta è oltre l'orario indicato sul biglietto.

Al massimo, può essere richiesto il pagamento della differenza tra i due importi e non i 25 euro attualmente pretesi dai Comuni per la sanzione amministrativa per il divieto di sosta.

 

Trovare una multa sul parabrezza dell'auto per averla lasciata in sosta oltre l'orario riportato sul ticket regolarmente acquistato ed esposto, non è un fatto inusuale, visto il nuemro di ricorsi effettuati in questi anni dagli automobilisti.

 

Il mancato rinnovo del ticket parcheggio strisce blu, non è però un illecito sanzionabile: nel senso che il Codice della Strada, prevede solo che il tagliandino debba essere acquistato ed esposto in un posto ben visibile nell'abitacolo ma non dice nulla sul fatto che una volta scaduto, debba essere rinnovato.

Ed è proprio per questo motivo che moltissimi Giudici di Pace, hanno chiesto chiarimenti al Ministero dei Trasporti.

 

Ci sono tante sentenze, infatti, che affermano che "La sosta in area regolamentata con titolo di pagamento scaduto non costituisce autonoma fattispecie sanzionata dall'art. 7, comma 1, lett. f) del CdS", sentenza n. 4285/2007, il Mit in una nota del 13 marzo 2014, ha chiarito che "in materia di sosta, gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall'articolo 157, comma 6, e precisamente l'obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l'orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l'obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista; la violazione di tali obblighi comporta la sanzione prevista dal medesimo articolo 157, comma 8, del Codice medesimo", e ciò vuol dire che secondo il Ministero, l'insufficiente pagamento del ticket nelle aree dove la sosta è consentita a tempo indeterminato e subordinata al pagamento di una somma, configura unicamente un'inadempienza contrattuale.

 

Lo stesso concetto è stato poi ribadito con la nota del MIT n. 53284 del 12 maggio 2015, con la quale il Ministero riconosce ai Comuni la possibilità di scegliere delle zone più idonee alla sosta a tempo indeterminato.

Per cui se:

  • nella zona X la sosta può avvenire a tempo indeterminato, e ciò si verifica nella maggior parte dei casi, è possibile fare riscorso per la multa sulle strisce blu per il il ticket scaduto. 

  • se invece la zona è provvista di limiti massimi di sosta, la multa è leggittima.

Recentemente però la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16258/2016 ha affermato che la sosta effettuata oltre il tempo pagato è da considerarsi un illecito amministrativo e non un mero inadempimento: dunque per cui sostare nelle strisce blu con il ticket scaduto, merita una multa al pari di chi non si munisce dell'apposito ticket, ai sensi dell'articolo 7, comma 15 del Codice della strada.

 

Multa strisce blu: se il parchimetro non ha il bancomat

Forse come tutti ormai saprete a decorrere dal 1° luglio 2016, i Comuni, sono tenuti ad abilitari i parcometri con il bancomat, carta di credito e carte di debito, fatta salva l'oggettiva impossibilità tecnica.

 

In Italia però, ci sono ancora Comuni dove i parcometri sono senza bancomat, è possibile che qualche automobilista possa incorrere in una multa proprio perché il parchimetro non è dotato di pos e non ha monete con sé.

 

In una sentenza emessa lo scorso 21 febbraio dal Giudice di pace Giovanni Pesce, ha infatti stabilito che "in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat gli automobilisti potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati'' sugli spazi a pagamento nelle strisce blu.

 

Multa parcheggio strisce blu ticket: come richiedere annullamento?

Per richiedere l'annullamento della multa strisce blu, presa per il ticket scaduto, perché il parchimetro è sprovvisto di bancomat o non ci sono strisce bianche nelle vicinanze, deve essere effettuato tramite ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica.

Il Codacons, invita a una valanga di ricorsi.

 

"Chi è stato multato per il ticket scaduto nelle strisce blu faccia ricorso al prefetto e alleghi la nota" in modo tale che la multa possa essere annullata.

Come richiedere l'annullamento della multa?

  • presentando ricorso al Prefetto per multa strisce blu su un apposito modello che va sottoscritto dal cittadino multato indicando: 

    • i propri dati personali;

    • i dati identificativi del verbale;

    • l'orario;

    • e la richiesta di annullamento per sanzione amministrativa non dovuta.

A chi va spedito il ricorso alla Prefettura?

  • deve essere come detto sopra, spedito tramite raccomandata A/R, oppure, presentato utilizzando la Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo: protocollo.prefrm@pec.interno.it.  

  • Per inviare il ricorso via PEC al Prefetto, è necessario che il cittadino sia intestatario di una PEC e che il ricorso sia firmato digitalmente dal titolare della PEC/ricorrente.

Sia che il ricorso al Prefetto per annullamento multa strisce blu ticket scaduto venga presentato tramite posta o PEC, è necessario, pena l'ammissibilità della richiesta, che il modulo contenga le seguenti indicazioni.

 

Multa strisce blu ticket: modulo ricorso Prefetto:

Il ricorso per multa strisce blu ticket parcheggio scaduto, deve essere spedito entro 60 giorni dalla notifica del verbale di accertamento sanzione amministrativa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

 

Ai fini di annullamento della multa per divieto di sosta per ticket parcheggio scaduto, va redatto il modulo ricorso al Prefetto allegando la seguente documentazione copia del documento di riconoscimento, copia del verbale della multa per ticket scaduto ma regolarmente esposto.

 

I dati che deve contenere la comunicazione sono:

  • Autorità alla quale si presenta il ricorso: Prefetto di ............., o Comando Polizia Municipale di...;

  • Dati di chi presenta il ricorso e indicazione della residenza o di domicilio legale solo in caso di ricorso al Giudice di pace;

  • Indicazione della data, del luogo, del numero del verbale e degli articoli del codice della strada che s'intende contestare;

  • Motivazioni per cui si contesta il verbale;

  • Richiesta di annullamento;

  • Copia del documento di riconoscimento del ricorrente e del verbale;

  • Data della richiesta e firma del ricorrente.

Successivamente alla presentazione del ricorso al Prefetto contro la multa, il ricorrente deve attendere l’esito dell'annullamento che gli verrà comunicato tramite specifica ordinanza.

  • Se il ricorso viene spedito all'organo di Polizia che ha multato il cittadino, l'Autorità ha 60 giorni di tempo per trasmettere l'atto alla Prefettura che avrà ulteriori 120 giorni per emanare l’ordinanza e da notificare al ricorrente entro 150 giorni.

  • Se il il ricorso, invece, viene presentato direttamente alla Prefettura i tempi si riducono di 60 giorni.

In alternativa al Prefetto, il cittadino che ritiene ingiusta una sanzione amministrativa può presentare il ricorso al Giudice di Pace per richiedere l'annullamento della multa stradale.

 

In questo caso però, il ricorso deve essere effettuato entro 30 giorni dalla notifica del verbale e può essere proposto anche dopo l’esito negativo del ricorso al prefetto. Tale ricorso, va presentato su apposito modello o in carta semplice, e va depositato presso la cancelleria dello stesso giudice, oppure, spedito tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, previo pagamento contributo unificato ricorsi.

 

E' importante ricordare che, nel momento in cui si presenta ricorso al Giudice di Pace, tale procedura apre una vera e propria causa con regole e costi, per questo motivo le Associazioni dei Consumatori, ritengono sia più opportuno presentare il ricorso multa strisce blu al Prefetto

 

Modulo ricorso fac simile Prefetto per multa strisce blu ticket scaduto:

Al Signor Prefetto della Provincia di ………………………….                                                                                            

tramite Comando Polizia Municipale
OGGETTO: Ricorso al verbale di accertamento n.° .......................... del ............................. , per violazione alle norme del Codice della Strada.

Il sottoscritto .................................................... nato a ............................... il ........................ residente a ............................ in Via ....................... n.° ......................, in qualità di: conducente del veicolo o proprietario del veicolo.

Visto l’art. 203 del D. L.vo 30/04/1992 n. 285 e successive modificazioni, il quale prevede che “il trasgressore o gli altri soggetti indicati nell’art. 196, nel termine di giorni sessanta dalla constatazione o dalla notificazione, qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi in cui è consentito, possono proporre ricorso al Prefetto del luogo della commessa violazione”;

RICORRE

avverso il verbale di accertamento n.°........................ del  ...................................., per il seguente motivo:

La sanzione non è applicabile in quanto circolari del Ministero dei Trasporti di marzo 2010 citano testuali parole:” Se viene acquistato il ticket, ma la sosta si prolunga oltre l’orario di competenza non si applicano sanzioni ma si da corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell’art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997. In caso di omessa corresponsione delle ulteriori somme dovute, l’applicazione di questo comune della sanzione di cui all’art. 7 c. 15 del Codice, non è giuridicamente giustificabile, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure” jure privato rum” a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario”.

Si allegano i seguenti documenti:

Copia  documento d’identità

Copia del verbale di accertamento e del ticket esposto.

Il sottoscritto chiede di essere udito personalmente in merito al ricorso/ non chiede di essere udito personalmente in merito al ricorso

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(luogo e data)

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(firma)

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