Exor frena a Piazza Affari. La francese Covéa rinuncia a PartnerRe

Covéa ha deciso di non acquistare più la PartnerRe di Exor. Sfumato un ritorno in contanti aggregato di 3 miliardi di dollari. Forti ribassi per il titolo

Exor frena a Piazza Affari. La francese Covéa rinuncia a PartnerRe

In agitazione il settore finanziario in Italia dopo la decisione di Covéa di non acquistare più la PartnerRe di Exor.

 

Forti ribassi per il titolo della cassaforte della famiglia Agnelli sulla Borsa Italiana mentre si ipotizza il pagamento di possibili penali.

 

Salta l’accordo per la vendita di Partner Re a Covéa

Doccia fredda per Exor. Salta l’accordo per la vendita di Partner Re a Covéa. A tirarsi indietro la società di riassicurazioni francese, spiega la holding della famiglia Agnelli in una nota. In particolare, Covéa non onorerà il suo impegno di acquisire PartnerRe in conformità con i termini del protocollo d'intesa ("Memorandum Of Understanding") annunciato il 3 marzo del 2020.

 

Le prime conferme sulle trattative in corso erano arrivate il 9 febbraio 2020, con l’indicazione di discussioni esclusive per una possibile acquisizione “all cash” da parte della società transalpina.

 

Il Consiglio di Amministrazione di Exor sembra non essere troppo scosso dalla notizia, sottolineando che Covéa “nel tentativo di rinegoziare i termini dell’accordo non ha mai suggerito l'esistenza di un cambiamento sfavorevole sostanziale, incluso il rischio di pandemia, o qualsiasi altro problema in PartnerRe che spiegherebbe il suo rifiuto di onorare i propri impegni”.

 

Le prospettive per PartnerRe restano positive. La società possiede alcuni dei “parametri di capitale e liquidità più alti del settore mondiale della riassicurazione e non si aspetta di essere significativamente colpita dal Covid-19”.

 

Pertanto, il board guidato da John Elkann, ribadisce la sua ferma convinzione che una “vendita di PartnerRe a condizioni inferiori a quelle stabilite nel protocollo d'intesa non rifletta il valore della Società”.

 

Un’operazione da 9 miliardi di dollari

Se l’operazione fosse andata in porto avrebbe creato uno dei principali riassicuratori al mondo per dimensioni del bilancio, con un ritorno in contanti aggregato per Exor di 3 miliardi di dollari. La holding di partecipazioni della famiglia Agnelli comprò PartnerRe nel marzo 2016, pagandola 6,72 miliardi di dollari in contanti.

 

Il Gruppo ha lavorato duro per far crescere il business dell'azienda. In particolare, il management è riuscito a creare una presenza considerevole nella riassicurazione Life & Health attraverso la crescita organica e l'acquisizione di Aurigen. Ha aumentato il capitale e l'efficienza operativa. Ha sviluppato nuove aree di competenza come Life Financial Solutions e il capitale di terzi, rafforzando allo stesso tempo la propria disciplina di sottoscrizione.

 

La performance operativa di PartnerRe dal 2016 gli ha permesso di pagare Exor per un totale di 661 milioni di dollari in dividendi e di aumentare il suo valore contabile per gli azionisti da 510 milioni di dollari a 6,57 miliardi di dollari. Ciò è stato raggiunto nonostante il 2017 e il 2018 siano stati gli anni più difficili per il settore riassicurativo.

 

Successivamente a quegli anni il settore assicurativo globale si è evoluto rapidamente, specialmente per i riassicuratori. Infatti, man mano che le aziende assicurative si consolidano, cercano controparti con maggiore forza patrimoniale per riassicurare i loro rischi.

 

Potrebbero scattare delle pesantissime penali per Covéa

Il mancato rispetto del Memorandum of Understanding siglato il 3 marzo scorso, potrebbe portare al pagamento di possibili penali per Covéa. Secondo alcuni rumors si parla di decine di milioni di dollari, ma nessun dato è certo visto che non sono stati resi noti tutti i dettagli dell’operazione.

 

Secondo alcune indiscrezioni stampa sembra che Covéa alla luce della pandemia che sta rallentando pesantemente l’economia mondiale, abbia cercato di trattare sul prezzo di acquisto di PartnerRe e che Exor non abbia accettato di modificare i termini finanziari dell'accordo.

 

Intanto scattano le vendite sul titolo Exor a Piazza Affari

 

Gli investitori sembrano non aver preso troppo bene la notizia. Stamane a Piazza Affari le azioni Exor stanno registrando il peggior ribasso all’interno del principale paniere di Borsa italiano FTSE MIB, indicando una flessione del 5,39% a fronte di un calo dell’indice dell’1,48%.

 

Chi è Partner Re?

È una società interamente controllata dalla Exor della famiglia Agnelli. È stata fondata nel 1993 ed ha sede nelle Bermuda. Opera in tutto il mondo, con la metà dell’attività in Nord America, il 30% in Europa e l’11% nelle regioni dell’Asia Pacifico. Minore la presenza nell’America latina (4%) e nel Middle East, Africa e Russia (4%). Si occupa della riassicurazione soprattutto nei settori Life & Health (21%) e Casuality (19%), ma anche nel Property (11%) e Financial Risks (8%).

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