Tra Sicilia e Campania l’alleanza che cambia la grande distribuzione

Giovanni Arena guida famiglia (zii e cugini) e gruppo all’alleanza con Multicedi, entro l’anno una Centrale acquisti da 2,7 mld e 700 punti vendita

Tra Sicilia e Campania l’alleanza che cambia la grande distribuzione

Centoventi euro di buono spesa e un’assicurazione per i propri dipendenti a sostegno e tutela dai rischi del contagio, pensiero concreto per essere stati in prima linea “con immensa sensibilità e umiltà” durante l’emergenza Covid, che non è stata certo una passeggiata non solo per i clienti ma anche e soprattutto per chi nel supermercato doveva lavorarci. E, insieme, il blocco di tutti i prezzi dei prodotti delle aziende siciliane per affiancare i produttori locali combattendo qualsiasi speculazione “sul cibo e sulla nostra terra”, quattocentomila euro devoluti a favore dei principali Ospedali della regione, la donazione di derrate al Banco Alimentare con il convolgimento di tutta la rete dei fornitori siciliani. Sono state queste le decisioni di Giovanni Arena, uno dei più importanti imprenditori del Meridione, a capo dei supermercati Decò con 200 punti vendita in 8 regioni a partire dalla natia Sicilia, dove ha superato Conad e rappresenta il 25 per cento della grande distribuzione isolana e con un fatturato di gruppo che quest’anno è previsto a cavallo del miliardo di euro.

 

La storia imprenditoriale di Giovanni Arena parte dalla tradizione familiare del padre Cristoforo e dello zio Gioacchino, i quali ad Enna a metà degli anni Settanta del secolo scorso fa misero le radici di un gruppo che oggi è tra i principali protagonisti della grande distribuzione con l’insegna Decò. I due fratelli partirono con un ingrosso di prodotti alimentari e due punti vendita al dettaglio e un decennio dopo aprirono sempre ad Enna il primo centro commerciale sotto l'insegna Standa, allora l’unica “casa degli italiani”, un format che soprattutto nelle regioni del Sud era del tutto originale.In seguito la ditta si associa ad altre catene nazionali della Gdo, quali Sisa (1991) e poi Sidis (1997), ed apre altri punti vendita nelle altre province. Giovanni, oggi direttore generale, ha allargato l’azienda di famiglia con partnership strategiche, acquisizioni importanti e format innovativi, il tutto senza perdere di vista il legame con la sua terra, i suoi collaboratori e la rete di fornitori locali che da sempre costituiscono il punto di forza dell’intero gruppo. Con tre solide direttrici di sviluppo: offrire sempre ai consumatori una shopping experience gratificante, impostata sempre sull’onda delle tendenze più moderne, all’interno di location curate e posizionate in punti strategici delle principali città (siciliane e non) e, in ultimo, diversificare i canali in modo da rispondere, sempre, alle richieste dei consumatori.

 

Proprio la diversificazione dei canali è stato l’ingrediente, segreto ma non troppo, della crescita di Decò: da attento osservatore dei trend, Giovanni ha intuito che da un lato i consumatori mostravano una attenzione crescente al ben-essere, al mangiare sano, dall’altro la vita in mobilità portava le persone a non aver più tempo per la cucina casalinga per cui è stato naturale provare a replicarla su scala diversa e in un contesto bello da vivere, di design. Da questa idea è nato il primo Decò Gourmet ed è stato un amore a prima vista, innanzitutto per i catanesi. Ma senza trascurare la convenienza per gli acquisti da portare a casa tutti i giorni.

 

Il 2020 è cruciale per la messa a terra del più importante piano di crescita a cui Arena ha lavorato nell’ultimo anno: la costituzione di una nuova Centrale Acquisti che raggrupperà l’azienda campana Multicedi, leader nella propria regione, ed il gruppo siciliano attraverso la costituzione di due nuove società in comproprietà, al 50 per  cento ciascuna: una deterrà la proprietà dei marchi delle rispettive aziende, dove quello Decò è decisamente il principale, l’altra invece sarà una società consortile che deterrà la concessione della licenza d’uso dei medesimi e li ribalterà nei territori di competenza. Insieme, Multicedi e Arena (che dal 2016 aderisce alla Centrale di acquisto Vegè) da fine 2020 avranno un fatturato di 2,5 miliardi e 700 punti vendita tra Sicilia e “continente”: “tutta la nostra famiglia, mio padre, mio zio, le mie sorelle e tutti i cugini, che dedicano la loro vita a questa azienda, crede in questo progetto ed oggi, dopo diversi anni di costruzione e di crescita, siamo proiettati verso una nuova dimensione strategica e operativa”, commenta soddisfatto il direttore generale e playmaker del gruppo.

 

Cosa fa Giovanni Arena quando non è impegnato a studiare le evoluzioni del suo settore e a far crescere il fatturato della sua azienda? A risponderci potrebbero essere Maria Ausilia e Maria Costanza, le sue bellissime figlie nate dal matrimonio con Elisa che con Giovanni condivide vita personale e professionale: quando la porta dell’ufficio si chiude alle loro spalle scappano nella loro casa vista mare. Il mare è infatti la grande passione di famiglia.

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