Limite contanti 2020: da oggi scatta nuova soglia pagamento 2000 euro

Limite contanti dal 1° luglio 2020 passa da 3000 a 2000 euro Legge di Bilancio normativa antiriciclaggio 1000 euro per money trasfer assegni, tracciabilità

Limite contanti 2020: da oggi scatta nuova soglia pagamento 2000 euro

Limite pagamenti in contanti da luglio 2020 passa a 2000 euro: per effetto della Legge di Bilancio 2020 è stata modificata nuovamente la normativa Antiriciclaggio che ha previsto in Italia il limite contante.

 

A partire dal 6 dicembre 2011 il limite per l'uso del contante in Italia era stato fissato in 999,99 euro mentre il limite per assegni, di libretti di deposito al portatore, di titoli al portatore e di utilizzo di denaro contante era passato da 2.500 a 999,99 euro, direttiva del 13 agosto 2011, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 188, in vigore con l’approvazione del Decreto Legge 13/08/2011 n.138.

 

Sotto il governo Renzi, il limite uso denaro contante è stato innalzato a 3 mila euro, fatta eccezione per i money transfer e assegni, per i quali il limite è rimasto a 999,99 euro.

 

Con la Legge di Bilancio 2020 cambiano i limiti pagamenti contante 2020, con le nuove soglie introdotte col decreto fiscale 2020 limite contanti:

  • 1.999,99 euro dal 1° luglio 2020 fino al 2021;

  • 999,99 euro nel 2022.

 

Limite contante: tutte le soglie

Ecco come è cambiata la soglia del limite contante nel tempo:

Limite contanti: decorrenzasoglia massima contanti ammessa
Dal 1° gennaio 2002

10329,14 euro

Dal 26 dicembre 2002

12.500 euro
Dal 30 aprile 20084.999,99 euro 
Dal 25 giugno 2008 12.499,99 euro
Dal 31 maggio 2009 4.999,99 euro
Dal 13 agosto 2011 2.499,99 euro
Dal 6 dicembre 2011 999,99 euro
Dal 1° gennaio 2016 2.999,99 euro
Dal 1° luglio 2020 e 20211.999,99 euro (ancora da confermare)
Dal 1° gennaio 2022999.99 euro (ancora da confermare)

 

Limite contanti 2020: nuova soglia in Legge di Bilancio 2020

Limite uso contante dal 2020 cambia la soglia: con la nuova Legge di Bilancio 2020 e più precisamente con il decreto fiscale 2020, invece, il governo giallorosso introduce una nuova soglia al fine di limitare l'uso del contante e l'evasione fiscale nel nostro Paese, attraverso l'incentivazone del Bonus befana, Cashback, Carta unica e lotteria scontrini.

 

Qual è il nuovo limite uso contanti? La nuova soglia per l'uso del contante in Italia è:

  • Limite uso contante dal 1° luglio 2020 e nel 2021: passa da 2.999,99 euro a 1.999,99 euro;

  • Limite uso contante dal 2022: passa da 1.999,99 euro a 999,99 euro.

 

Limiti contanti 2020 anche per prestiti, regali, donazioni

Il nuovo limite contanti 2020 vale per qualsiasi trasferimento di denaro, ivi compresi:

  • donazioni;

  • prestiti in denaro, anche se tra parenti.

Ciò significa quindi se un papà aiuta prestando o regalando al proprio figlio una somma di denaro contante sopra la nuova soglia limite 2020 lo dovrà fare tramite un assegno non trasferibile o tramite bonifico.

 

Niente quindi pagamenti in contanti e tantomeno pagamenti frazionati che nel tempo, cumulativamente raggiungeranno la soglia limite allo scopo di eludere la norma.

 

Cosa rischia se si supera il limite di contanti?

Attualmente chi supera il limite dei 3.000 euro per i pagamenti contanti rischia una sanzione che va da 3mila a 50mila euro.

 

L’importo della sanzione varia a seconda del denaro trasferito e grava su entrambi i soggetti.

 

Obbligo pagamenti tracciabili quando e per cos'è:

L'obbligo di pagamento con metodi tracciabili è per le seguenti operazioni:

  • Pagamenti tracciabili canoni di locazione: la norma che vietava il pagamento dell'affitto in contanti per le unità familiare, ad esclusione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e locazioni commerciali, in realtà non è mai entrata in vigore. Infatti secondo i chiarimenti del Ministero del Tesoro, l'obbligo di pagare il canone di locazione esclusivamente con pagamenti tracciabili quali ad esempio: bonifici, assegni, postepay, carta di credito ecc non è previsto. Pertanto, a prescindere dall'aumento dell'uso del contante a 3000 euro, il canone di affitto si può pagare in contanti, basta una ricevuta che ne dimostri il passaggio tra il locatore e locatario, utile anche ai fini di riconoscimento di eventuali agevolazioni e detrazioni fiscali.

  • Pagamenti nei settori del commercio e dei servizi: L'articolo 15 del D.L. 179 del 2012 attuato dal decreto 24 gennaio 2014 del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, ha previsto l'obbligo per coloro che vendono prestazioni professionali o beni di accettare pagamenti con carte di debito o credito per acquisiti superiori a 30 euro. L'obbligo POS professionsiti è stato poi rinviato a data da destinarsi.

  • Acquisto di servizi di pubblicità on-line e di servizi ausiliari: il pagamento può essere effettuato solo con struemnti tracciabili come il bonifico bancario o postale in cui sia evidenziati i dati identificativi del beneficiario, ivi compresa la partita IVA.

  • Inoltre, la Legge Delega fiscale n. 23 del 2014 ha previsto di incentivare il limite dell'uso del denaro contante, introducendo l'utilizzo della fatturazione elettronica PA e la fattura digitale società e imprese private, imposta di bollo virtuale, trasmissione telematica dei corrispettivi, super banca dati dell'Agenzia delle Entrate per controllare la documentazione IVA, le transazioni effettuate grazie alla tracciabilità e della fattura elettronica tra privati.

  • Pagamenti F24 sopra 1000 euro TASI, IMU, IVA e altri tributi o quando è il saldo f24 è a zero o il contribuente deve operare delle compensazioni, il pagamento deve essere effettuato tramite f24 online, accedendo ai servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. Tale obbligo è stato abilito.

 

Limite uso contanti 2019 a 3000 euro: per quali titoli?

La Normativa Antiriciclaggio ha previsto che a decorrere dal 6 dicembre 2011, vi sia un limite dell'uso di denaro contante. Tale limite, è riconfermato anche per l'anno 2015 a 1000 euro, mentre con la Legge di Stabilità 2016 ed il maxi-emendamento, il limite uso contanti 2019 è di 3000 euro per:

 

Trasferimento di Contanti, Libretti di Deposito e Titoli al Portatore: Il limite massimo per effettuare trasferimenti in contanti è fissato in € 3.000, pertanto, sono vietati tutti i trasferimenti di denaro contante, di libretti di deposito al portatore, di titoli al portatore tra soggetti diversi, che abbiano un valore di €3.000 anche se frazionato ma superiore o pari comunque a € 3.000. I trasferimenti di denaro oltre tale importo possono essere eseguiti solo per il tramite di banche, di Poste Italiane Spa o carte di credito.

 

Libretti di Deposito al Portatore, di libretti di deposito al portatore emessi dalle Poste prevede che questi non possono avere un saldo pari o superiore a € 3.000 in caso di superamento di tale limite, dovranno essere obbligatoriamente ridotti dal possessore. Nel caso in cui un libretto di deposito al portatore venga trasferito ad altro soggetto, il possessore ha tempo 30 giorni per comunicare alla banca i dati identificativi del soggetto a cui è stato intestato il libretto e la data del trasferimento. Per dati identificativi si intendono: per le persone fisiche, nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, codice fiscale, tipo ed estremi del documento di identità; se soggetto diverso da persona fisica, denominazione, sede legale, codice fiscale.

 

Quando è possibile pagare in contanti sopra i 3.000 euro? I casi in cui è possibile effettuare pagamenti in denaro contante oltre i 3000 euro sono solo ed esclusivamente quelli operati nei confronti di: Operatori di commercio al minuto e agenzie di viaggio e turismo: autorizzati a ricevere pagamenti di beni e servizi a cittadini stranieri non residenti in Italia.

 

Prelievi conto corrente: non cambia nulla ma sono stati introdotti de nuovi limiti prelievi in contanti sul conto corrente.

Il limite di pagamento del canone di affitto in contanti, è fino a 3.000 euro in quanto la Legge di Stabilità 2016 ha eliminato l'obbligo di pagare i canoni di locazione di unità abitative con strumenti idonei alla tracciabilità dei pagamenti come anche l’obbligo per i soggetti della filiera dei trasporti ad effettuare i pagamenti dei corrispettivi relativi ai contratti di trasporto su strada utilizzando strumenti elettronici.

 

Limite uso contanti 1000 euro per assegni e money trasfer:

L'aumento della soglia a 3000 euro, deciso dalla Legge di Stabilità, non si applica ai seguenti strumenti di pagamento:

Assegni bancari e postali, vaglia postali e cambiari soglia rimane a 999,99 euro: Le banche obbligatoriamente sono tenute al rilascio di libretti di assegni bancari e ad emettere Assegni Circolari muniti già della clausola “NON TRASFERIBILE”. Tale clausola sugli assegni bancari e circolari, è obbligatoria per quelli emessi dal 6 dicembre 2011 per importi pari o superiori a € 1.000.

 

Gli assegni emessi con tale clausola devono riportare sempre il nome o la ragione sociale del beneficiario. Il cliente può chiedere in forma scritta alla propria banca, il rilascio di libretti di assegni bancari o l’emissione di assegni circolari in forma libera, ovvero, senza la clausola di non trasferibilità, con l’applicazione di un’imposta di bollo, pari a € 1,50. In ogni caso, dal 6 dicembre sugli assegni per importo pari o superiore a € 1.000 deve essere obbligatoriamente apposta la clausola “Non Trasferibile”.

 

Le banche, in caso di richiesta e rilascio di assegni in forma libera, sono tenute alla comunicazione alle Autorità pubbliche competenti, dei dati identificativi ed il codice fiscale dei richiedenti e di coloro che li abbiano presentati all’incasso. Gli assegni bancari emessi a nome dello stesso correntista compresi quelli ‘a me stesso’, ‘a me medesimo’ o similari non possono circolare ma possono essere girati unicamente ad una banca per l’incasso.

 

Money Transfer: la soglia rimane a 1000 euro.

Vedi anche nuovo tetto prelievi dal bancomat.

 

Normativa antiriciclaggio: sanzioni, controlli e violazioni

La violazione alle normative Antiriciclaggio prevede l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie erogate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale le banche sono tenute a segnalare tutte le infrazioni di cui abbiano notizia.

 

La lotta al riciclaggio e all’evasione fiscale è svolta dalla Direzione V mediante un’attività normativo-interpretativa e un’attività sanzionatoria:

 

Attività normativo-interpretativa mediante:

  • La messa a punto di modelli e schemi dei vari provvredimenti necessari ad attuare la legge antiriciclaggio e al testo Unico bancario.

  • Risoluzione delle questioni rilevate in sede operativa nell’ambito di applicazione delle suddette leggi.

  • Un Comitato antiriciclaggio, composto da rappresentanti della Banca d’Italia, dell’Ufficio italiano dei cambi e della Guardia di finanza.

  • Una collaborazione con le altre autorità locali ed estere e organismi internazionali competenti nella lotta al riciclaggio.

 

Attività sanzionatoria: l’inosservanza della normativa antiriciclaggio comporta una serie di sanzioni pecuniarie, tutte le infrazioni amministrative della  normativa antiriciclaggio sono segnalate al MEF da banche, uffici della Pubblica Amministrazione e in generale dalle Autorità competenti e dagli organi di  vigilanza e controllo e consistono nell’inosservanza del:

  • divieto di effettuare tra soggetti diversi, senza il tramite degli intermediari abilitati, trasferimenti a qualsiasi titolo di denaro contante, di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore quando il valore da trasferire è complessivamente superiore ad € 5.000,00

  • dell’obbligo di indicare il nome o la ragione sociale del beneficiario e/o di apporre la clausola di non trasferibilità sui vaglia postali e cambiari, sugli assegni postali, bancari e circolari emessi per importi superiori ad € 5.000,00 

  • l’omessa comunicazione al MEF da parte dei funzionari delle amministrazioni pubbliche, dei pubblici ufficiali e degli intermediari abilitati delle sopraspecificate violazioni delle quali abbiano avuto notizia in relazione ai loro compiti di servizio e nei limiti delle loro attribuzioni. Tale segnalazione deve essere effettuata al MEF entro 30 giorni dalla data in cui se ne è avuta notizia

  • l’omessa segnalazione di operazioni sospette, salvo che il fatto costituisca reato, da parte degli intermediari

Tutte le fasi del procedimento sanzionatorio si svolgono nell’ambito della Direzione V e comprendono atti di contestazione, istruttorie, audizioni personali e relazioni illustrative alla Commissione Consultiva, predisposizione dei decreti sanzionatori, contenzioso, fase esecutiva, rappresentanza in giudizio dell’Amministrazione. 

Le violazioni delle nuove normative antiriciclaggio sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria Non inferiore a 3.000,00 euro, inoltre, le Banche sonoo obbligate alla segnalazione delle violazioni alle Autorità di tutte le infrazioni commesse dai cittadini, circa le nuove disposizioni Antiriciclaggio.

 

Vedi anche come funziona il nuovo Evasometro.

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