Accordo TikTok usa

TikTok USA: ok di Trump al controllo Oracle-Walmart

Nuovo inizio per TikTok negli USA. Scongiurata la guerra dei Social, Trump approva il deal che revoca la decisione di vietare l'app. Ma Pechino reagisce.

TikTok USA: ok di Trump al controllo Oracle-Walmart

Siamo lieti che l’accordo tra TikTok, Oracle e Walmart risolverà le preoccupazioni legate alla sicurezza dell’Amministrazione USA e che si supereranno le criticità su un utilizzo di TikTok negli Stati Uniti”. Lo ha annunciato Oracle in un tweet diffuso ieri in cui la multinazionale delle reti dichiara di avere tutto sotto controllo, per effetto della decisione del Presidente Donald Trump di non vietare l’utilizzo dell’app cinese negli Stati Uniti. Anche il gigante dei Social media ha rassicurato gli utenti sul fatto che potranno continuare a usare il loro account, invitando anche a fare nuovi download in sicurezza.

 

Trump ha dato ‘luce verde’ alla costituzione di una nuova società che, come si legge in una dichiarazione del Presidente, sarà sotto il controllo totale” di Oracle e Walmart. Un’intesa, siglata ieri, che Trump ha definito “un grande accordo per l’America”, proponendo anche di collocare la sede della società in Texas.

 

Cosa prevede l’accordo

TikTok ha confermato questa nuova alleanza, in cui Oracle subentra come suo partner tecnologico e che prevede che la società statunitense rileverà, assieme a Walmart, una quota del 20% dell’app cinese. Inoltre, TikTok Global assisterà all’ascesa di Oracle come suo investitore di minoranza (12,5%). Sarà anche quello che nel settore è chiamato il “trusted technology provider”, ossia un partner nella fornitura dei servizi. Ma il Dipartimento del Commercio USA informa che bisognerà attendere il 27 settembre prima che tutte le restrizioni su TikTok, volute da Washington, siano definitivamente annullate.

Il buon esito delle trattative, intanto, ha revocato – all’ultimo momento – il blocco dell’uso del Social, il cui inizio era previsto a partire da lunedì 21 settembre. Il contro-ordine di Trump ha nuovamente infastidito la Cina, che ora lamenta di subire azioni di “bullismo” dettate dagli Stati Uniti. Pechino annuncia una contro-mossa a livello globale in risposta alla situazione che ha costretto TikTok a trovare un compromesso per restare sul mercato delle app americane. Pechino, infatti, ha parlato di introduzione di limiti all’attività delle società straniere (quindi, non solo quelle americane) che “minano la sovranità nazionale della Cina e i suoi interessi di sicurezza e sviluppo”.

 

 

Perché Trump si era opposto a TikTok

Washington voleva vietare sia l’uso di TikTok sia di WeChat con un vero e proprio “stop” imposto a chi avesse voluto scaricare le app di messaggistica e condivisione video tramite qualsiasi app store e su qualsiasi piattaforma. Secondo l’Amministrazione USA, TikTok e WeChat minacciavano la sicurezza nazionale e avrebbero potuto trasmettere i dati degli utenti alla Cina. Affermazioni negate sia da Pechino che dalle due società.

 

TikTok e WeChat, due app ultra-amate: quanti dati raccolgono?

TikTok è un'app per la condivisione di video della durata di massimo un minuto. Gli utenti hanno accesso a un vasto database di canzoni e file. Raccoglie un’enorme quantità di dati degli utenti, soprattutto per quei video che le persone guardano e commentano, i dati sulla posizione, il modello del telefono e persino il modo in cui le persone digitano. Ma gran parte di questa raccolta di dati è simile ad altri Social network, tra cui Facebook. A settembre, la società ha dichiarato di avere più di 100 milioni di utenti. Si stima che abbia raggiunto oltre 800 milioni di membri in tutto il mondo. Ci sono stati anche alcuni post TikTok in Cina che sono diventati virali, specialmente quelli pubblicati dai teenager.

 

WeChat è stato creato nel 2011. È un'app multiuso che consente agli utenti di inviare messaggi, effettuare pagamenti mobili e utilizzare servizi locali. In Cina, è considerata un’applicazioneper tutto e ha più di un miliardo di utenti mensili. Come tutti i Social network cinesi, WeChat deve censurare i contenuti che il Governo ritiene illegali. A marzo, un rapporto affermava che WeChat stesse censurando – già dal 1 gennaio 2020 - le principali parole chiave connesse all’epidemia di coronavirus. WeChat insiste sul fatto che la crittografia serve a uno scopo preciso: impedire che terzi non possono “curiosare” sui messaggi inviati da un utente all’altro e che contenuti come testo, audio e immagini non vengono archiviati su nessun server, assicurando che vengono eliminati una volta che tutti i destinatari previsti li hanno letti.

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