Le misure per la scuola

Dimensionamento scolastico 2021: cosa cambia con la Legge di Bilancio

Nella Legge di Bilancio 2021 è stata introdotta una misura relativa al cambio delle regole per il dimensionamento scolastico. Gli ultimi aggiornamenti

Dimensionamento scolastico 2021: cosa cambia con la Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2021 è stata approvata alla Camera il 27 dicembre ed è ora all’esame del Senato per l'approvazione definitiva.

Tra le misure contenute nella Manovra 2021, anche le nuove regole del dimensionamento scolastico, che permetterà a più istituti di avere un dirigente scolastico e un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (Dsga) full time.

 

Infatti sono diverse le novità apportate al testo a Montecitorio, con il via libera del Governo. «l provvedimento ha fatto ulteriori importanti passi avanti alla Camera» ha sottolineato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.  «Ci sono nuovi interventi e stanziamenti, che vanno tutti nell’ottica di offrire sempre maggiore qualità a studentesse e studenti.»

 

Dimensionamento scolastico in Manovra 2021: cosa cambia

Le regole del dimensionamento scolastico, che opera sulla riorganizzazione della scuola su un determinato territorio, sono state modificate nel 2011, in un periodo di tagli.

 

La misura contenuta nella Legge di Bilancio prevede che per il 2020/2021 il numero minimo di 600 studenti, 400 nelle piccole isole e nei comuni montani, previsto per le scuole affinché possano avere un proprio dirigente scolastico e un Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, viene abbassato rispettivamente a 500 e 300 studenti.


In questo modo un numero maggiore di istituti potrà contare su due figure che risultano fondamentali per gestire il periodo di emergenza.

 

Legge di Bilancio 2021: le misure per la scuola

Come reso noto dal Ministero dell'Istruzione, oltre al dimensionamento delle istituzioni scolastiche, nella Legge di Bilancio 2021 sono stati inseriti ulteriori interventi per la scuola: stanziati 3,7 miliardi per il settore, di cui 2,2 di spesa corrente e oltre 1,5 per investimenti.

 

Tra questi i finanziamenti per l’edilizia scolastica; le ulteriori risorse per la digitalizzazione; un piano per l’immissione di ruolo di 25 mila docenti di sostegno; nuovi fondi per il corretto svolgimento degli esami di stato.

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