L'origine del virus

Cina, il virus torna a far paura a Wuhan, là da dove tutto è iniziato

Tornano le vittime: sono 144 solo nelle ultime ore. Non accadeva da un anno. Al via i primi lockdown, bloccati a Singapore 2 osservatori Onu positivi

Cina, il virus torna a far paura a Wuhan, là da dove tutto è iniziato

Se l’Europa è alle prese con un aumento di contagi che sembra inarrestabile, nonostante le misure di prevenzione, anche in Cina il virus torna a far paura. La Commissione sanitaria nazionale ha fatto sapere che solo nelle ultime 24 ore ci sono stati 144 nuovi casi Covid. Si tratta del numero più alto da quasi un anno ed esattamente da marzo del 2020. La più colpita al momento è la provincia di Hebei, appena fuori Pechino, dove è già scattato il lockdown per 22 milioni di persone.

 

Pechino, tra lockdown e paura di una nuova crisi sanitaria

Sono 90 i casi di persone contagiate dal virus Sars-Cov2 nella sola provincia di Hibei, non lontana da Pechino. Altri 43 sono stati segnalati in quella di Heilongjiang, più a nord. Nel distretto di Shunyi sono oltre 500 mila gli abitanti ai quali è stato raccomandato di non uscire di casa. Intanto, si indaga sull’origine del primo focolaio, identifico finora nella città di Wuhan, ma che secondo le autorità cinesi potrebbe invece provenire da un altro paese asiatico, forse la Russia.

 

Osservatori Onu in Cina, 2 bloccati perché positivi al Covid-19

Dopo settimane e mesi di braccio di ferro, è stato dato il via libera all’attività di indagine della squadra di esperti internazionali dell’Onu, per indagare sull’origine della pandemia, partendo proprio da Wuhan. Secondo quanto riferito dal South China Morning Post, gli incaricati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, provenienti da Stati Uniti, Giappone, Russia, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Danimarca, Australia, Vietnam, Germania e Qatar, dovrebbero fermarsi per 6 settimane. Gli scienziati, però, lamentano ritardi che potrebbero compromettere l’esito degli accertamenti, mentre due di loro sono stati fermati a Singapore perché risultati positivi al test sierologico. Secondo il Wall Street Journal, a loro è stato dunque vietato l’ingresso in territorio cinese.  

 

La Cina nega l’origine del focolaio Covid a Wuhan

Resta comunque tensione tra le autorità cinesi e la comunità internazionale, per il tentativo del governo di Pechino di negare che il primo focolaio sia nato in Cina e in particolare a Wuhan. La tesi è che il virus sia stato importato, tramite prodotti surgelati provenienti dalla Russia e diretti alla città nord-orientale di Dalian. Per l’Oms occorre indagare partendo però da Wuhan e pur non escludendo, come ha dichiarato Marion Koopmans, scienziata olandese che sarà nel team di esperti inviati in Cina, che sia “possibile” che il Sars-Cov2 possa essersi originato anche in una località differente da quella nella quale è stato identificato per la prima volta, ossia proprio a Wuhan

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