Operazione Basso profilo

‘Ndrangheta maxi-operazione: indagato Lorenzo Cesa, segretario Udc

Avviso di garanzia e dimissioni per il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, risultato indagato nella maxi operazione contro l’ndrangheta “Basso profilo”

‘Ndrangheta maxi-operazione: indagato Lorenzo Cesa, segretario Udc

E’ in corso su tutto il territorio italiano, una vasta operazione contro l’ndragheta, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, chiamata "Basso profilo”. La maxi operazione, che vede coinvolti duecento donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero, ha portato finora all’arresto di 48 persone. Tra gli indagati c'é anche il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, a scriverlo il sito di "Repubblica".

 

’Ndragheta: Lorenzo Cesa, segretario Udc indagato. Perquisita l’abitazione

Nella maxi operazione "Basso profilo" contro l'ndragheta risulta tra gli indagati anche Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc. La sua casa di Roma è stata perquisita questa mattina dal personale della Dia.

"Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell'operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato". A dirlo direttamente Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc.

 

La maxi operazione "Basso profilo" e i 48 arresti:

Oltre a Lorenzo Cesa che è indagato, coinvolto nell'indagine c'è anche l'assessore al Bilancio della Regione Calabria, Franco Talarico, sempre dell'Udc. Talarico è stato arrestato e posto ai domiciliari.

I dettagli, scrive l'Ansa, in una conferenza stampa, a Catanzaro, nella sede della Corte d'Appello, con il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e il Direttore della Dia, Maurizio Vallone.

In tutto sono 48 le persone arrestate: tredici arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari.

Tra gli arrestati, secondo quanto ha appreso l'Ansa, vi sono molto "molti" colletti bianchi di Catanzaro e provincia. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l'esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito "ingente".

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