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Rottamazione-ter scadenza 1 marzo 2021: per cos’è? Come pagare le rate

Entro il 1° marzo 2021, coloro che hanno aderito alla rottamazione-ter, devono provvedere al pagamento delle rate scadute nel 2020 e la prima rata del 2021

Rottamazione-ter scadenza 1 marzo 2021: per cos’è? Come pagare le rate

Entro il 1° marzo 2021, coloro che hanno aderito alla rottamazione-ter, devono provvedere al pagamento delle rate scadute nel 2020 che sono state prorogate per effetto del decreto Ristori, alla stessa data deve essere versata anche la 1° rata 2021.

 

Rottamazione-ter scadenza 1° marzo 2021:

In base a quanto previsto dal decreto Legge n. 137/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 176/2020 (cosiddetto “Decreto Ristori”), la scadenza delle rate della “Rottamazione-ter” è stata prorogata al 1° marzo 2021: questo è il termine entro il quale deve essere effettuato il pagamento delle rate in scadenza nel 2020, in precedenza fissato al 10 dicembre 2020 dall’art. 154, lettera c) del “Decreto Rilancio”.

Per i contribuenti in regola con il pagamento delle rate 2019, il mancato, insufficiente o tardivo versamento di quelle in scadenza per l’anno 2020, non comporta la decadenza dai benefici della Definizione agevolata solo se le stesse vengono integralmente corrisposte entro il 1° marzo 2021. Attenzione: perché per tale scadenza, non si applicano i cinque giorni di tolleranza previsti dall’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018.

 

 

Rottamazione-ter 1° rata 2021 scadenza 1° marzo:

Il 1° marzo 2021 scade anche il termine per il versamento della prima rata del 2021 e in caso di versamenti effettuati oltre tale termine, o per importi parziali, la misura agevolativa non si perfezionerà e i pagamenti ricevuti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme complessivamente dovute. 

 

Rottamazione-ter come pagare le rate:

Come pagare le rate della rottamazione-ter entro il 1° marzo 2021: è possibile pagare cartelle e ogni altro atto di riscossione utilizzando il Bollettino Rav o il Modulo pagoPA allegati ai documenti ricevuti, contenenti l’importo da saldare entro la scadenza indicata e un codice (serie numerica) che ne consente il collegamento alla cartella o all’atto ricevuto. Ecco le altre modalità di pagamento ammesse:

 

Pagamenti online:

- con il servizio “Paga on-line” disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione e sull’App Equiclick;

- canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti a pagoPA.

 

Pagamenti tramite banche, Poste, tabaccai e gli sportelli Agenzia delle Entrate-Riscossione.

 

Pagamenti in contanti presso gli sportelli Agenzia delle Entrate-Riscossione per conto di persone giuridiche, purché nei limiti di legge - e assegni bancari e postali per un importo complessivo pari o superiore a 5.000 euro, allegando la dichiarazione antiriciclaggio.

 

Pagamenti parziali: è possibile effettuare presso gli sportelli Agenzia delle Entrate-Riscossione, gli uffici postali, servizi di home banking della banca, previa compilazione in ogni sua parte del bollettino Mod. F35. 

 

Pagamenti dall'estero: se la banca è collegata a pagoPA è possbile utilizzare il Modulo di pagamento pagoPA altrimenti è possibile effettuare un bonifico bancario indicando obbligatoriamente nella causale il codice fiscale del debitore, il numero del documento che si intende pagare e, in caso di rateizzazione, anche il numero di protocollo del piano e quello della rata che si vuole pagare.

 

Decaduti dalla Rottamazione-ter: nuova domanda rateizzazione

I soggetti decaduti dalla “Rottamazione-ter” per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute nel 2019, hanno la possibilità grazie alle novità introdotte dal “Decreto Rilancio” (DL 34/2020), di presentare una nuova domanda di rateizzazione per le somme ancora dovute (la dilazione del pagamento ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973).

Per effetto del Decreto Ristori, la stessa possibilità è stata estesa anche in favore dei contribuenti decaduti dai benefici della “prima Rottamazione” (DL n. 193/2016) e “Rottamazione-bis” (DL n. 148/2017).

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