Recovery: work in progress

Recovery, Dombrovskis: urge ratifica per varare Regolamento a febbraio

Per Bruxelles, serve la pronta ratifica a livello nazionale, in modo che il Regolamento sul ‘pacchetto ripresa’ posso entrare in vigore per il 18 febbraio.

Recovery, Dombrovskis: urge ratifica per varare Regolamento a febbraio

Continua in Parlamento europeo il dibattito sull’introduzione dello strumento per il recupero e la resilienza, il "pacchetto recovery” che poggia sul finanziamento dei Piani di rilancio nazionali e i progetti con cui i Governi dei 27 li implementeranno.

 

Accelerare sul Recovery: avanti con “work on progress”, ma conta la ratifica

Per Valdis Dombrovkis, Vice-Presidente della Commissione europea è fondamentale contare sul consenso del Parlamento europeo all’accordo già siglato per il maxi-fondo NextGenerationEU (Recovery Fund) e il pacchetto Ue per la ripresa. “Gli Stati membri dovranno anche ratificare il più velocemente possibile la decisione sulle risorse proprie”, ha ricordato agli eurodeputati riuniti in oggi in sessione plenaria, in modo che Bruxelles possa occuparsi dello step successivo avviando “le operazioni di finanziamento”. Con l’approvazione odierna del Recovery e Resilience Facility si completa l’ultimo passaggio della procedura legislativa a livello europeo. La palla, quindi, rimbalza ora nel campo dei Governi nazionali. Bisogna dunque accelerare per rispettare la timeline prestabilita e rendere disponibile al più presto la dotazione destinata alle misure anti-crisi.

 

La checklist dell’Ue: Regolamento entro il 18 febbraio, Atti delegati e “performance indicators”

Ma “oltre al lavoro sulla preparazione e valutazione dei Piani, la Commissione dovrà anche lavorare sugli Atti delegati richiesti dal Regolamento”, ha avvertito Dombrovskis, ricordando una scadenza importante, quella del 18 febbraio, data target per l’entrata in vigore del Regolamento stesso. “In primo luogo, il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza sarà lo strumento principale per informare il pubblico sui progressi compiuti nell'attuazione dello strumento” con riferimento ai sei pilastri previsti dal recovery package.

Poi, la Commissione Ue dovrebbe sviluppare anche indicatori comuni di performance da pubblicare assieme al quadro di valutazione. “Un altro flusso di lavoro importante e correlato sarà la creazione di una metodologia per la rendicontazione delle spese sociali”, ha aggiunto Dombrovkis.

Insomma, la strada sembra ancora lunga e la check list tocca materie complesse e procedure delicate. Ecco perché il Vice-Presidente esecutivo ha invitato l’Eurocamera a dare massimo sostegno e confermare la rapida luce verde affinchè i Governi possano procedere con la presentazione ufficiale dei Piani. Sui preparativi nazionali, ha poi riferito che “attualmente ci sono stati grossi progressi ed abbiamo una visione abbastanza chiara su quanto 18 Stati Membri su 27 vorranno includere” nei rispettivi Recovery Plan, di cui per ora sono state inviate le bozze. “Ma certo resta molto lavoro da fare", ha concluso Dombrovskis, soprattutto nel trovare “il giusto equilibrio tra riforme e investimenti”.

Si dovranno infatti includere misure verdi e digitali per raggiungere gli obiettivi preposti. “Non vogliamo un patchwork di misure con poco impatto, ma misure che portino ad una (reale) trasformazione”.

 

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