Ritratti di governo

Daniele Franco: età, biografia, chi è nuovo ministro Economia, Draghi

Al Ministero dell’Economia il fedelissimo di Mario Draghi, Daniele Franco, già ragioniere generale dello Stato e poi direttore generale della Banca d’Italia

Daniele Franco: età, biografia, chi è nuovo ministro Economia, Draghi

E' considerato il massimo esperto di finanza pubblica in Italia, l'uomo che fa da sentinella sui conti del Paese. Attuale direttore della Banca d'Italia e già per sei anni alla Ragioniera generale dello Stato, Daniele Franco è il nuovo ministro dell'Economia. Amico di Mario Draghi, con cui ha collaborato più volte in passato, il suo nome circolava da giorni per il profilo di candidato ideale alla guida di via XX Settembre. Classe 1953, di origini bellunesi, dopo la laurea in Scienze politiche prende la specializzazione all'Università di York. La sua carriera spicca presto il volo. Tra le esperienze degli ultimi anni anche un lunga collaborazione presso la Commissione Europea.

 

Spetterà a lui tenere in ordine i conti pubblici e gestire il più grande pacchetto di aiuti per l'Italia dal dopoguerra ad oggi. Il Recovery Plan sarà in cima all’agenda del nuovo titolare del Mef insieme alla difficile crisi economica generata dalla emergenza sanitaria. Nel periodo del governo gialloverde guidato da Lega e M5S il controllo solerte sulle coperture dei provvedimenti di Franco aveva suscitato più volte malumori nei vertici pentastellati. Con il capo di gabinetto del Ministero dell'Economia, Roberto Garofali, appena nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio del nuovo governo, il direttore di Bankitalia era stato definito, secondo quanto riportano le cronache, con epiteti assai poco garbati dall'allora portavoce dell'ex premier, Casalino. Segno delle tensioni con Palazzo Chigi. Acqua passata, ormai. Oggi Daniele Franco, 67 anni di età, ha la sua rivincita.

 

Prende il posto di Roberto Gualtieri alla guida del Mef nel secondo Governo Conte in quota Pd. Tutta da valutare l’opportunità di riscrivere da capo il Piano italiano per la ripresa da presentare a Bruxelles oppure se seguire il tracciato fissato dal precedente esecutivo. Di sicuro il nuovo inquilino del Mef agirà in accordo con il titolare del ministero, nuovo di zecca, della Transizione ecologica. La svolta green rappresenta la parte più massiccia degli investimenti che l’Ue chiede per l’accesso al Recovery Fund.

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