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Con il nuovo governo Draghi si scinde in due il Ministero dei Beni Culturali e per il Turismo (MIBACT), diventando Ministero della Cultura a guida Dario Franceschini in rappresentanza del Partito democratico (Pd) e Ministero del Turismo assegnato a Massimo Garavaglia per la Lega.
Il premier Mario Draghi ha pensato di dover dividere i compiti spettanti al MIBACT, riaprendo il Dicastero del Turismo chiuso nel lontano 1993. Dario Franceschini l’ha presa sportivamente, dichiarando: “Giusto così, auguri a Garavaglia”.
Ricordiamo che sono tre sia i ministeri assegnati alla guida del Pd che quelli della Lega all’interno del governo Draghi, composto da 23 ministri: 15 politici e 8 tecnici. Quattro quelli del Movimento 5 stelle e tre per Forza Italia. Uno a testa per liberi e Uguali (Leu) e Italia viva.
Chi è Dario Franceschini, ministro della Cultura
Nato a Ferrara nel 1958 il Dario Franceschi è da settembre 2019 ministro dei Beni Culturali e per il turismo nel governo Conte bis, carica già ricoperta dal 2014 al 2018 durante i governi Renzi e Gentiloni.
È stato tra i fondatori della Margherita e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei governi D’Alema bis e Amato bis. Nel 2009 è stato segretario nazionale del Partito democratico e nel 2013 capogruppo del Pd alla Camera. Durante il governo Letta è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Coordinamento dell’Attività di Governo.
Chi è Massimo Garavaglia ministro del Turismo
Chi è il neoministro del Turismo Massimo Garavaglia, che ha l’arduo compito di riaprire il Dicastero chiuso nel lontano 1993 in un periodo davvero difficile per il settore vista la pandemia da Coronavirus e i lockdown che tengono lontani i turisti dal nostro Paese. Classe 1971, Garavaglia è un politico italiano che ha fatto una lunga gavetta nella Lega. Laureato alla Bocconi di Milano in Scienze politiche, ha ricoperto molti ruoli politici importanti: è stato sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e viceministro dell’Economia nel governo Conte. È stato eletto due volte deputato alla Camera e una volta senatore.