nozze 2021

Matrimoni, regole dal 1° giugno: Gelmini: “Pensiamo ai futuri sposi”

Secondo il ministro per gli Affari regionali occorre far ripartire il settore del wedding, che ha sofferto molto in pandemia. Le regole delle Regioni

Matrimoni, regole dal 1° giugno: Gelmini: “Pensiamo ai futuri sposi”

“Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding mi hanno scritto e io li rassicuro: il Governo ci sta lavorando e sulla base dell’andamento dei contagi presto daremo una data per la ripresa perché i matrimoni hanno bisogno di una programmazione”. Così il ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, intervenuta nel programma Domenica in, su Rai1.

A precederla e confermare la volontà di procedere con una road map di riaperture che riguardi anche il settore dei grandi eventi come i matrimoni è stato anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Finora, infatti, chi ha scelto di sposarsi lo ha fatto non senza difficoltà.

 

Matrimoni: via da giugno

Gelmini ha spiegato che per i matrimoni, come per lo sport, sono previste cabine di regia già in questa settimana con il Comitato Tecnico Scientifico per fornire date certe a questi settori. Si punta a indicare un calendario che possa permettere la ripartenza, dal momento che nel decreto in vigore al momento non è indicata una data. L’ipotesi è il via dal 1° giugno.

Intanto le Regioni hanno messo a punto un protocollo con le linee guida per le cerimonie.

 

Cerimonie all’aperto: come

La Conferenza delle Regioni ha stilato una serie di linee guida, contenute in uno specifico protocollo, per far ripartire il settore del wedding, uno dei più colpiti dalle restrizioni anti-Covid. Tra le regole indicate la possibilità di invitare ospiti, purché sia rispettato il distanziamento; l’obbligo della mascherina, una preferenza per gli spazi aperti, approfittando dell’estate e dei mesi più miti dell’autunno, che rappresentano i momenti più richiesti per le funzioni di nozze.

 

Buffet, tavoli e mascherina

Viene anche indicata la possibilità di buffet self service, ma solo con prodotti monodose. In caso contrario deve essere previsto che a servire sia personale incaricato, "escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto".

I tavoli andranno disposti "in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi" sia al chiuso (distanza che può arrivare ad almeno 2 metri a seconda dei dati epidemiologici), sia all'aperto, come giardini, terrazze, plateatici, dehors). Le uniche eccezioni sono previste per le persone conviventi.

In caso di riduzione della distanza tra i tavoli, vanno previste delle "barriere fisiche di separazione" e, quando ci si alza da tavola, resta l’obbligo della mascherina, da indossare anche all’aperto dove non si possa garantire il metro di distanziamento minimo.

 

Registro degli invitati e percorsi ad hoc

Una delle novità riguarda poi l’indicazione di mantenere l'elenco dei partecipanti per 14 giorni, per poter garantire il tracciamento in caso di contagio.

Per evitare assembramenti, viene richiesto di garantire un accesso ordinato alla sede dell'evento, dunque con la predisposizione di percorsi dedicati e differenziati per ingresso e uscita.

 

Musica e guardaroba

E’ permesso l’intervento di gruppi musicali o intrattenimento, purché non comporti un venire meno del rispetto delle regole di distanziamento interpersonale.

Per quanto riguarda il guardaroba, "gli indumenti e gli oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti".

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