La tragedia del Mottarone

Funivia precipitata a Mottarone, freno d’emergenza non ha funzionato

Il bilancio è di 14 vittime, morto anche uno dei bambini feriti. Si indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. La revisione solo pochi mesi fa

Funivia precipitata a Mottarone, freno d’emergenza non ha funzionato

Non ce l’ha fatta Mattia Zorloni, 6 anni, uno dei due bambini che erano rimasti feriti nell’incidente di ieri alla funivia Stresa-Mottarone, dove un cavo d’acciaio si è spezzato, facendo precipitare la cabina su cui si trovavano 15 turisti. Uno solo è sopravvissuto: si tratta di un bambino è in gravi condizioni, ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino; un altro figura tra le 14 vittime.

 

Oggi è previsto il sopralluogo da parte del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, insieme al ministro per le Infrastrutture, Enrico Giovannini.


E' stato proclamato il lutto cittadino dal Sindaco di Stresa, Marcella Severino. Alle 10, “si terrà un tavolo alla presenza delle diverse forze dell'ordine, Protezione civile e del ministro” ha fatto sapere la prima cittadina, aggiungendo che saranno rispettati 14 minuti di serrata delle attività.

 

La ricostruzione

Secondo quanto appurato finora, la fune dell’impianto ha ceduto quando la cabina era quasi in vetta al monte Mottarone, a 1.491 metri, sopra la cittadina di Stresa, sul lago Maggiore (Verbania), che viene raggiunta in circa 20 minuti. Mancavano 100 metri all’ultimo pilone: non ha funzionato il blocco dell’impianto e la cabina è precipitata, sbalzando fuori alcuni dei passeggeri. Tra le vittime anche un’intera famiglia israeliana residente a Pavia.

 

Oltre alla rottura del cavo, l'inchiesta dovrà anche stabilire perché non abbia funzionato il freno di emergenza della cabina precipitata dalla funivia dello Stresa-Mottarone. "Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema - ha detto il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini.

 

Le indagini

La procura di Verbania ha disposto il sequestro della funivia. Si indaga per ora per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. L’impianto era stato chiuso nel 2014 per una revisione generale, per poi essere riaperto nel 2016. Risulta sia sempre stata sottoposta a regolari verifiche, l’ultima pochi mesi fa. Dopo il lockdown la funivia era stata riaperta il 24 aprile e ieri, complice la bella giornata, c’erano molti turisti.

 

Il cordoglio di Mattarella e Draghi

“ll tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l'Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone”. Così il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, mentre il premier Mario Draghi ha dichiarato: “Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”.

 

Un messaggio è arrivato anche dalla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen: “Sono molto addolorata per il tragico incidente di Stresa” ha twittato in italiano, aggiungendo: “Ai familiari delle vittime tra cui purtroppo diversi bambini porgo il profondo cordoglio dell'Europa. E condivido la grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita”.

 

ll presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, si è recato subito a Stresa, lasciando poi il luogo della tragedia in lacrime: “Ho visto delle vite e delle speranze distrutte - ha detto Cirio con le voce incrinata - . Questa è una tragedia che sarebbe una tragedia sempre ma oggi ha ancora un sapore peggiore, perchè oggi era il giorno della ripartenza, con le famiglie che tornavano a muoversi e a visitare le nostre montagne e le nostre colline. Doveva essere una ripartenza piena di speranze per chi era venuto qui a Stresa, per questo che siamo distrutti”.

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