Il nodo scuola

Vaccini a scuola: favorevoli e contrari. Le posizioni politiche

Maggioranza divisa sull’estensione dell’obbligo di vaccinazione in classe. La prossima settimana il Governo deciderà in vista della ripresa a settembre

Vaccini a scuola: favorevoli e contrari. Le posizioni politiche

Manca ancora oltre un mese per la riapertura delle scuole, ma il dibattito sul ritorno sui banchi e sull’eventuale obbligo di vaccinazione per insegnanti e personale ATA agita le acque nella maggioranza.

 

La ripresa delle lezioni rappresenta, infatti, un’incognita in termini di possibili aumenti nei contagi Covid, tanto che per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, è difficile che ci sia un rientro in presenza fin dal primo giorno.


Ecco le posizioni all’interno della maggioranza e le dichiarazioni di Sileri.

 

Sileri: “Possibile ritorno graduale alla didattica in presenza”

In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, Sileri mostra prudenza: non si dice preoccupato, ma aggiunge che “È una grande sfida, bisogna capire quanti italiani saranno vaccinati in quel momento. I contagi non avvengono a scuola, ma sui mezzi pubblici: è difficile ricominciare in presenza a settembre, sarà un processo graduale". Quanto al Green Pass per i docenti, si dice più scettico che sia una strada percorribile: "Non credo che si farà, per ora andiamo avanti con la vaccinazione".

Ma proprio la vaccinazione per il personale scolastico divide la maggioranza.

 

L’elenco dei docenti vaccinati

Entro il 20 agosto tutte le Regioni dovranno fornire al commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, un elenco del personale scolastico non ancora vaccinato per quantificare l’esatta percentuale di coloro che non hanno ancora ricevuto alcuna dose.

 

I presidi, però, hanno già fatto sapere di essere favorevoli ad un obbligo vaccinale per gli insegnanti a contatto con gli studenti. Secondo i dati attuali, il 85% si sarebbe vaccinato e solo 220mila tra docenti e ATA non lo avrebbero ancora fatto.

 

Vaccinazione obbligatoria: favorevoli e contrari

Differenti, invece, le posizioni dei ministri e dei leader che sostengono la maggioranza. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, non ha preso una posizione netta. A favore di un provvedimento che imponga la somministrazione ai docenti c’è la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, Presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia, che ha anche consegnato al ministro Bianchi una proposta di legge in tal senso, sottolineando come ci siano “delle sacche di resistenza che rischiano di compromettere il regolare svolgimento anche del prossimo anno scolastico”.

 

Su posizioni opposte c’è il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, che ritiene “assolutamente inutile ed inopportuno pensare all’obbligo vaccinale per i lavoratori della scuola” spiegando che “è semplicemente da folli applicare questa ipotesi agli studenti”. D’accordo Matteo Salvini, secondo cui “Parlare di obbligo vaccinale per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un Paese libero dove la gente deve fare le cose perché ci crede”. Contraria anche la ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, che esorta a trovare “strade di persuasione”.

 

A puntare il dito sul problema dei trasporti, invece, sono Carmela Grippa e Emanuele Scagliusi (M5S): “I trasporti, in particolare quelli del servizio scolastico, hanno rappresentato una seria criticità nella fase acuta della pandemia. Oggi, sulla scorta dell’esperienza, non possiamo farci trovare impreparati alla ripresa dell’anno scolastico a settembre”.

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