i voti ai premier

La pagella dei politici, italiani e stranieri: chi piace e chi no

Un report di Euroskopia fotografa il giudizio dei cittadini europei su leader e campagna vaccinale. Merkel promossa (con sufficienza), bene Draghi

La pagella dei politici, italiani e stranieri: chi piace e chi no

Con l’avvicinarsi di settembre, è iniziato il conto alla rovescia in vista dell’addio alla scena politica da parte della Cancelliera tedesca, Angela Merkel. La sensazione è che la Germania proverà nostalgia nei confronti di colei che ha guidato il Paese negli ultimi 16 anni. Merkel risulta, infatti, uno dei politici più amati e stimati dai propri elettori, proprio come Mario Draghi, nonostante la sua nomina non sia uscita dalle urne.

A fotografare il gradimento dei politici che guidano le principali istituzioni e Paesi è il rapporto della rete Euroskopia (per l’ Italia i dati sono di Swg).

Ecco i “promossi” e i “bocciati”.

 

Merkel, promossa a pieni voti

Il voto medio espresso nei confronti dell’operato di Angela Merkel è di 6,41 su 10, quindi più che sufficiente, almeno da parte dei cittadini europei, con i più critici che risultano austriaci e polacchi. I tedeschi assegnano alla propria Cancelliera un voto di 6,15.

 

Secondo Mario Draghi

Al secondo posto della classifica virtuale dei “promossi” e “bocciati” a livello europeo si trova invece Mario Draghi. In media i cittadini dell’UE gli assegnano un 5,73 di votazione, con gli italiani che invece risultano molto più “generosi” (o soddisfatti?), tanto da dare al premier 6,46.

 

Bocciatura per Macron & C.

Non arriva alla sufficienza neppure in Patria, invece, il presidente francese Emmanuel Macron. Male anche i leader di Spagna (Pedro Sánchez), Austria (Sebastian Kurz), Polonia (Mateusz Morawiecki).

Il peggiore risulta proprio il premier spagnolo, con un voto medio europeo di 5,27, mentre gli iberici non vanno oltre il 4,26.

Male anche la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che nella sua Germania ottiene appena il 4,71.

 

Non piacciono gli “uomini forti”

Il premier britannico Boris Johnson, figura emblematica di una certa politica “muscolosa” non arriva a 5. Insufficienza anche per il presidente russo Vladimir Putin, quello cinese Xi Jinping e quello brasiliano Jair Bolsonaro, ultimo con 3,26.

Quanto agli Usa, Joe Biden è l’unico leader extra Ue a superare il 5 e ottenere la sufficienza, con 6,21, grazie ai risultati della campagna vaccinale, ritenuta positivamente dal 35% degli europei.

 

Pesa la campagna vaccinale

Proprio la reazione alla pandemia e soprattutto la capacità di fornire vaccinazioni alla popolazione sembrano pesare sui giudizi degli europei nei confronti dei leader. Come riferisce Il Corriere della Sera, il 44,4% pensa che l’UE abbia saputo “gestire bene” o “molto bene”, la gestione delle somministrazioni, ma il resto è critico. In compenso, per 4 cittadini europei su 10 il Vecchio Continente ha comunque reagito meglio rispetto a Cina, Brasile e Russia.

 

Alla domanda se sarebbe stato meglio che ciascun Paese avesse gestito l’acquisto dei vaccini per conto proprio, solo per il 29% degli italiani sarebbe andata meglio. Il 53,6% crede che la Polonia avrebbe comprato meno vaccini se si fosse affidata al proprio Governo, mentre il 64% pensa che l’Ue abbia agito “bene” o “molto bene”. A sorpresa, in Germania il 56,6% è convinto che senza l’Europa Berlino avrebbe avuto più vaccini e il 70,7% crede che la Commissione abbia gestito la campagna acquisti “male” o “molto male”.

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