Monito all’Europa

Mattarella sull’Afghanistan: “Sconcertante dire no all’accoglienza”

Duro monito del Capo dello Stato che, da Ventotene, invoca l’Unità europea e una Difesa comune. “Libertà, diritto non confinabile all’Unione europea”

Mattarella sull’Afghanistan: “Sconcertante dire no all’accoglienza”

“Sono sorpreso dalla posizione di alcuni esponenti politici nell'Unione europea, che sono rigorosi nel chiedere il rispetto dei diritti umani di paesi distanti ma distratti rispetto alle condizioni dei migranti. E non di qualunque tipo di migranti ma di quelli che fuggono da persecuzione o fame". Sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dialogando con gli studenti per il 40° seminario per la formazione federalista europea in occasione dell'80° anniversario del Manifesto di Ventotene.

La crisi afghana, dunque, non solo coinvolge le diplomazie e i governi di mezzo mondo, ma irrompe anche nel dibattito politico, arrivando al Colle.

 

Europa: “Serve una difesa comune”

Per il Capo dello Stato, Mattarella, quanto sta accadendo in Afghanistan mostra le spaccature all’interno dell’Unione europea. Da qui la necessità di un passo avanti nella coesione del Vecchio Continente: "È indispensabile dotare subito l'Unione europea di strumenti di politica estera e difesa comune".

Il Presidente ha sottolineato come "in Europa si parla di confini esterni dell’unione, si è anche costituita un’agenzia, il Frontex, ma il tema non è mai diventata materia veramente comunitaria. Siamo riusciti a fare politiche condivise di resilienza contro il Covid, la distribuzione centralizzata dei vaccini di cui va dato atto alla Commissione, ma è singolare che si è riusciti per il Covid che non è materia comunitaria e non si è fatto altrettanto per le migrazioni. Questa lacuna non è all’altezza delle aspirazioni, del ruolo, della responsabilità della Ue".

 

Oltre le campagne elettorali

Per Mattarella occorre superare l’esigenza di affrontare le campagne elettorali interne: "So bene che molti paesi sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti, ma così si finisce per affidare la gestione del fenomeno agli scafisti e ai trafficanti di esseri umani".

Poi il monito ad affrontare la questione migratoria: "Il fenomeno c’è, non è ignorandolo che si cancella o si contrasta, ma serve senso di responsabilità - ha proseguito il Capo dello Stato - bisogna spiegare che non tra un secolo ma tra venti-trent’anni la differenza demografica sarà tale da dar vita a un fenomeno migratorio scomposto che non si limiterà ai paesi di confine, ma giungerà in tutto il continente fino ai paesi scandinavi".

Dunque per Mattarella anche alla Unione europea conviene governare il fenomeno migratorio "con regole di accessi legali e controllati".

 

L’anniversario di Ventotene

Le parole del Presidente della Repubblica sono arrivate in occasione dell’80° anniversario del Manifesto di Ventotene che, secondo Mattarella, con la sua lezione di libertà, democrazia, collaborazione europea, è ancora "attuale".

"Ogni grande cambiamento - ha aggiunto Mattarella - è preceduto da vigilie e periodi di resistenza, ed è quello che avvenne qui a Ventotene. Il fascismo aveva mandato qui diverse persone per costringerle a non pensare o quantomeno per impedire che seminassero pericolose idee di libertà. Spinelli, Rossi, Colorni a Ventotene, in prigione Pertini e Terracini. La loro fu una esortazione in difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà. Sono insegnamenti e lezioni senza scadenza e senza tempo, espresse con fiducia nella libertà, nel corso della storia e con il coraggio di posizioni di assoluta avanguardia" ha concluso il Capo dello Stato.

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