Palazzo Chigi

Draghi “Si va verso l’obbligo vaccinale ed estensione Green Pass”

Conferenza stampa a tutto campo del premier: “Il governo va avanti”. Riforme, si parte da concorrenza e fisco. Legnate a Salvini su migranti e carta verde

Draghi “Si va verso l’obbligo vaccinale ed estensione Green Pass”

Ripartire iniziando dalla scuola. In una conferenza stampa a tutto campo il presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme ai ministri della Salute Roberto Speranza, dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dei Trasporti Enrico Giovanninie delle Regioni Maria Stella Gelmini scatta la fotografia del Paese in questo 2 settembre 2021. Una ripresa che prende l’avvio, appunto, dagli 8.500 istituti scolastici che da ieri hanno riaperto e che dal 13 rivedranno in classe e, quindi, in presenza studenti e professori. Con una novità importante: “mascherine abbassate in aula se tutti sono vaccinati”. 

 

Verso la terza dose. Su no vax: “Violenza odiosa e vigliacca” 

L’inquilino di Palazzo Chigi ribadisce “l’invito a vaccinarsi” che definisce un “atto verso se stessi e gli altri”. E non nasconde la soddisfazione perché “la campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani. La loro adesione massiccia”, dice, “e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole”.

Poi non esclude l’ipotesi dell’obbligo vaccinale e conferma che “l’orientamento del governo è quello di estendere il Green Pass” e di consentire la terza dose. Se ne occuperà la cabina di regia che “ci sarà comunque”, indipendentemente dalle richieste del leader della Lega, Matteo Salvini. Draghi condanna duramente la violenza dei no vax che definisce “particolarmente odiosa e vigliacca” e assicura: “Entro fine settembre sarà raggiunto l’obiettivo dell’80% di immunizzati”.

 

Ripresa e riforme

Sulla crescita economica dell’Italia - il prodotto interno lordo italiano nell’ultimo trimestre è aumentato del 2,7%  -  l’atteggiamento di Palazzo Chigi è di cautela. “Non vale la pena compiacersi troppo di queste cifre” che “sono alte. Ma è anche vero che nel 2020 siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni: in parte è un grande rimbalzo che riguarda tutti i Paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia. È lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida”. Il tema è strettamente legato a quello delle riforme su cui “il governo ha un’agenda molto fitta”. “Si comincerà con le leggi delega su fisco e concorrenza, per continuare con le  politiche attive del lavoro e la riforma degli ammortizzatori sociali. Fino a pensioni e ‘Quota 100’”. Mentre il Parlamento sta lavorando su giustizia penale e civile.

 

Governo e maggioranza

Il premier risponde punto su punto alle domande sulle ‘divergenze’ della maggioranza e sulle ultime tensioni in commissione Affari sociali della Camera sul Green Pass, dove lLega ha votato contro: “Il governo va avanti”, dice, “anche se è auspicabile una maggiore convergenza. Ma il chiarimento politico lo fanno i partiti”. Tranquillizza tutti: “Non vedo disastri all’orizzonte. L’esecutivo fondamentalmente va molto d’accordo al suo interno”.  

Non si sottrae nemmeno ai cronisti che chiedono conto degli attacchi di Salvini alla ministra dell’Interno sul tema migranti. “Secondo me Lamorgese ha lavorato molto bene”, replica. “Io non ho trovato qualcuno che avesse la bacchetta magica e i numeri di quest'anno non sono spaventosi”. E su un possibile “incontro a tre” con la titolare del Viminale e il capo di via Bellerio fa sapere: “potrebbe essere interessante. Lamorgese e Salvini possono dire i loro punti di vista, Salvini cosa non va soprattutto se è raffrontabile a quello che non andava 5, 4 o 3 anni fa, cioè prima della pandemiaSe Lamorgese vorrà si farà volentieri”. 

 

Ue e crisi afghana 

Stasera a Marsiglia Draghi avrà un incontro con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Unbilaterale in cui si parlerà di tutto e di “futuro immediato”, a cominciare dalla grave crisi afghana. Questo è “un periodo in cui si ripensano i rapporti internazionali”, su cui sicuramente sta incidendo il cambio di direzione in politica estera di Washington. Ma “l’Unione Europea deve riorganizzarsi, non è pensabile che rimanga così”.

Il premier però non accetta la definizione di “inconcludente” che un giornalista attribuisce all’Ue. “Chi può essere definito concludente sulla tragedia afghana? Nessuno in questo momento ha la mappa. Ma la cosa più importante adesso è agire sul piano umanitario”. L’Italia “ha accolto 5.000 afghani ai quali è stato riconosciuto immediatamente lo status di rifugiati e per i quali sarà garantito un percorso speciale di accoglienza”. Poi l’annuncio che sono stati “tutti vaccinati” così come lo sarà “ogni migrante appena arrivato sul suolo italiano”. Il ministero dell’Interno sta lavorando in questa direzione.

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