lunedì nero

Oggi sciopero generale: fermi tram, bus, metro. Caos anche a scuola

A rischio sono soprattutto i trasporti: treni già fermi da ieri sera, ma con fasce di garanzia L’agitazione riguarda anche insegnanti e dipendenti pubblici

Oggi sciopero generale: fermi tram, bus, metro. Caos anche a scuola

È un lunedì nero sul fronte dei trasporti oggi, in occasione dello sciopero generale nazionale di 24 ore promosso da "tutte le organizzazioni sindacali conflittuali, alternative e di base”, come si legge in un comunicato dell’Unione Sindacale di Base (Usb).

Sono previsti disagi per chi si posta con i mezzi pubblici, sia a livello locale per lo stop di metro, tram e bus, sia sulla lunga percorrenza, con difficoltà per i pendolari dei treni, così come per chi deve spostarsi in aereo.

Inoltre, sono previste anche manifestazioni in oltre 40 città, che coinvolgono lavoratori pubblici e privati. I primi appuntamenti dalle 10 a Roma, con manifestazione e sit-in sotto al ministero per lo Sviluppo Economico, e a quelli dell'Istruzione e della Semplificazione. L'appuntamento conclusivo è stato fissato per le 12.30 in piazza Santi Apostoli, punto di arrivo del corteo con partenza alle 10 da piazza della Repubblica.

 

Gli orari e le modalità dello sciopero

Lo sciopero per i treni è iniziato alle 21 di ieri, domenica 10 ottobre, e proseguirà fino alle 21 di oggi. Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia. Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni, indica l'elenco dei treni garantiti. Anche Italo informa gli utenti pubblicando online l'elenco dei treni garantiti.

Fasce di garanzia sono previste anche nel comparto aereo, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.

Più disagi nel trasporto pubblico locale, specie nelle grandi città. Nel trasporto regionale, garantiti i servizi essenziali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. A Roma stop in vista per Atac, Roma Tpl e Cotral: i mezzi si bloccano dalle 8.30, quando si fermeranno le corse di autobus, metro e delle linee Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. I trasporti riprenderanno tra le 17 e le 20. A Milano, fasce di garanzia tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21. A Napoli, servizi di trasporto pubblico garantiti nelle fasce 5.30-8-30 e 17-20.

 

I motivi dello sciopero

Come spiegato dai Cobas le richieste vanno dalla riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione, all’innalzamento dei salari reali e l’introduzione di un salario minimo europeo. Si chiedono anche l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero e la parità salariale per le donne.

Si protesta anche contro lo sblocco dei licenziamenti e la sospensione del reddito per mancanza di Green pass. Tra le altre richieste anche la rivalutazione delle pensioni attuali e pensioni pubbliche garantite ai giovani; un reddito universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei lavoratori/tricii; il rafforzamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro, maggiori sanzioni per i datori di lavoro inadempienti. Non manca il capitolo ambiente, per il quale si chiede un’inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dal capitalismo, evitando operazioni di green washing.

 

Scuola e sanità

Quanto a scuola e sanità, sul primo fronte si chiedono maggiori investimenti nel pubblico e la riduzione del numero di alunne/i per classe; l’aumento degli organici con l’assunzione delle/dei docenti con 3 anni di servizio e le/gli Ata con 2; per interventi immediati e di lungo periodo nell’edilizia scolastica e nei trasporti locali. In ambito sanitario è sollecitata l’assunzione a tempo indeterminato di infermiere/i , medici e operatori socio-sanitari, il potenziando la medicina sul territorio e nelle scuole, contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione della sanità; si manifesta anche per la sospensione dei brevetti e l’esportazione dei vaccini e della tecnologia per produrli in loco per la lotta alla pandemia.

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