Sciopero contro il Green Pass

Blocco portuali a Trieste: rischio “effetto domino” per tir e polizia

Si teme il venerdì nero nei trasporti, per l’obbligo di Green Pass. Molti autotrasportatori e 18mila agenti non immunizzati. Stamattina Draghi-sindacati

Blocco portuali a Trieste: rischio “effetto domino” per tir e polizia

L’incontro tra il premier, Mario Draghi, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri) è fissato per le 9.30. L’obiettivo è discutere i provvedimenti del Governo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dunque anche di Green Pass.

Il tutto mentre tiene banco il caso del blocco dei portuali di Trieste, con il rischio che l’agitazione coinvolga anche altre categorie. Un rischio più che fondato dal momento che anche tra gli autotrasportatori si minacciano scioperi: uno su tre non è vaccinato, secondo le organizzazioni di settore. Il numero di non immunizzati è ancora più alto tra gli stranieri, ai quali però non sarebbe richiesto il Green Pass in ingresso con i mezzi pesanti in Italia.

Scongiurato lo stop nel porto di Genova, dove le aziende hanno offerto il tampone gratuito ai dipendenti, un altro allarme arriva dai sindacati di polizia: 18mila agenti non sarebbero vaccinati e avrebbero difficoltà a sottoporsi a tamponi continui, specie in alcune zone d’Italia, come Lampedusa e in Val di Susa, dove ci sono i presìdi, rispettivamente al centro di accoglienza per migranti e ai cantieri per l’Alta Velocità.

 

Il blocco dei portuali di Trieste

I camalli del capoluogo friuliano sono decisi a non cedere: il comitato dei lavoratori del Porto (Clpt) ha minacciato di fermare l'attività "a oltranza" contro l’obbligo di Green Pass, nonostante alcune aziende abbiano offerto i tamponi gratuiti. "L'unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass", ha avvertito il portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, parlando con l'Huffington Post, "il blocco di venerdì è confermato e ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste, quasi tutti i porti si fermeranno.

Ma non va meglio a Palermo, dove le società di gestione del porto hanno già fatto sapere che non si faranno carico dei tamponi. Nelle scorse ore sono state convocate riunioni anche nelle altre principali città portuali (da Livorno a Civitavecchia, passando per Napoli), mentre a Genova sembrano rientrati i rischi di stop alle attività dopo che alcuni terminalisti hanno annunciato che pagheranno i tamponi ai dipendenti non vaccinati. Ma il problema riguarda anche il settore dell’autotrasporto.

 

Rischio sciopero tir

Secondo le organizzazioni di categoria, un camionista su tre non ha il Green pass, ossia circa il 30%, con una percentuale che arriva all’80% nel caso degli autisti stranieri. "La nostra confederazione raccoglie 400 mila autisti, stimiamo che il 30% di loro non abbia il Green Pass e che dunque tra pochi giorni si debbano fermare" ha spiegato il direttore generale di Confetra, la federazione di associazioni di trasporti e logistica. "In più c'è il tema degli stranieri, molti sono vaccinati con Sputnik o altri farmaci non autorizzati dall'Ema e dall'Aifa e non possono ottenere il Qr Code".

"Si sta determinando una situazione per cui si rischia che il 15-16 ottobre il trasporto in Italia si blocchi", ha confermato il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Paolo Uggé. "Se non arriverà un chiarimento, può succedere di tutto, se gli autotrasportatori esteri potranno venire in Italia senza il green pass e questo verrà invece imposto alle imprese italiane stiamo valutando di invitare le imprese a fermare i camion".

 

I poliziotti senza certificato

La situazione sembra particolarmente critica nei reparti mobili e nella sezione penitenziaria. Secondo i sindacati in alcune città oltre il 30% del personale non sarebbe in possesso di Green Pass perché non immunizzato e dunque sarebbe costretto a tamponi continui, che però in alcuni casi sono di difficile attuazione. Un esempio è Lampedusa, “dove è molto difficile accedere alla possibilità di fare il tampone”, come ha spiegato il segretario del Coisp, Domenico Pianese, ad Adnkronos. Lo stesso vale per il personale inviato in Val di Susa: “Stanno in mezzo alle montagne e dormono nei container, dove vanno a fare i tamponi?” prosegue il sindacalista. Secondo i dati raccolti, a Firenze il 39% degli agenti non è immunizzato, a Torino si supera il 40%, mentre va meglio a Milano (19%), Roma (17%) e Genova (circa il 13%).

Tra gli agenti penitenzi, uno su tre non sarebbe vaccinato.

 

Interviene la Commissione di garanzia

Intanto, la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato la Federazione italiana sindacati intercategoriali e la Confederazione sindacati autonomi federati italiani a revocare lo sciopero proclamato dal 15 al 20 ottobre dandone comunicazione entro cinque giorni. La stessa Commissione ha inviato una nota al Ministro dell'Interno in cui si esprime "particolare preoccupazione" in merito agli scioperi per il "possibile verificarsi, alla luce del delicato contesto sociale, di gravi comportamenti illeciti".

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