Unione Europea

Energia, Draghi: “In Ue preparare subito uno stoccaggio integrato”

“Difficile rinunciare subito al gas”. Sui migranti: “Nessun muro ai confini”. Angela Merkel al suo ultimo vertice dei 27. Per lei standing ovation

Energia, Draghi: “In Ue preparare subito uno stoccaggio integrato”

“Nel lungo periodo è sulla strategia delle rinnovabili che bisogna puntare. Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi”. Mario Draghi parla a mergine del Consiglio europeo appena concluso dopo “discussioni approfondite e complesse”. Sull’energia, dice, “siamo stati espliciti sull necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche. Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell’Ue in egual misura”. In ogni modo, il caro energia “mostra la necessità di avere una strategia che punta all’autonomia dell’Unione ed è su questo che la Commissione comincerà a lavorare”.

 

Dunque, si attendono nuovi passaggi dopo la ‘tool box’, la ‘cassetta degli attrezzi’ predisposta dall’organo presieduto da Ursula von der Leyen sette giorni fa, per consentire agli Stati membri di contenere l’impatto del caro bollette su imprese e famiglie. I capi di Stato e di governo Ue invitano la Commissione “a studiare il funzionamento dei mercati del gas e dell’elettricità, nonché del mercato Ets - il Sistema europeo di scambio di emissioni e successivamente a valutare il ricorso a ulteriori interventi normativi”. 

 

Anche di migranti si è parlato a Bruxelles. Quello delle migrazioni “ormai è un problema di tutti, non ha senso privilegiare un Paese o una rotta. Sui rimpatri e le riammissioni occorre che l’Ue agisca tutta insieme”. Per Draghi è importante “ribilanciare la dimensione esterna dell’Unione dando al Mediterraneo meridionale la stessa importanza che si dà al Mediterraneo orientale”. Il premier è “molto soddisfatto” per l’equilibrio introdotto nel nuovo testo tra responsabilità e solidarietà”. E sulla proposta dell’Ungheria del nazionalista Viktor Orban di modificare i regolamenti per consentire il ripristino dei campi profughi al confine esterno dell’Ue è netto: “Non è vero” che c'è un’apertura dell’Ue al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. “La Commissione non è d'accordo e al Consiglio europeo in tanti non sono d'accordo, compresi noi”.

 

Anche sul ‘caso’ Polonia e il conflitto in tema di fonti del diritto tra Varsavia e Bruxelles il premier italiano non ha dubbi: “Non ci sono alternative, le regole sono chiare. Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell’Unione, ma la legge primaria, il Trattato. Detto questo è chiaro che bisogna mantenere aperta la via del dialogo”.

 

Quanto al Covid e alla campagna vaccinale il Consiglio intende accelerare i lavori riguardanti il riconoscimento reciproco del Green pass con i Paesi terzi e portare a conclusione i negoziati sul pacchetto legislativo relativo all’Unione della salute. Altro obiettivo fondamentale: l’accelerazione della vaccinazione mondiale. “Ciò che è importante è che la campagna di vaccinazione continui ad andare bene. Noi abbiamo vaccinato di più di altri Paesi Ue”, conferma l’inquilino di Palazzo Chigi, “e a dispetto dell’Inghilterra abbiamo mantenuto delle cautele”. La terza dose: “sarà necessaria per certe categorie”, come i più vulnerabili e i più anziani, “in questo senso sarà fatta”.

 

La discussione per gli Affari esteri si è concentrata invece sulla Conferenza sul clima, la Cop 26 che si svolgerà il prossimo novembre a Glasgow. Nelle conclusioni approvate dal Consiglio Europeo si chiede una risposta globale e ambiziosa ai cambiamenti climatici. Per i 27 “è essenziale fare in modo che l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rimanga raggiungibile”. E si conferma l’invito alle grandi economie mondiali ad aumentare con urgenza il loro contributo all’obiettivo collettivo di finanziamento per il clima per i Paesi in via di sviluppo, pari a 100 miliardi di dollari all’anno fino al 2025.

Il vertice Ue è stato l’ultimo di Angela Merkel. La cancelliera tedesca è stata salutata con una standing ovation. “La tua saggezza ci mancherà”, ha detto il presidente Charles Michel: “Il Consiglio senza Merkel è come Roma senza il Vaticano”.

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