Esami 2022

Maturità 2022, tornano le due prove scritte ma gli studenti protestano

A sorpresa non torna solo il tema di italiano, ma anche il secondo scritto. L’esame dal 22 giugno. Ma per gli studenti c’è ancora il pericolo Covid

Maturità 2022, tornano le due prove scritte ma gli studenti protestano

Dopo due anni di esami svolti in condizioni pandemiche, si avvicina il ritorno alla (quasi) totale normalità, ma agli studenti non piacciono le indiscrezioni filtrate nelle ultime ore e in attesa della firma del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. La prova di Maturità 2022, infatti, potrebbe tornare ad essere quella dell’epoca pre-Covid, con due scritti.

In particolare, come deciso dal Ministero, i maturandi dovranno elaborare uno scritto di italiano e sostenere una seconda prova, differente a seconda dell’indirizzo scolastico scelto. La decisione, contenuta in una serie di ordinanze in attesa di approvazione definitiva, ha sollevato però le proteste degli studenti, secondo i quali esistono ancora troppi rischi legati al Covid.

 

Maturità 2022: come sarà

Intanto va chiarito che ci sarebbe già una data, indicata dal portale Skuola.net: 22 giugno 2022 alle ore 8.30. È questa la data indicata per dare il via agli esami di Maturità, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale: sette tracce di tre diversi tipi, sulla linea della prima prova pre-pandemia.

Il giorno successivo, invece, si svolgerà la seconda prova, che avrà come oggetto la disciplina di indirizzo individuata e comunicata dal ministero dell’Istruzione. Qui, però, è prevista una novità che permette di affermare che l’esame non tornerà completamente alla formula pre-pandemia, almeno per ora.

La seconda prova, infatti, dovrebbe essere predisposta dalle singole commissioni d’esame e non uguale per tutti, su base nazionale. Il motivo sarebbe la volontà di mettere a punto un esame che tenga maggiormente conto del percorso seguito dagli studenti negli ultimi due anni, che hanno risentito inevitabilmente e in modo massiccio dell’effetto Covid, tra Dad e lockdown.

 

Confermato l’orale

Nessuno “scossone”, invece, per quanto riguarda la prova orale, che era rimasta anche negli scorsi due anni. Il colloquio partirà dall’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) e vi rientreranno anche Educazione civica e il PCTO, l’alternanza scuola-lavoro, sulla quale andrà realizzata una relazione o una breve esposizione. Dovrebbe scomparire, però, la cosiddetta “tesina”, cioè il testo elaborato dagli studenti, dal quale prendeva il via l’esame orale delle ultime edizioni.

 

Commissione e punteggio

Rimarrebbe confermata sia la composizione della commissione d'esame (interna con il solo presidente esterno), sia il punteggio finale, sempre in centesimi (con un massimo di 100/100). Sarà frutto del credito scolastico dell’ultimo triennio (massimo 40 punti, dei quali 12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto), il risultato delle prove d’esame (due scritti più l'orale, per un totale di massimo 20 punti ciascuno) e la possibilità di una lode se decisa all’unanimità della Commissione. Le Prove nazionali INVALSI ci saranno, ma non saranno requisito di accesso all'esame, così come non lo sarà lo svolgimento del PCTO.

 

E la terza media?

Infine, per gli esami di Terza Media, sono previste due prove scritte - una di Italiano e una sulle competenze logico-matematiche - alle quali si aggiungerà un colloquio orale che servirà ad accertare le competenze nella lingua inglese (in mancanza di uno scritto), di una seconda lingua comunitaria e di Educazione civica. La votazione finale resta in decimi, con la possibilità di lode su delibera unanime della commissione. Quanto alle date, l’esame inizierà dalla fine della scuola, per terminare entro il 30 giugno 2022.

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