Covid nel mondo

Verso allentamenti e riaperture: cosa cambia dagli Usa all’Europa

Mentre in Italia da oggi scatta l’obbligo vaccinale per i lavoratori, nel mondo si va verso un alleggerimento delle restrizioni. Ecco i provvedimenti

Verso allentamenti e riaperture: cosa cambia dagli Usa all’Europa

La curva dei contagi è sempre in calo, anche in Italia, e si inizia a pensare alle prossime restrizioni. Da domani decade l’obbligo di mascherine all’aperto in tutto il Paese e a prescindere dalla colorazione delle zone. Tra i provvedimenti più attesi c’è la riapertura delle discoteche, graduale, mentre si attendono conferme su un aumento delle capienze negli stadi e palazzetti dello sport.

Da oggi, però, entra in vigore l’obbligo vaccinale per i lavoratori, mentre nel resto del mondo si va verso un allentamento delle restrizioni.

 

Regno Unito, stop alle limitazioni da fine febbraio

Come già accaduto in passato, Londra accelera sulla fine delle restrizioni e il premier britannico, Boris Johnson, punta a eliminare ogni limitazione anti-Covid, incluso l'obbligo legale all'isolamento in caso di test positivo, un mese in anticipo rispetto alla data prevista del 24 marzo. Sottolinea, però, che deve continuare il "trend incoraggiante" che ha visto un costante calo dei contagi e dei ricoveri in ospedale nelle ultime settimane. Johnson ha annunciato una possibile conferma il 21 febbraio, il primo giorno dopo la fine della pausa delle sedute parlamentari.

 

Usa, Fauci: “Fase pandemica alle spalle”

C’è ottimismo anche Oltreoceano, con il virologo e consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, che dice: "Mentre ci lasciamo alle spalle la fase di pandemia in piena regola del Covid-19, da cui stiamo sicuramente uscendo, le decisioni saranno sempre più prese a livello locale piuttosto che decise o imposte a livello centrale. Ci saranno anche più persone che prenderanno le proprie decisioni su come affrontare il virus”. Fauci, parlando al Financial Times, ha auspicato che la fine delle restrizioni avvenga "presto" e ha concordato con il suggerimento che probabilmente succederà quest'anno. Non ha escluso, però, che i Dipartimenti sanitari possano reintrodurre misure restrittive a livello locale e temporaneamente, in caso di focolai. Intanto la governatrice di New York, Kathy Hochul, ha revocato l'obbligo delle mascherine al chiuso. Viene meno anche l’obbligo per gli esercenti commerciali di chiedere il Green Pass che provi l’avvenuta vaccinazione, mentre resta in vigore l'obbligo di mascherina per le scuole e i mezzi pubblici (metropolitana, autobus e treni).

 

E in Europa?

Il Vecchio Continente per ora si muove in ordine sparso. A Parigi il portavoce dell'esecutivo del Governo, Gabriel Attal, ha affermato che ci sono "motivi di sperare" che tra "fine marzo e inizio aprile si possa revocare il pass vaccinale", equivalente francese del Super Green Pass adottato dall'Italia. Secondo Attal, che ha parlato al termine del consiglio dei Ministri, si sta assistendo a un miglioramento della situazione sanitaria.

È già avanti sulla strada delle riaperture, invece, la Danimarca che dal 1° febbraio è il primo Paese dell'Unione europea ad abolire tutte le misure anti-Covid, nonostante il numero ancora alto di contagi. Il Governo ha preso la decisione di fronte all’elevato tasso di immunizzazione, riaprendo locali ed eliminando l’obbligo di mascherine. Ritorna alla normalità anche Austria, che prolungato l’apertura dei locali, dal 5 febbraio, dalle ore 22 alle 24. II 19 febbraio cadrà poi l'obbligo di Super Green Pass (che in Austria si chiama 2G) per il commercio, i bar e i ristoranti.

Infine, da oggi in Spagna revoca dell’obbligo di indossare la mascherina anti covid all'aperto, mentre rimane al chiuso e in eventi come concerti o partite di calcio allo stadio.

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