l’attacco all’Ucraina

Ucraina-Russia la guerra è iniziata: invasione e fuga da diverse città

Il presidente russo parla alla nazione. Esplosioni e truppe in diverse città. Vertice Nato, si riunisce il Consiglio Ue. Nuove sanzioni da Usa e Ue

Ucraina-Russia la guerra è iniziata: invasione e fuga da diverse città

Tutto è iniziato alle 3.30 della notte in Italia, mentre era in corso la riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu, chiesta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Esplosioni sono risuonate in diverse città dei territori al confine est del Paese, con la Russia, nella regione del Donbass e nelle autoproclamate repubbliche indipendentiste, Lugansk e Donesk. Il capo del Cremlino, Vladimir Putin, intanto ha tenuto un discorso alla nazione spiegando che "non si tratta di una guerra", ma di una "operazione speciale per la smilitarizzazione del Paese". Le truppe russe sono anche sbarcate a Odessa, sul Mar Nero, mentre altre hanno attraversato il confine verso Kharkiv, come riferito dal ministero dell'Interno ucraino su Telegram, aggiungendo che gli attacchi missilistici hanno preso di mira caccia ucraini in un aeroporto fuori Kiev. Secondo gli esperti sono stati sferrati attacchi di precisione contro obiettivi militari ucraini. 

Intanto la Cnn ha segnalato centinaia di vittime legate all'attacco della Russia, citando alcune fonti del ministero degli Interni ucraino, ma senza chiarire se si tratti di feriti o morti.

Intanto oggi vertice straordinario degli ambasciatori Nato, si riunisce anche il consiglio Ue.

 

Ucraina, imposta la legge marziale

In Ucraina, intanto, proclamata la legge marziale. Il Governo ha deciso anche la chiusura dello spazio aereo all’aviazione civile, mentre il ministro dell’Esteri, Dmytro Kuleba, non lascia dubbi: è “un'invasione su larga scala dell'Ucraina. Le pacifiche città ucraine sono sotto attacco. Questa è una guerra di aggressione".

Lo stesso Kuleba ha poi aggiunto su Twitter: “L'Ucraina si difenderà e vincerà: il mondo può e deve fermare Putin. Il momento di agire è ora".

 

Esplosioni e l’annuncio di Putin: “Operazione per difendere il Donbass”

L’allarme è risuonato all’alba, quando sono state segnalate le prime esplosioni, nella regione del Donbass. Contemporaneamente il presidente russo, Valdimir Putin, ha annunciato: "Ho preso la decisione di un'operazione militare". In tv il capo del Cremlino ha detto: "L'operazione militare russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un'azione decisiva dalla Russia".

La popolazione ha sentito esplosioni e visto il cielo illuminarsi, postando le immagini sui social, anche dalla capitale Kiev e in altre città vicino alla linea del fronte e lungo la costa ucraina sul Mar Nero, come nella città portuale di Odessa, con sirene di polizia e ambulanze. Stessi allarmi anche a Kharkiv, a 35 chilometri a sud del confine russo, a Kramatorsk, e nell’altra città portuale orientale di Mariupol.

 

La Russia smentisce: “Non è una guerra”

L’operazione militare via terra, dunque, è scattata mentre era in corso il consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunito d’urgenza. In quella sede l’ambasciatore russo, Vasily Nebenzya, ha però negato che si tratti di una guerra: “Questa non è una guerra, ma un'operazione militare speciale" ha detto.

 

In arrivo nuove sanzioni

La prima reazione, oltre alle condanne verbali, è stato l’annuncio di nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti e degli alleati. A confermarlo è stato un funzionario americano, sottolineando che nel mirino ci saranno le banche e il debito russo, ma si dovrebbero vietare anche le esportazioni in Russia di componenti tecnologici.

 

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