la guerra “senza armi”

“Guerra economica” alla Russia: nuove sanzioni e rischio “default”

Nuove sanzioni contro gli oligarchi, nel mirino anche il portavoce del Cremlino. Stop agli atleti paralimpici oggi a Pechino e bocciatura del rating

“Guerra economica” alla Russia: nuove sanzioni e rischio “default”

La guerra non è solo quella consumata sul campo, anche se l’intensità è aumentata ed è cresciuto l’allarme dopo le esplosioni nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. A livello economico, infatti, è in corso un altro scontro, che passa dall’ultimo pacchetto di sanzioni contro oligarchi russi e contro personaggi molto vicini al presidente Vladimir Putin, compreso il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Ma non solo. Per la Russia è arrivata anche una nuova bocciatura da parte dell’agenzia Standard & Poor's.

 

Giù ancora il rating della Russia

L’agenzia Standard & Poor's ha tagliato per la seconda volta in pochi giorni il rating della Russia, portandolo a "CCC-" da "BB+". Il rating resta in "creditwatch negative sul crescente rischio di default". Lo afferma S&P, sottolineando che "il downgrade segue l'imposizione di misure che riteniamo aumenteranno in modo sostanziale il rischio di default". Insomma, il pericolo di un “fallimento” è vicino per Mosca.

 

Nuove sanzioni contro gli oligarchi

Gli Stati Uniti hanno deciso un nuovo pacchetto di sanzioni, alle quali si sono aggiunte quelle del Regno Unito, contro la Russia per l'invasione in Ucraina. Nel mirino statunitense, sono finiti diversi personaggi influenti vicini al presidente russo, Vladimir Putin. Tra loro anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, insieme a diversi oligarchi fra i quali Alisher Usmanov, Nikolay Tokarev, Boris Rotenberg, Arkady Rotenberg, Sergey Chemezov, Igor Shuvalov e Yevgeny Prigozhin.

Le sanzioni saranno applicate anche alle loro famiglie: "Saranno tagliati fuori dal sistema finanziario americano, i loro asset congelati e le loro proprietà bloccate", ha fatto sapere la Casa Bianca. Come spiegato dal presidente Usa, Joe Biden, si punta a “massimizzare l'impatto su Putin e sulla Russia". Il capo della Casa Bianca ha accusato gli oligarchi di "riempirsi le tasche con i soldi del popolo russo, mentre l'Ucraina ed il popolo si nascondono nella metropolitana dai missili che vengono lanciati indiscriminatamente".  

Stessa linea per Londra, che ha esteso le sanzioni anch'esso all'oligarca Alisher Usmanov, che controlla un colosso nel settore dei fertilizzanti con interessi in svariati settori di business, è stato azionista importante della squadra di calcio dell'Arsenal e fino a ieri, sponsor di riferimento dell'Everton. Possiede inoltre lussuose proprietà a Londra. Tra i destinatari di sanzioni anche l'ex vicepremier, Igor Shuvalov. Entrambi i personaggi erano già stati presi di mira da altri Paesi occidentali. Il governo britannico ha anche deciso di congelare qualunque bene riconducibile ai due nel Regno e li ha sottoposti al divieto di viaggiare sull'isola.

 

Stop agli atleti paralimpici russi

A sorpresa e clamorosamente contro lo spirito olimpico di pace e fratellanza, è stato deciso di escludere anche gli atleti russi (e bielorussi) dalle Paralimpiadi. Il Cda del Comitato paralimpico internazionale ha stabilito che non potranno partecipare alle Paralimpiadi di Pechino, che prendono il via oggi. Il giorno prima si era deciso il contrario, cioè l’ammissione alla competizione sotto la bandiera neutrale, poi il dietrofront.

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