Diario di guerra

Ucraina: l’offensiva russa, la jihad e il ruolo della Bielorussia

Aumentano gli attacchi e si stringe la morsa su Kiev. Putin chiama 16mila veterani dalla Siria. Telefonata Biden-Zelensky, che però non “cede” alla resa

Ucraina: l’offensiva russa, la jihad e il ruolo della Bielorussia

Mentre l’offensiva di Mosca prosegue sul campo e le truppe sono ormai nei sobborghi della capitale ucraina, Kiev, non si fermano i contatti tra leader del mondo. Il presidente ucraino Zelensky, avrebbe respinto la proposta del premier israeliano Bennett di accettare l'offerta di resa giunta da Putin, in cambio della fine delle ostilità.

"Le azioni degli invasori russi saranno equiparate a quelle dei terroristi dello Stato islamico", avrebbe risposto Zelensky, che intanto nella notte ha ricevuto una telefonata da parte del capo della Casa Bianca.

 

Telefonata Zelensky-Biden: “Inasprire le sanzioni”

Secondo la Cnn, Biden sarebbe rimasto a colloquio per 49 minuti, spiegando le nuove sanzioni decise da Washington contro la Russia e la decisione di escludere Mosca dal WTO, l’organizzazione per il commercio mondiale. Dal canto suo Zelensky su Twitter ha riferito di aver fornito a Biden una "valutazione della situazione sul campo di battaglia" e di averlo "informato dei crimini della Russia contro la popolazione civile". I due leader sarebbero d’accordo su un ulteriore inasprimento delle sanzioni.

A questo proposito, secondo il Wall Street Journal alcuni Hedge Fund statunitensi, nei quali sono presenti investimenti di Roman Abramovich, hanno ricevuto istruzione di congelare le attività dell'oligarca russo, dopo le sanzioni imposte al multimiliardario dalla Gran Bretagna.

 

Lo spettro della “jihad”: 16mila veterani in arrivo dalla Siria

A sollevare nuova preoccupazione è il timore di un allargamento del conflitto, con il possibile coinvolgimento della Bielorussia a sostegno della Russia e con l’arrivo di 16mila veterani dalla Siria. Secondo il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha parlato di persone non stipendiate, “volontari”. Vladimir Putin gli avrebbe detto: “Se vedi che ci sono persone che vogliono volontariamente aiutare i separatisti dell'Ucraina orientale, allora devi incontrarle a metà strada e aiutarle a spostarsi verso le zone di combattimento". Ma altre fonti sostengono che si tratti di un arruolamento russo in Siria, dove si offrirebbe denaro a miliziani e mercenari disposti a combattere con i separatisti del Donbass.

 

Nuovi bombardamenti “strategici”

Intanto nella notte sono proseguiti i bombardamenti, con potenti esplosioni udite nei sobborghi di Kiev. Sarebbe stato compiuto anche un raid su un ospedale oncologico a Mykolaiv, colpendo anche edifici residenziali. A Chernobyl, invece, si starebbe ripristinando la linea elettrica, mentre il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Haidai, ha spiegato che il 70% circa è stato occupato dalle truppe russe. In un posto su Facebook Haidai ha scritto che al momento non ci sono corridoi umanitari per permettere alla popolazione di lasciare la regione in sicurezza.

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