Gli sviluppi della guerra

Ucraina-Russia: prove tecniche di dialogo (ma ancora sotto le bombe)

Kiev non chiude la porta ai negoziati, ma per Lavrov la Nato “fa di tutto per ostacolare la pace, inviando armi”. Oggi nuovo colloquio Macron-Zelensky

Ucraina-Russia: prove tecniche di dialogo (ma ancora sotto le bombe)

È in programma oggi il colloquio tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e quello ucraino, Volodymyr Zelensky, rinviato rispetto alla data programmata per le scorse ore.

Intanto a parlare è il ministro degli Esteri russi, Serghei Lavrov, secondo cui l’invio delle armi a Kiev ostacola il processo di pace. Da qui l’accusa ai paesi della Nato di fare “di tutto per impedire il completamento dell'operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici”. In una intervista all'agenzia di stampa Xinhua, ripresa dalla Tass, il responsabile della politica estera di Mosca aggiunge che “stiamo assistendo alla manifestazione del classico doppio standard e dell'ipocrisia dell'establishment occidentale in questo momento”.

Lavrov ha ribadito che se gli Stati Uniti e la Nato fossero "veramente" interessati a risolvere la crisi ucraina, dovrebbero interrompere la fornitura delle armi all’Ucraina.

 

Lavrov: “L’Occidente incita a combattere fino all’ultimo ucraino”

Intanto sul campo non si ferma l’offensiva, soprattutto a Mariupol con l’assedio alla fabbrica Azimovstal. È stato sempre Lavrov a chiarire che i paesi occidentali incoraggiano Kiev "a combattere fino all'ultimo ucraino", fornendo armi al Paese e impedendo i negoziati. "Sono convinto che sarà possibile raggiungere accordi solo quando Kiev inizierà a farsi guidare dagli interessi del popolo ucraino e non da consiglieri lontani", ha aggiunto Lavrov, pur sottolineando che le delegazioni russa e ucraina continuano i negoziati incontrandosi quotidianamente in videoconferenza.

 

La replica di Zelensky

La replica non è mancata, con il consueto videomessaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, convinto che la Russia voglia distruggere il Donbass: “La difesa della nostra terra, la difesa del nostro popolo, è letteralmente una lotta per la vita". "Se gli invasori russi sono in grado di realizzare i loro piani anche parzialmente, allora hanno abbastanza artiglieria e aerei per trasformare l'intero Donbass in pietra. Come hanno fatto con Mariupol". Poi la considerazione che Mariupol è ora un "campo di concentramento russo tra le rovine".

Condoglianze sono poi state espresse per la morte della giornalista Vira Hyrych, rimasta uccisa in un bombardamento a Kiev e 23esima reporter vittima del conflitto scoppiato il 24 febbraio.

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