Kiev verso Bruxelles

L’Ucraina verso l’ingresso nell’Ue: tappe, favorevoli e dubbiosi

Se ne è parlato a Parigi, ma la Francia frena. Intanto il presidente ucraino Zelensky firma le sanzioni contro Mosca, mentre Von der Leyen vede Mattarella

L’Ucraina verso l’ingresso nell’Ue: tappe, favorevoli e dubbiosi

La pace è ancora in miraggio e la decisione del presidente ucraino di procedere con sanzioni contro la Russia è solo una delle dimostrazioni. Se mercoledì si è sperato in uno spiraglio, in occasione dell’incontro in Turchia tra i ministri degli Esteri russo e turco (assenti gli ucraini) per lo sblocco dei corridoi navali per l’exporto del grano, di crisi alimentare hanno parlato anche la presidente della Commissione europea, von der Leyen, e il capo dello Stato, Mattarella, al Quirinale.

Proprio dell’ingresso dell’Ucraina nell’Ue si continua a discutere: l’Italia sarebbe favorevole, la Francia frena.

 

Zelensky e le sanzioni contro Mosca

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato un decreto che attua le decisioni adottate dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina sulle sanzioni nei confronti di 35 alti funzionari russi. Tra loro ci sono anche il leader del Cremlino, Vladimir Putin, il portavoce Dmitry Peskov, il primo ministro russo Mikhail Mishustin, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ed il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Le sanzioni sono introdotte a tempo indeterminato e di fatto bloccano i patrimoni che si trovano in Ucraina, come riporta Ukrinform.

 

Kiev spinge per l’ingresso nell’Ue

Lo stesso Zelensky, intanto, spinge perché l’Ucraina possa entrare a far parte dell’Unione europea. “Ho avuto un’altra conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron. L’ho informato della situazione al fronte. Discusso dell’ulteriore sostegno alla difesa ucraina e del lavoro sulle garanzie di sicurezza. Particolare attenzione è stata prestata al percorso dell’Ucraina verso l’Ue, stiamo coordinando i passaggi”, ha scritto il leader di Kiev su Twitter. Lo stesso Zelensky parteciperà al vertice della Nato in programma a Madrid il 29-30 giugno, come confermato dal vicesegretario generale dell’Alleanza, Mircea Geoana, a Politico.

 

Le prossime tappe

Nel frattempo la Commissione europea potrebbe dare il via libera allo status di candidata all’ingresso Ue all’Ucraina già dalla prossima settimana. È quanto riporta Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier secondo le quali al tavolo del collegio dei commissari della settimana prossima approderà la raccomandazione che conterrà il placet dell’esecutivo europeo.

Per arrivare alla “luce verde”, però, occorrerà che siano verificate alcune condizioni formali, come quelle sullo stato di diritto e sulla legislazione anti-corruzione in Ucraina. Se la Commissione varerà la raccomandazione, il suo parere positivo sulla candidatura ucraina approderà al summit europeo di fine giugno.

 

Von der Leyen incontra Mattarella al Quirinale

Intanto a Roma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è stata ricevuta al Quirinale dal capo dello Stato, Sergio Mattarella. Si è discusso di crisi alimentare, con particolare riferimento ai Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, dell’esigenza di un approccio europeo affrontare le conseguenze del conflitto in Ucraina, come già avvenuto per la pandemia con il varo del Next Generation Eu, tramite nuovi “strumenti”, ma anche di allargamento dell'Unione europea. Nel colloquio di 50 minuti si è fatto anche riferimento anche a Georgia e Moldavia, così come al fatto che non deve esserci ritardo per le procedure relative ai Balcani occidentali.

Ma ad alimentare nuove tensioni è anche la notizia del processo condotto da filorussi a tre stranieri in Ucraina, due dei quali inglesi e uno marocchino.

 

Londra reagisce alla condanna dei due britannici

Il Governo di Londra ha annunciato reazioni, così come quello di Kiev dopo la notizia della condanna di due britannici e di un marocchino che stavano combattendo con l’esercito ucraino, catturati da filorussi. Secondo la procuratrice generale dell’Ucraina, Irina Venediktova, intervistata dalla Bbc, è “una violazione e una presa in giro” del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani.

“La Russia ancora una volta prende le distanze dal sistema basato sulle regole e mostra un palese disprezzo per lo stato di diritto”, ha aggiunto Venediktova, precisando che l’Ucraina ha avviato un’indagine e prenderà provvedimenti per garantire che le persone coinvolte in “questa azione illegale” siano ritenute responsabili davanti alla giustizia.

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