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L’Italia tra referendum e amministrative: orari, dove e come si vota

Urne aperte fino alle 23 in 8,8 milioni di italiani chiamati a eleggere sindaci e giunte, ma si vota anche per i referendum sulla giustizia. Cosa sapere

L’Italia tra referendum e amministrative: orari, dove e come si vota

Gli aventi diritti chiamati a esprimersi sui referendum sono 51,5 milioni, che avranno tempo fino alle 23.

Sono cinque i quesiti per i quali si punta in primo luogo a raggiungere il quorum, ma con i quali i promotori della consultazione puntano a cambiare alcune norme attualmente in vigore. In 8,8 milioni di italiani, invece, potranno votare per il rinnovo delle amministrazioni locali.

Alla vigilia si è registrato “il caso” di Palermo, dove molti presidenti e scrutatori non si sono presentati sabato pomeriggio per le operazioni preparatorie al voto e in diverse sezioni non sono state consegnate le schede elettorali che vanno firmate.

Il punto.

 

Il referendum: per cosa si vota e come

I cinque referendum sono stati proposti da Lega e Radicali (erano 6, ma uno non è stato ammesso dalla Corte costituzionale). Perché siano validi si dovrà raggiungere il quorum, cioè il 50% più uno degli aventi diritti, come stabilisce l'articolo 75 della Costituzione. Le schede hanno cinque colori: rosso per il quesito per l'abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo a seguito di sentenze definitive di condanna per delitti non colposi; arancione per la limitazione delle misure cautelari nei casi indicati; giallo sulla separazione delle funzioni dei magistrati; grigio sulla partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari; infine verde per l'abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Csm.

Alla chiusura dei seggi si procederà allo scrutinio per i referendum abrogativi.

 

Le elezioni amministrative

Gli italiani chiamati alle urne per le amministrative sono oltre 8,8 milioni, che voteranno in 971 Comuni, tra i quali quattro capoluoghi di Regione (Genova, Palermo, Catanzaro e L'Aquila) e 22 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona, Viterbo).

Tra le regioni maggiormente interessate la Sicilia con 1.549.799 elettori e 120 comuni, la Lombardia con 1.044.753 elettori e 127 comuni e il Veneto con 993.634 elettori e 86 comuni.

L’eventuale ballottaggio si svolgerà il 26 giugno.

 

Le norme per votare

Ai seggi è richiesto un documento d’identità e la scheda elettorale. Inoltre, anche per questa tornata elettorale sono previste delle procedure anti-Covid 19, non con l’obbligo di mascherina, che comunque è “raccomandata”. Un decreto varato dal governo garantisce la possibilità di voto agli elettori positivi, ricoverati in ospedale o in isolamento a casa. 

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