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Caldo, ultima settimana di temperature record: il picco mercoledì

Le previsioni meteo indicano nuovi rialzi della colonnina di mercurio, da oggi fino a mercoledì. Poi dovrebbe iniziare un lieve calo nei giorni successivi

Caldo, ultima settimana di temperature record: il picco mercoledì

Se fino ad ora il caldo si era fatto sentire in modo anomalo rispetto alle medie del periodo, da oggi è previsto il vero record. Per i prossimi tre giorni, secondo gli esperti, si entra in una fase di vera emergenza vera e propria, con punte anche di 36-38 gradi, quindi persino superiori per quanto riguarda il caldo percepito, a causa dell’afa specie in Pianura Padana.

Il culmine si dovrebbe raggiungere il 20 luglio, per poi tornare su livelli più normali.

 

Da oggi a mercoledì il picco: le città da record

Niente tregua: la corsa al rialzo delle temperature prosegue e lo farà fino a mercoledì 20, quando è atteso il picco: secondo le previsioni, i termometri segneranno 40 gradi a Milano, Bologna, Ferrara, Rovigo, Padova, Firenze, Terni, Roma. Poi si dovrebbe registrare un lieve calo, ma non sono esclusi nuovi record storici per il mese di luglio.

Andrà un po’ meglio nelle regioni meridionali d’Italia, dove è prevista anche maggiore ventilazione. Il caldo, però, dovrebbe farsi sentire maggiormente al sud da giovedì, con le temperature che saranno in aumento. In questo caso il cosiddetto “bollino rosso” è atteso a Napoli, Trapani, Palermo, Messina, Cosenza, Foggia, Lecce.

 

La crisi idrica e i roghi in tutta Europa

Il quadro complessivo, intanto, preoccupa anche sul fronte siccità: le temperature così elevate e l'assenza di piogge portano a un peggioramento della crisi idrica che il Paese sta vivendo da inizio anno. Preoccupano anche i roghi, che stanno registrando un record in Europa.

In Francia, nella regione della Gironda, gli incendi hanno distrutto in meno di 48 ore oltre 7000 ettari di terreno, mentre sono 11 mila le persone fatte evacuare. Roghi sono segnalati anche nel sud-est della Francia e a nord di Parigi, nella regione con capoluogo Bordeaux, dove per domarne uno è stato necessario l'intervento di quasi 1000 vigili del fuoco.

Non va meglio in Portogallo, uno dei Paesi più colpiti, con case e migliaia di ettari di macchia mediterranea andati in fumo per una decina di incendi. Fiamme anche la Spagna dove la colonnina di mercurio ha toccato un record 47 gradi e gli incendi dilagano a macchia d’olio. Nel sud, vicino alla Costa del Sol, oltre 2300 persone sono dovute fuggire a causa di un rogo sulle colline di Mijas e visibile anche dalla spiaggia di Torremolinos. A Siviglia, una delle città più calde, alcuni sindacati hanno chiesto alle aziende di sospendere le attività di molti lavoratori a causa delle condizioni meteo poco favorevoli. Nella zona di Salamanca sono bruciati oltre 4.000 ettari negli ultimi quattro giorni.

Un altro incendio è scoppiato nel Parco nazionale di Monfrague (Estremadura), famoso perché habitat di numerosi di volatili, tra i quali l’avvoltoio nero, uno degli uccelli più rari al mondo, di cui sono andati in fiamme molti nidi.

Infine in Grecia sono almeno 51 gli incendi boschivi registrati nelle ultime 24 ore.

In Italia, si segnala l’incendio del pontile di Bibione, di cui oggi iniziano i lavori di ripristino. Al momento del rigo alcuni turisti in preda al panico si erano in mare, anche se non ci sono stati fortunatamente feriti.

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