I dati Istat di luglio

Il carrello della spesa ci costa di più: l’aumento è del 9,1 per cento

Non si vedeva un rincaro simile dal 1984. Salgono anche i prezzi di trasporti, acqua, elettricità e combustibili, più 24,7 rispetto ad un anno fa.

Il carrello della spesa ci costa di più: l’aumento è del 9,1 per cento

In economia, quando si registra un aumento dei prezzi generalizzato di ampia portata e per un periodo prolungato nel tempo, si parla di inflazione, dal latino inflatio che significa appunto gonfiatura, che va a generare una diminuzione del potere d'acquisto della moneta. In pratica con un euro si possono acquistare oggi meno beni e servizi rispetto al passato.

E come si traduce tutto questo per gli italiani? Che più alta è l’inflazione e più si riduce il valore della moneta nel tempo. Ed è in questa ottica che vanno analizzati i dati delle ultime rilevazioni Istat circa l’aumento dei prezzi in Italia e di conseguenza l’aumento del tasso di inflazione.

 

Istat: prezzi a luglio 2022 +7,9% rispetto al 2021

L'Istat conferma la stima preliminare dell'inflazione a luglio 2022: nel mese i prezzi sono cresciuti dello 0,4% rispetto a giugno e del 7,9% su luglio 2021 (da +8,0% del mese precedente).

ll rallentamento dei prezzi dei beni energetici che si registra a luglio - evidenzia l'Istat - non frena l'onda lunga delle tensioni inflazionistiche che si stanno diffondendo agli altri comparti merceologici come ad esempio il cosiddetto "carrello della spesa", che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava da settembre 1984. 

 

 

Cosa aumenta:

Al luglio 2022 i prezzi rilevati dall'Istat sono in continuo aumento. Ad aumentare del 24,7% rispetto a luglio dello scorso anno, è la spesa per il comparto:

  • abitazione,

  • acqua,

  • elettricità e combustibili,

  • trasporti.

Il contributo maggiore all'aumento complessivo dei prezzi (+7,9%) è dovuto ai rincari dei trasporti aumentati dell'1,6% mentre i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, i prezzi a luglio sono cresciuti dello 0,3% su giugno e del 10% su luglio 2021. 

L'inflazione su base tendenziale - come sottolinea l'Istat - rimane elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale.

 

L'aumento dell'inflazione a +6,7%

L’aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%) e degli Alimentari lavorati (+1,4%) ed è frenato solamente dalla diminuzione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-1,7%).

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l'indice generale e a +3,3% per la componente di fondo. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) cala su base mensile dell'1,1%, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e aumenta dell'8,4% su base annua (da +8,5% nel mese precedente), confermando la stima preliminare. 

Ricordiamo che il tasso d'inflazione è un indicatore della variazione relativa (nel tempo) del livello generale dei prezzi, e indica la variazione del potere d'acquisto della moneta. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA